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Il 2020 è l’anno in cui la vita dopo Google di Huawei sta entrando davvero nel vivo. Nell’impossibilità di sfruttare i servizi di Mountain View causa sanzioni dell’amministrazione Trump, il colosso cinese continua a lavorare alacremente per rimpiazzarli. Non un compito facile, anche se l’impegno è senz’altro notevole: l’AppGallery sta raccogliendo l’adesione di numerose app, anche italiane, venendo così incontro agli utenti di tali dispositivi (restano comunque mancanze di rilievo, come le app della galassia Facebook, che vanno reperite in altri modi). Il futuro potrebbe chiamarsi Harmony OS, il sistema operativo proprietario che dall’anno prossimo inizierà a farsi vedere su alcuni smartphone, ma il presente si chiama ancora Android e soprattutto EMUI, al cuore anche dei nuovi Mate 40 Pro.

Per la verità, c’è anche una versione non Pro, che però, come già successo lo scorso anno per il Mate 30, non vedremo dalle nostre parti. Ci concentreremo quindi direttamente sul Pro, che si fa subito notare per l’estetica sia frontale sia posteriore, in una scocca certificata IP68. Davanti abbiamo uno schermo OLED da 6,76″, curvo ai lati, con risoluzione 1344×2772, frequenza di refresh 90 Hz (il campionamento del tocco arriva invece fino a 240) e supporto HDR10+. Sotto al display troviamo il sensore d’impronte digitali, mentre la fotocamera anteriore trova posto in alto a sinistra, dotata di 3D Face Unlock per il riconoscimento biometrico che si aggiunge così come ulteriore opzione di sicurezza.

Al cuore di tutto troviamo il SoC proprietario Kirin 9000, sviluppato col processo produttivo a 5 nm di TSMC, scelta che potrebbe essere l’ultima volta di Huawei in tal senso dal momento che il contractor taiwanese, così come gli altri, utilizza tecnologie americane nella produzione dei chip e Trump ha imposto pure lì limitazioni nel business col gruppo di Shenzen. Ad ogni modo, pare che prima di questo ban supplementare Huawei sia riuscita ad immagazzinare consistenti forniture in grado di sostenere il ciclo commerciale del Mate 40 Pro. Il Kirin 9000 è in grado di spingersi a frequenze fino a 3,13 GHz ed è dotato di una GPU Mali-G78 targata ARM così come di una NPU rinnovata per l’intelligenza artificiale e il machine learning. La RAM ammonta a 8 GB, che salgono a 12 se si considera la variante Mate 40 Pro+, diversa dal modello base anche per un altro comparto che vedremo tra poco. Su entrambi lo spazio d’archiviazione è invece di 256 GB (salgono a 512 sul modello RS Porsche Design, che si smarca dagli altri pure per un design esclusivo), espandibili sino ad ulteriori 256 attraverso lo slot Nano Memory.

Parliamo ora delle fotocamere posteriori, racchiuse nel suggestivo Space Ring e frutto della consueta collaborazione con Leica. Il sensore principale è da 50 Megapixel, con apertura f/1,9 e pixel da 1,22 µm, dotato di autofocus laser+rilevamento di fase. Ad esso si accompagna un teleobiettivo periscopico da 125 mm e 12 Megapixel, stabilizzato nonché in grado di arrivare ad uno zoom ottico di 3x che sale a 10x combinandolo col digitale in modalità ibrida. Completa il tutto un ultra-grandangolare da 20 Megapixel f/1,8. Nel Mate 40 Pro+ troviamo un set ancor più corposo, dato che i teleobiettivi diventano due: a quello già descritto si aggiunge un secondo 240 mm da 8 MP, che fa salire lo zoom ibrido a 20x. Sempre sul modello Plus si trova inoltre un sensore a tempo di volo per il rilevamento delle profondità. Davanti ci sono invece una fotocamera da 13 Megapixel, affiancata da un suo sensore ToF. Oltre alla fotografia, Huawei pone molta enfasi sui filmati, con funzionalità come Steady Shot e l’XD Fusion HDR Engine, nonché gli effetti di Story Creator. La registrazione video avviene in 4K a 60 fps, con possibilità di slow motion fino a 3840 fps scendendo a 720p (se si vuole rimanere sul Full HD si può arrivare a 480 fps).

Infine, non si può non toccare il discorso connettività che prevede il supporto 5G, così come a Wi-Fi 6, Bluetooth 5.2 e NFC. La batteria è da 4400 mAh, con supporto alla ricarica veloce sia cablata sia wireless, che può arrivare rispettivamente fino a 66 e 50 W; non mancano capacità di reverse charging per fornire energia ad altri dispositivi. Sul versante software, troviamo la EMUI 11 con alcune integrazioni pensate per il Mate 40 Pro, come le Smart Gesture Control che consentono di effettuare operazioni semplicemente muovendo la mano o le dita sopra lo schermo, senza toccarlo, l’Eyes On Display che consente di avere al volo le informazioni principali ponendo lo sguardo sul display a terminale bloccato e la Multi-Screen Collaboration per presentare contenuti in modo rapido durante le riunioni virtuali. Ad essi si aggiungono funzionalità rivolte alla sicurezza e alla privacy, così come i progressivi miglioramenti compiuti da Huawei sui suoi servizi, a partire dal motore di ricerca Petal Search, l’app cartografica Petal Maps e la suite da ufficio Huawei Docs.

Il Mate Pro 40 è in preordine da oggi sullo Store ufficiale, al prezzo di 1.249€, nelle tonalità Black e Mystic Silver. Prossimamente verranno forniti ulteriori dettagli sulla disponibilità nelle principali catene di elettronica e presso gli operatori telefonici. Molto ricca è la promozione di lancio valida fino al 15 novembre, che prevede 30€ di sconto immediato all’acquisto, nonché gli auricolari FreeBuds Pro in omaggio insieme a 6 mesi di abbonamento Huawei Music, tre mesi di Huawei Video e un anno di spazio extra da 50 GB sulla piattaforma Huawei Cloud.

A proposito di FreeBuds, ecco un’altra novità presentata oggi da Huawei: le cuffie FreeBuds Studio. Elementi in acciaio inossidabile si alternano ai comodi padiglioni da 65×42 mm, che offrono un alto livello d’isolamento acustico in combinata con la cancellazione attiva del rumore. È supportata una gamma di frequenze da 4 a 48 kHz e ogni padiglione dispone di un driver con diaframma a 4 strati da 40 mm. Le cuffie possono collegarsi a due dispositivi contemporaneamente, non solo Huawei ma anche altri Android, iPhone o computer, e una doppia antenna ottimizza la ricezione del segnale Bluetooth. L’autonomia dichiarata è di 20 ore di riproduzione musicale con ANC attiva, che salgono a 24 se la disattiva; la modalità di ricarica rapida permette di recuperare in 10 minuti fino a 5 ore con ANC e 8 senza. Le FreeBuds Studio sono in preordine da oggi al prezzo di 299€, con uno sconto di 30€ fino al 15 novembre e 6 mesi di Huawei Music in omaggio. Da segnalare, infine, anche un aggiornamento software per i FreeBuds Pro che aggiunge la registrazione audio in alta qualità.

Parliamo in conclusione degli occhiali smart Huawei x Gentle Monster Eyewear II, che integrano nelle loro aste un sistema audio completo. Rispetto alla generazione che vanno a sostituire, hanno una nuova conformazione di auricolari e microfoni, che migliora la resa sonora e garantisce un maggiore isolamento dall’ambiente circostante. Toccando due volte l’asta sinistra si può attivare lo Smart Voice Assistant per eseguire operazioni e ricerche online, mentre altre gesture consentono di avviare o interrompere la riproduzione dei brani, regolare il volume e rispondere alle chiamate in ingresso. Sensori dedicati rilevano se gli occhiali sono indossati o no, bloccando eventualmente contenuti riprodotti. La batteria, con supporto alla ricarica wireless, garantisce fino a 5 ore di ascolto. Gli Eyewear II sono in preordine da oggi al prezzo di 329€, anche qui con la medesima promozione descritta sui FreeBuds Studio valida fino al 15 novembre.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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