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Quella avviata da Apple, coi primi Mac dotati del SoC M1, ha tutto il sapore di una rivoluzione. Sono stato l’ultimo dei redattori ad aver effettuato lo switch (che nel nostro caso è avvenuto nel giro di un mese, non parliamo certo di ere geologiche), appena da qualche giorno, e resto sinceramente stupito da come tutto funzioni più che bene, incluse le poche app “tradotte” con Rosetta che mi capita di utilizzare. Ma, appunto, si tratta di poche cose: il grosso è già diventato nativo o lo diventerà a brevissimo. Sin dal day one sono fioccati i software pienamente a proprio agio su Apple Silicon e la lista continua a crescere.

Incredibilmente, ad essere in prima fila nella transizione sono le due software house risultate più recalcitranti allo scorso giro di valzer, da PowerPC ad Intel: Adobe e Microsoft. Non vissi quei tempi come utente Mac, ma lessi le “cronache dell’epoca” con l’attesa di versioni native e il ricorso alla lenta iterazione di allora di Rosetta, che impallidisce a confronto con quella odierna. Lightroom (non il Classic) è disponibile dai primi giorni di dicembre, mentre Photoshop ha iniziato la sua Beta già a novembre, non lasciando così troppo palcoscenico ai più piccoli ma arrembanti rivali nativi dal primo giorno come Affinity Photo e Pixelmator Pro. Ora è il turno di altri prodotti Adobe, nello specifico Audition, Premiere Pro e Premiere Rush, che iniziano anch’essi questo mese la fase Beta per le versioni native ARM, pure qui per non farsi rubare troppa scena dalla concorrenza chiamata Logic Pro (nel caso di Audition), Final Cut Pro e DaVinci Resolve (contro Premiere). Si tratta di un inizio, coi bug del caso di cui tenere conto e funzionalità ancora da convertire, ma si tratta di un’ottima partenza se si guarda al passato e nel frattempo le versioni Intel sotto Rosetta risultano utilizzabili in modo dignitoso. Vedremo se presto entreranno in Beta “siliconata” pure altri componenti della Creative Cloud, nonché altre app come quelle Acrobat e Lightroom Classic.

Guardando a Redmond, invece, il grosso è già stato fatto. Le app Office, dopo una breve Beta, sono diventate native anche sul canale stabile. Per Edge ci vorrà ancora un po’, dato che ha appena iniziato la transizione sul canale Canary (in tal senso, il cugino Chrome ha più che battuto le aspettative arrivando nativo il giorno dopo l’entrata in commercio dei Mac M1). Più avanzati invece i lavori su Visual Studio Code. Altre app, come OneDrive, Skype e Teams, sono ancora esclusivamente Intel ma nell’attesa Rosetta può sopperire in tutta tranquillità. Tuttavia Microsoft non dovrebbe stare a prendersela troppo comoda, visti i movimenti delle rivali nel settore delle comunicazioni via web: Slack (fresca di nozze col colosso Salesforce) è già disponibile nativo in Beta, mentre Zoom lo è da oggi nella versione stabile. Parlando di browser, oltre al padrone di casa Safari, abbiamo già accennato l’avvenuta conversione di Chrome e quella prossima di Edge; anche Firefox si è aggiunto alla festa, a partire dalla versione 84 di recente rilascio.

Infine, uno sguardo alla virtualizzazione. Abbiamo già avuto modo di vedere alla prova la prima Technical Preview di Parallels Desktop; gli altri? VMware ha già confermato che sarà della partita con Fusion, ma senza accennare ad alcuna data. Per Virtualbox, invece, non si sa nulla e anche da Oracle le bocche sembrano al momento essere cucite. In compenso, sempre nel mondo free, ci sono già all’opera QEMU e soprattutto una nuova promettente new entry, UTM, fattasi notare già su iOS (per coloro che amano smanettare, non essendo disponibile sull’App Store) e che con Apple Silicon sta espandendo i suoi orizzonti su macOS. Si tratta di un breve excursus dello stato dei lavori su alcuni dei principali software, volutamente non esaustivo, il cui obiettivo è perlopiù di accendere maggiormente i riflettori su quanto la transizione stia procedendo a grande velocità. Basterà dare un’occhiata periodica al sito Isapplesiliconready per tenere sempre sotto controllo l’arrivo di nuove app native Silicon.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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