Il titolo non è farina del mio sacco ma di Alexander Graf, autore di un tweet davvero interessante. Ha mostrato infatti un’immagine di Windows 10 che gira in virtualizzazione nativa su Mac con Apple Silicon utilizzando il nuovo Hypervisor.framework. Ma come è possibile?
Who said Windows wouldn't run well on #AppleSilicon? It's pretty snappy here 😁. #QEMU patches for reference: https://t.co/qLQpZgBIqI pic.twitter.com/G1Usx4TcvL
— Alexander Graf (@_AlexGraf) 26 novembre 2020
I passi per ripetere l’esperimento non sono molti e non sembra neanche troppo complicato, infatti è una prova che mi piacerebbe fare in prima persona se mai riuscissi ad averne il tempo. In sostanza si è utilizzato QEMU, più precisamente una versione patchata per girare nativamente su Apple Silicon, per installare una copia di Windows 10 on ARM scaricata direttamente dalla sezione Insider del sito Microsoft.
Al momento si tratta ancora di un approccio sperimentale, infatti nello scambio di email tra gli sviluppatori vengono sottolineati diversi limiti e problematiche, ma il punto è che la cosa è fattibile. E questa è una novità? Assolutamente no. Si è saputo dal primo giorno che fosse possibile poggiare sulla virtualizzazione per eseguire sistemi operativi differenti, a patto che fossero per ARM. Ne ho parlato addirittura a giugno, discutendo della transizione. Oggi abbiamo un primo segnale positivo in tal senso ma per diventare una strada efficace, stabile e percorribile devono ancora succedere diverse cose. Intanto, come hanno detto gli stessi dirigenti Apple, ci deve essere la volontà di Microsoft.
Microsoft non distribuisce apertamente Windows 10 per ARM, che è ancora in preview solo per i partecipanti al programma Insider. La politica attuale prevede che sia dato in mano solo agli OEM, dunque nessuna chance di averlo in modo ufficiale e legale per l’utente finale che volesse virtualizzarlo. E comunque sarebbe sempre la versione ARM su cui i software nativi sono pochissimi e l’emulazione x86 funziona così e così (ancora quella per il codice a 64-bit non è completa).
Inoltre bisogna sempre ricordarsi che gli Apple Silicon non sono delle implementazioni standard dell’architettura ARM, dunque è lecito che per sfruttarne le piene potenzialità possano servire degli interventi da parte di Micorosft così come da parte di Apple. Tra le due scorre buon sangue, pensate che Office è già pronto in Beta per Apple Silicon, quindi seguiamo con molta attenzione gli sviluppi della vicenda