L’archetto delle AirPods Max può essere staccato usando una graffetta: preludio alla futura intercambiabilità o residuo di piani saltati?

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Le AirPods Max, arrivate a sorpresa lo scorso dicembre quando sembrava che il 2020 di Apple fosse ormai terminato sul piano dei rilasci di prodotti, continuano tuttora ad essere oggetto di molte attenzioni e discussioni. Una delle caratteristiche già note è quella relativa ai cuscinetti, che possono essere agganciati e rimossi facilmente ai padiglioni grazie ad un sistema magnetico, permettendone l’intercambiabilità. Ma se non fosse l’unico elemento che presenta questo vantaggio?

Il teardown delle nuove cuffie di Cupertino è stato iniziato da iFixit il 17 dicembre 2020, subito dopo l’entrata in commercio, ma solo nelle scorse ore sono stati aggiunti nuovi dettagli tra cui uno piuttosto particolare. Oltre alla solida costruzione dell’intero dispositivo, ha spiccato anche il metodo che il noto sito di “smontaggi” ha utilizzato per staccare l’archetto dai padiglioni auricolari. Ebbene, non sono necessari strumenti particolari per farlo: è sufficiente una graffetta come quelle in dotazione con gli iPhone per estrarre il carrellino in cui viene posta la scheda SIM. Facendo un po’ di pressione sul punto giusto dopo aver rimosso il cuscinetto, viene allentata la compressione delle due piccole molle collocate all’estremità superiore del padiglione che lo tengono collegato all’archetto. Analogamente, basta essere precisi nel riaggancio del “connettore” per far sì che le molle vengano compresse di nuovo ripristinando l’assemblaggio.

Gli indizi che suggeriscono la volontarietà di questa soluzione da parte degli ingegneri Apple non sono pochi. Tra gli identificatori raccolti a partire da iOS 14.3 durante l’abbinamento alle AirPods Max ci sono anche i colori di cuscinetti, padiglioni ed archetto, consentendo così di mostrare a sistema l’icona identificativa corretta in base al paio posseduto. Questi valori sono raccolti però separatamente, il che permetterebbe in teoria al sistema operativo di riconoscere pure combinazioni “multicolore”. A ciò si aggiunge poi il fatto che sulle confezioni di vendita il colore dell’archetto viene riportato successivamente a quello delle cuffie, come nel tweet sottostante. Ciò spiegherebbe, infine, questa forma sgraziata che presenta la sottile asta di collegamento dell’archetto rispetto ai grandi padiglioni, riportata da Maurizio nelle sue impressioni. In quel punto Apple deve aver dato priorità alla funzionalità piuttosto che all’estetica – cosa che, bisogna essere sinceri, durante la lunga era di Jony Ive molto difficilmente accadeva.

Ciò offre tutti i presupposti affinché questo aspetto d’intercambiabilità degli archetti possa essere sviluppato, anche con prodotti di terze parti. Oppure no? Andando a ritroso, prima del lancio i rumor riportavano di alcune caratteristiche rimosse nelle fasi finali di sviluppo, inclusa appunto la possibilità di cambiare l’archetto in dotazione. È pertanto verosimile che il meccanismo scoperto da iFixit sia un residuo di questa peculiarità non più sfruttata, riciclandosi in una più semplice procedura di sostituzione in sede d’assistenza. A sostegno di questo, il fatto che sebbene il distacco dell’archetto sia semplice da compiere non presenta elementi alla vista che consentano all’utente di farlo intuitivamente. Questo non significa che Apple non possa tornare sui propri passi: in fondo, sarebbe sufficiente accludere con gli archetti in vendita separata un set di istruzioni per togliere quelli già inclusi nelle cuffie. Appare tuttavia una possibilità remota e anche poco Apple, a dirla tutta. Più plausibile pensare che questa caratteristica farà il suo debutto ufficiale nella seconda generazione di AirPods Max, se questi ritrovamenti aiuteranno a confermare l’interesse a riguardo da parte dell’utenza.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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