Samsung Galaxy S20 FE: piccole rinunce, grande risparmio

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La fascia medio-alta del mercato smartphone sta acquisendo sempre più interesse. Tutti i principali player, Apple inclusa, si stanno interessando con molto interesse ad un presidio che si può dire abbia avuto in OnePlus una delle sue massime espressioni negli ultimi anni. C’è chi la soprannomina “budget premium” e di fatto è così: offrono spesso molte caratteristiche dei top di gamma, abbinandole ad altre più tipiche del segmento medio, ad un prezzo competitivo. Ironia della sorte vuole che Samsung non avesse una forte rappresentanza nell’ambito, rinunciando nella gamma S20 alla bilanciata variante “e” che aveva inaugurato col predecessore, allora in diretto contrasto con gli iPhone XR. Se da Cupertino è arrivato poi un rilancio attraverso iPhone 11, la risposta coreana agli inizi di quest’anno è stata sottotono, con l’arrivo di un S10 Lite senza grosse fanfare. Lezione appresa ed estimatori ascoltati: ecco il Galaxy S20 FE, alias Fan Edition.

Inutile nascondersi, nasce anche per giocare d’anticipo sia sui prossimi iPhone 12 che su Pixel 5 e OnePlus 8T, con tutte le carte in regola per farlo. Il Galaxy S20 FE, a detta di Samsung, è soprattutto il risultato del feedback raccolto tra i propri utenti, che avrebbero gradito effettuare l’upgrade da generazioni precedenti o altri dispositivi ma si sono scontrati con una soglia d’ingresso più elevata (tralasciando volutamente promozioni e sconti, non dimentichiamoci che S20 4G partiva da 929€). Ne è scaturito un quasi flagship, che ha effettuato alcuni tagli mantenendo comunque il grosso della sostanza. Ritroviamo lo schermo da 6,5″ dell’S20 base, sempre AMOLED e con refresh a 120 Hz, scalando però alla risoluzione FHD+. Il sensore d’impronte sotto al display non è ad ultrasuoni ma una più semplice unità ottica. Restano disponibili le varianti 4G e 5G, entrambe dual SIM, dove però troviamo un’ulteriore fonte di novità: il modello destinato alle reti di nuova generazione non monta il SoC proprietario Exynos 990, bensì lo Snapdragon 865 di Qualcomm, scelta che negli altri componenti della gamma è invece destinata solo ad alcuni mercati. Scende la RAM, da 8 a 6 GB.

Alcuni interventi hanno coinvolto pure il reparto fotografico: restano uguali il sensore principale da 12 Megapixel con apertura f/2.0 e l’ultra-grandangolare da 12 MP f/2,2 con campo visivo di 120°, mentre il teleobiettivo è da 8 MP invece che 64, in ogni caso in grado di ottenere uno zoom ottico fino a 3x. La registrazione video avviene alla risoluzione massima 4K anziché 8K. Curiosamente, la fotocamera frontale ha dei cambiamenti positivi su S20 FE, dato che ci troviamo davanti ad un’unità da 32 MP e non 10. Persino la batteria mostra un modesto ma singolare upgrade rispetto al modello che dovrebbe essere superiore, passando da 4000 a 4500 mAh. Tutte le caratteristiche tecniche rimangono invariate, comprendendo ricarica rapida cablata e wireless con possibilità di dare a propria volta energia ad altri dispositivi nella modalità PowerShare. L’ultima differenza è nei materiali della scocca posteriore, che passa alla plastica, analogamente a quanto già avvenuto sul Note 20 base, tenendo comunque la certificazione IP68.

Il Galaxy S20 FE è disponibile al preordine sia sul sito ufficiale che su Amazon, con disponibilità dal 2 ottobre. Il modello 4G costa 669€, che diventano 769 per quello 5G. Diverse sono le tonalità tra cui scegliere: arancio, bianco, lavanda, blu navy, rosso e verde. Da segnalare, in conclusione, l’iniziativa promozionale di cui si può godere preordinandolo da oggi al 1° ottobre (vale anche se lo si acquista su Amazon). Una volta ricevuto il dispositivo e registrato sulla piattaforma Samsung Members, si potrà scegliere un omaggio tra l’Health Pack, che prevede una smart band Galaxy Fit2, o il Game Pack, comprendente tre mesi di abbonamento Xbox Game Pass Ultimate e il controller MOGA XP5-X.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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