Arriva la Fujifilm X-E4 insieme ai nuovi 27mm f/2,8 e 70-300mm f/4-5,6 stabilizzato

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Ultimamente Fujifilm ha rimescolato un po’ le carte in tavola nella sua lineup e lo abbiamo visto in particolare con la X-S10, fotocamera basata sulla X-T4 ma con un formato, controlli e prezzo decisamente più amichevoli. L’idea è chiaramente quella di avvicinarsi alle richieste dell’utente tipo da reflex, facendo confluire tutte le tipicità dell’azienda in una fotocamera più “comune” e facile da usare.

La serie X-E, d’altro canto, mantiene le sua caratteristica struttura da rangefinder che viene ulteriormente enfatizzata dal nuovo design squadrato della Fujifilm X-E4. Ora è davvero simile a quello dell’ultima X100V, al punto che si può considerare come alternativa a lenti intercambiabili. Allo stesso tempo, però, le similitudini tecnologiche maggiori si trovano con la X-S10 ed è sostanzialmente una sua sorella destinata a chi preferisce il mirino a sinistra e i controlli manuali diretti.

Vediamo brevemente le caratteristiche principali:

  • Sensore X-Trans CMOS 4 da 26,1MP
  • X-Processor 4 quad-core
  • AF Tracking, volto, occhio
  • AF da 0.02s con sensibilità -7EV
  • Video fino al 4K DCI 30fps senza crop
  • Ingresso mic 3,5mm e uscita cuffie su USB-C
  • Bitrate fino a 200Mbps interno 4:2:0 8-bit, 4:2:2 10-bit su HDMI
  • Registrazione in F-Log con F-Log assist
  • Limite registrazione video 30 minuti
  • Tally Light, Time Code, Zebra Pattern, Focus Peaking, ecc…
  • Schermo 3″ 1.62 milioni di punti ribaltabile verso l’alto di 180°
  • Mirino 2.36 milioni di punti
  • Raffica fino a 30fps con otturatore elettronico, 8fps meccanico (X-S10)
  • Batteria NP-W126S (autonomia 460 scatti)
  • 1 slot SD UHS-II
  • Peso di 364 grammi

Interessante anche che Fujifilm abbia corretto la posizione e la forma del classico occhiello per la tracolla, che è ora più largo e laterale. Sul piano tecnologico è davvero simile alla X-S10 ma qui non c’è la stabilizzazione sul sensore. La mancanza più bizzarra, però, è quella del caricatore. Non solo manca quello classico da muro per la batteria ma manca addirittura anche quello USB, che è sostanzialmente l’unico metodo di ricarica offerto di base. C’è il cavo, ma non l’alimentatore. Vi ricorda qualcosa? Va bene fare gli ambientalisti ma inizio a pensare che la situazione stia sfuggendo di mano.

La Fujifilm X-E4 costerà 919€ per il solo corpo, che rimane una cifra interessante per le specifiche. Ma non è quello il focus del prodotto, altrimenti si potrebbe dire che è “meglio” una X-T3 o anche una X-S10 che ha la stabilizzazione in più. La distinzione di linee realizzate da Fujifilm è piuttosto chiara e lo saranno anche i consumatori interessati ad uno o all’altro prodotto. X-E4 è adesso ancora più vicina alla X100V e la cosa viene sottolineata sia dalle forme che dal kit base proposto con il nuovo 27mm pancake a 1199,99€ (mentre il solo corpo costerà 919,99€).

XF27mmF2.8 R WR si distingue dal vecchio 27mm per la migliore costruzione, la tropicalizzazione e la ghiera dell’apertura sul barilotto, ideale per replicare i controlli analogici sulla X-E4. Ottimo anche il peso di 84 grammi e la dotazione di serie del paraluce in metallo. La qualità ottica non è cambiata così come la distanza di messa a fuoco minima di 34cm. Oltre alla proposta in kit si potrà acquistare separatamente a 469,99€.

XF70-300F4-5,6 R LM OIS WR è una novità davvero interessante per le APS-C di Fujifilm, arrivando a coprire focali equivalenti da 105 a ben 450mm, il tutto con tropicalizzazione, stabilizzazione ottica e motore di messa a fuoco lineare. Dispiace un po’ che la luminosità alla focale minima sia di f/4 e non di f/3,5, tuttavia è uno zoom che mancava e che sicuramente avrà più di un estimatore. Il prezzo d’acquisto è 849,99€.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.