Recensione FRITZ!Box 6850 LTE: funzionalità al top anche su rete cellulare

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Ormai sono diversi anni che lavoro quasi esclusivamente da casa. Questa decisione, che ha sia pro che contro, mi ha portato alla necessità di creare una infrastruttura di rete molto più complessa e robusta di quella che usavo un tempo, quando il modem/router dell’operatore era sufficiente. Ad oggi ho un centro a stella nel mio studio da cui amministro una doppia connessione e molti servizi di rete, creati nel corso degli anni su due piattaforme distinte: un computer da me assemblato con FreeNAS ed un Intel NUC con Proxmox. Per quanto riguarda la connessione ad Internet ho attivato a fine 2020 una FTTH con Tiscali su rete Open Fiber ed ho approfittato del fatto che questa viaggia su un nuovo cavo ottico per mantenere anche la precedente FTTC che avevo con TIM. Ho fatto confluire entrambe le connessioni sul gateway Unifi, dando priorità alla rete più veloce e configurando l’altra in failover, così quando la prima non funziona si attiva in automatico la seconda, senza modificare nulla a livello di rete locale e Wi-Fi, che rimangono a valle rispetto al gateway. Potrebbe apparire come un’esagerazione ma in soli 2 mesi con Open Fiber ho riscontrato già 3 disservizi, due dei quali hanno richiesto l’intervento di un tecnico on-site per sostituire cavi e bretelle (che la prima volta erano stati messi male e comunque sono piuttosto delicati). Per chi lavora su Internet come me, svegliarsi e non avere una connessione equivale sostanzialmente ad un fermo totale delle attività, quindi questo nuovo setup si è rivelato particolarmente utile. Finora non mi è mai capitato che entrambe andassero contemporaneamente in down, ma può succedere.

Dall’anno scorso utilizzo un 7590 unito al repeater 3000 (recensione) per la connessione TIM ed ora ho aggiunto un nuovo punto di accesso in 4G grazie al FRITZ!Boz 6850 LTE, ma senza mandarlo direttamente sul gateway. Intanto perché il mio modello supporta solo due WAN ma anche per una serie di altre ragioni. Per capire il perché di questa scelta, giusta o sbagliata che possa apparire, dobbiamo analizzare le caratteristiche del modello e le esigenze a cui volevo rispondere. Prima di tutto nel 6850 LTE non c’è la WAN, a differenza del 6890 LTE che dispone sia di quella che del 4G e delle versioni 7590 e 7530 che invece non hanno LTE.

Modello 7590 7530 6850 LTE 6890 LTE
ADSL/WAN No
ISDN No No
LTE No No
Wi-Fi Dual (1733 + 800) Dual (866 + 400) Dual (866 + 400) Dual (1733 + 800)
Porte LAN 4 4 4 4
Porte USB 2 1 1 1
Media server
VoIP
Prezzo Medio 203€ 106€ 182€ 340€

A dispetto dei numeri, il modello più completo sembra essere il 6890 LTE, che in sostanza somma le funzioni di un 7590 e di un 6850 LTE, cosa che viene rispecchiata anche dal prezzo più elevato. Con l’utilizzo di un 6890 LTE al posto del modem per la FTTC di TIM avrei in automatico il backup su rete mobile, perché non funzionando la FTTH il gateway passerebbe alla rete failover FTTC e non funzionando neanche questa il modem potrebbe appoggiarsi alla connessione LTE.

Non ho tuttavia deciso per questa soluzione per due motivi principali. Il primo è il costo, visto che il 6850 LTE è molto più economico. Il secondo e ancora più importante è che nel caso remoto in cui si dovesse utilizzare la connessione mobile non voglio che questa alimenti l’intera rete locale, in cui ci sono quasi 200 dispositivi tra computer, smartphone, tablet, TV, console, smarthome, ecc.. Altrimenti rischierei un consumo di dati davvero eccessivo.

Ora, questo è il mio specifico campo di applicazione e mi rendo conto che sia piuttosto particolare, infatti saranno in pochi ad avere le mie esigenze ed usare questo modem nello stesso modo. Dunque cerchiamo di valutarlo più in generale, cercando di capire quale sia il suo utilizzo primario. Non si tratta di un modem da viaggio, di quelli con batteria interna e che si possono usare anche fuori casa senza una presa di corrente. Quindi l’utilizzo è più stazionario e ci consente di avere una rete stabile, con anche 4 porte LAN, partendo da una connessione 4G/LTE. L’utilizzo tipico che posso immaginare è dove non ci sia disponibilità di ADSL/Fibra oppure dove non si voglia attivare un contratto, magari su una seconda casa, un laboratorio o altro.

La configurazione del sistema è davvero facile, come da tradizione per i FRITZ!Box. La SIM dati si inserisce sul retro ma è in formato grande, cosa che ad oggi mi sembra un po’ in controtendenza. Inoltre in dotazione non ho visto adattatori ma per fortuna ne avevo io uno in casa, così ho potuto inserire nello slot posteriore la mia Nano SIM. L’operatore attivo su questa è iliad, con il quale ho un bundle di 40GB attivato ai tempi delle primissime offerte. Onestamente il servizio è scarso in termini di velocità, ma essendo solo un terzo punto di backup non mi preoccupo più di tanto. L’idea è che mi ci collego manualmente via Wi-Fi solo quando tutte le altre connessioni non dovessero essere accessibili, oppure per fare dei test con una linea ed un indirizzo IP esterno alla rete locale.

Durante la fase di attivazione il FRITZ!Box ha proposto una serie di operatori tra cui non era presente iliad. Comunque è bastato selezionare “altro” e poi indicare l’APN “iliad” per ottenere la connessione e superare il test effettuato dal sistema. Durante la configurazione viene richiesto anche l’eventuale PIN della SIM, necessario per sbloccarla ad ogni nuova accensione.

Una cosa che ho fatto subito è stato andare nella sezione Internet / Monitor online / Contatore ed inserire la mia tariffa. Ho quindi specificato la soglia di consumo di 40GB e scelto di staccare la connessione in automatico se la si raggiunge. Non sarà sempre necessario a seconda del comportamento del proprio operatore, ma ho trovato corretto farlo. In realtà potrebbe essere più saggio mettere qualche GB in meno se la tariffa consente di andare in extra soglia con costi elevati, quindi è una cosa da valutare caso per caso.

L’interfaccia di configurazione del 6850 LTE è simile a quella degli altri modelli della casa ed utilizzandone già più di uno mi sono trovato subito a mio agio. Ci sono moltissime funzionalità avanzate ma sono spesso “nascoste” in sotto sezioni, così da offrire una panoramica davvero semplice a chi non abbia competenze avanzate. Certe volte trovo un po’ scomodo questo approccio, visto che a me interessa andare abbastanza a fondo nelle configurazioni, ma capisco che sia più comodo così per la maggior parte degli utenti.

In effetti elencare tutte le funzioni di questo modem/router non è semplice. Ad esempio supporta la tecnologia wireless mesh, dando la possibilità di estendere la rete Wi-Fi in modo decisamente più efficiente, magari con l’ottimo Repeater 3000 di cui sono già in possesso.

Dispone di una memoria interna piccola, di 90MB, ma ha una USB su cui si può collegare un disco o una pendrive da condividere nella rete anche in modalità media server. Dà la possibilità di accedere in remoto alla pagina di configurazione grazie all’account MyFRITZ! e di monitorare in modo piuttosto dettagliato i consumi. Offre la possibilità di creare una piccola piattaforma domotica, anche se purtroppo i dispositivi compatibili che ho visto siano solo alcune prese smart (almeno in Italia).

Altra cosa interessante è che dopo l’ultimo aggiornamento software supporta anche la creazione di reti wireless protette con WPA3, che è molto più sicura della precedente WPA2. Ovviamente non tutti i dispositivi la supportano, dunque va verificato se convenga attivarla in base a quelli che si andranno a connettere. Rimane comunque la possibilità di creare anche una rete ospiti, cosa molto utile per offrire connettività senza per questo entrare nella nostra rete locale, dato che i dispositivi che vi accedono avranno una differente classe di IP.

Le funzionalità non finiscono qui e voglio menzionare anche quella che consente di attivare e disattivare la connessione LTE in determinate fasce orarie. C’è però una cosa che mi è un po’ mancata, ovvero un tasto fisico per accendere o spegnere la connessione. C’è quello per disattivare il Wi-Fi, la fonia (supporta DECT) e connettere nuovi dispositivi con WPS, ma non ne vedo nessuno per spegnere la rete mobile senza accedere al menu.

Conclusione

Voto 4/5Diciamoci la verità, i prodotti di AVM sono una garanzia. Più li uso e più mi accorgo di quanto siano effettivamente validi nel complesso, offrendo una piattaforma coerente e completa, antenne molto performanti ed un vastità di prodotti ognuno adatto a rispondere a specifiche necessità, con la possibilità poi di espandere la rete grazie ai ripetitori mesh. Il FRITZ!Boz 6850 LTE è stato una piacevole scoperta e sia le prestazioni che la quantità di funzioni in esso incluse mi hanno soddisfatto. Non vi riporto le velocità di navigazione perché con iliad sono veramente ridicole, ma questo dipende esclusivamente dal mio operatore visto. Certo le antenne non sono le più veloci, infatti ha la tecnologia 4×4 multi-user-mimo ma è limitata ad 866 Mbit sui 5GHz e 400 Mbit sui 2,4GHz, che comunque possono lavorare insieme con i dispositivi dual-band. L’unico elemento che mi è effettivamente mancato è un tasto fisico per attivare e disattivare manualmente la connessione dati. C’è un menu in cui poter impostare il comportamento del LED “info” per mostrare uno specifico stato che ci interessa monitorare ma sotto di questo non c’è un tasto programmabile. E non c’è il tasto neanche sotto il LED Power/Mobile. Per il resto non posso che consigliarlo dove serve la rete Mobile non quella WAN, mentre per avere ADSL/Fibra + LTE il modello 6890 LTE offre la più completa versatilità, anche se il prezzo sale considerevolmente.

PRO
PRO Facilissimo da configurare
PRO Sistema robusto e costantemente aggiornato
PRO Molteplici funzionalità avanzate
PRO Supporto mesh per espandere la portata
PRO Dual band con buone performance
PRO Facilità di controllo consumi
PRO 4 porte LAN + 1 porta USB
PRO Media server integrato

CONTRO
CONTRO Manca un tasto per accendere/spegnere LTE
CONTRO Antenne 866+400 e non 1733+800 come nei modelli superiori

DA CONSIDERARE
DA CONSIDERARE In questo modello manca la rete WAN

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.