iPhone 12 e iPhone 12 Pro: quello che manca secondo me

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Ieri vi ho presentato i nuovi iPhone 12 analizzando le specifiche tecniche con una tabella di confronto. In quel caso mi sono concentrato sulle informazioni, limitando al minimo le mie opinioni. Oggi voglio tornare sull’argomento, ad un giorno dai preordini, per dirvi cosa, secondo me, poteva essere migliorato. Si tratta di un bell’aggiornamento, specie per chi è interessato al settore foto/video come me, ma non esente da criticità. Alcune le avete sollevate voi ieri rispondendo alla mia domanda nelle storie dell’account Instagram @SaggiaMente_blog, ma oggi voglio dirvi come la penso io.

ProMotion: qualche mese fa sembrava potessero arrivare schermi a 120Hz, poi anche i rumor hanno fatto marcia indietro. A quanto pare la cosa è stata rimandata all’anno prossimo. Certo è una tecnologia che si apprezza già ora sugli schermi di iPad Pro e che inizia ad essere molto diffusa nel mondo Android, ma si può considerare una grave mancanza? Da possessore di smartphone con schermi fino a 144Hz (il RedMagic 5s), io ritengo di no. L’iPhone ha il grande pregio di avere animazioni molto curate e fluide che rendono l’assenza dei 120Hz molto più tollerabile e sicuramente poco percepibile. Ma sarà sicuramente un piacevole upgrade quando arriverà.

Touch ID: qui, secondo me, Apple ha perso una possibilità. I lettori d’impronte sotto il display sono una realtà da diversi anni e ne ho provati moltissimi, da quelli economici alle soluzioni più avanzate. Queste ultime iniziano ad essere veloci e abbastanza affidabili, ma non al pari del Touch ID dei vecchi iPhone. E siccome Apple ne ha realizzato una versione miniaturizzata sul tasto di accensione del nuovo iPad Air, sarebbe stato ottimo avere la stessa stessa soluzione sugli iPhone 12 in aggiunta al Face ID. Avrebbe risolto le poche situazioni in cui il riconoscimento del volto non funziona, che oggi sono aumentate a causa dell’uso di mascherine.

Face ID 2.0: in alternativa a questo, credo che Apple avrebbe dovuto migliorare la resa del Face ID, così come fece passando dal primo Touch ID al secondo. Non è tanto una questione di velocità o accuratezza, quando di aumentare l’angolo di campo della fotocamera TrueDepth e quindi il raggio di riconoscibilità. In soldoni dovrebbe riconoscerti anche quando sta in orizzontale sulla scrivania o in orizzontale durante la navigazione in auto, tanto per citare un paio di esempi in cui l’attuale Face ID fa cilecca.

Ricarica inversa: non certo una necessità ma un qualcosa che avrebbe fatto piacere. Poter poggiare il case degli AirPods sul retro dell’iPhone per ricaricali sarebbe stato potenzialmente utile oltre che un po’ “magic”. E non sembra essere neanche una cosa troppo complicata visto che questa tecnologia è già presente in altri smartphone. Tra l’altro si potrebbe usare anche per una “trasfusione” di carica tra due smartphone in caso di necessità.

Alimentatore opzionale: salviamo l’ambiente e togliamo alimentatori e auricolari dalle confezioni. Ok, va bene, facciamo anche finta di essere completamente d’accordo, ma non era meglio dare una opzione in merito? Anche dei semplici bundle in fase d’ordine. Tra l’altro il cavo in dotazione è da Lightning a USB-C, quindi molti caricatori di iPhone precedenti non saranno direttamente compatibili a meno di non usare anche il vecchio cavo, visto che quelli erano da Lightning ad USB-A.

Fotocamere del 12 Pro Max sul 12 Pro: sull’iPhone 12 Pro Max Apple ha inserito una fotocamera principale migliore e la stabilizzazione sul sensore, oltre che una tele con una maggiore escursione (2.5x invece di 2x) cose che non troviamo nel Pro “piccolo”. Sarà stata forse una questione di spazio ma non di spessore, dato che è di 7,4mm per tutti. Resta il fatto che questa differenza toglie un po’ di attrattiva al 12 Pro e “obbliga” gli utenti a dover optare per il più grande per avere il top dell’attuale tecnologia in casa Apple.

50€ in meno su iPhone 12: l’iPhone 12 mini è stato posizionato ai prezzi dei precedenti iPhone 11, mentre l’iPhone 12 costa 100€ in più. C’è stato sicuramente un miglioramento maggiore per questa serie che per i Pro, soprattutto per il passaggio dagli schermi LCD a quelli OLED, tuttavia togliere 50€ ad entrambi sarebbe stato sicuramente possibile e avrebbe mantenuto il 12 sotto i 900€. Comunque parliamo di listino, speriamo di vedere subito un po’ di adeguamento almeno su Amazon. A tal proposito vi lascio degli accessi in anteprima per i preordini che partiranno domani alle 14:00. Sugli stessi link dovrebbero apparire le variazioni di colore e memoria ma se così non fosse ve li faremo avere sul canale Telegram.

Tra l’altro i Pro non sono aumentati di prezzo ma adesso hanno 128GB di memoria nei modelli base (e per questa ragione anche un incremento minore rispetto allo scorso anno per passare ai tagli successivi, che sono rimasti di 256 e 512GB). Quindi si riduce ancora di più la forbice tra le due versioni 12 e 12 Pro, cosa che avvantaggerebbe il secondo se non fosse che il 12 adesso monta anche lui uno schermo OLED di medesima dimensione e che sul Pro “piccolo” non ci sono alcune delle novità fotografiche del Pro Max. E quindi è forse per questo che hanno alzato un po’ il prezzo del 12?

Nessun Notch: penso che chiunque preferirebbe uno schermo completamente integro, senza notch, ma credo anche che in pochi sarebbero disposti ad averlo se questo significasse perdere il Face ID. Certo mettendo il Touch ID nel tasto forse si sarebbe potuto creare degli iPhone 12 più economici e con un notch ben più sottile, ma questo è un altro punto. La verità è che finché non si trova un metodo per far funzionare bene questa tecnologia da dietro lo schermo o miniaturizzarla al punto da entrare nello spazio di cornice, difficilmente il notch sparirà. Si potrebbe optare per delle soluzioni a scomparsa tecnicamente fattibili già oggi, ma sono limitanti su molti fronti per tropicalizzazione, per le cover, per la possibilità di rotture.

USB-C: ho lasciato per ultimo questo punto su cui molti si esprimono con totale convinzione, asserendo che Apple dovrebbe passare alla porta USB-C. In termini di ricarica cambia poco, alla fine c’è il cavo da Lightning ad USB-C in dotazione, ma avrebbe reso possibile l’utilizzo di cavi standard e magari anche una più pratica lettura di pendrive, come avviene sugli iPad Pro. Penso che siano due i motivi per cui Apple è rimasta ancora sulla porta Lightning: il primo è proprio che non hanno alcun interesse a farci leggere delle memorie fisiche sullo smartphone, il secondo è che con l’arrivo di MagSafe negli iPhone 12, forse il passaggio successivo più naturale con i 13 sarà di togliere completamente la porta tradizionale, utilizzando solo la ricarica wireless. Ma bisognerà vedere se questa potrà supportare anche lo scambio dati o funzionalità come il backup e il debug.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.