“Always On Display” in arrivo finalmente su iPhone quest’anno? Forse sì

Cosa mancherebbe agli iPhone rispetto ai rivali del mondo Android? Una domanda potenzialmente in grado di scoperchiare un vaso di Pandora, coinvolgendo hardware e software, opinioni oggettive e soggettive. Ci sono però alcune caratteristiche su cui tendenzialmente pure una buona fetta dell’utenza iPhone sembra essere d’accordo che debbano fare presto o tardi il loro debutto sul dispositivo Apple. Due in particolare sono le indiziate: lo schermo con frequenza d’aggiornamento fino a 120 Hz e la modalità “Always On” anche a dispositivo bloccato. Carenze che la prossima generazione autunnale potrebbe finalmente colmare.

A parlarne è il canale YouTube di EverythingApplePro nel suo ultimo video, ma si può dire l’abbia fatto per interposta persona, perché la fonte delle indiscrezioni è Max Weinbach, nome già emerso in passate tornate di rumor e con un buon ruolino, sebbene non tanto quanto quello di “mostri sacri” come Gurman e Kuo (curiosità off topic: Weinbach è redattore presso AndroidPolice, testata che come ricorda il nome non si occupa di iPhone, se non in sporadici casi di comparativa). Stando a quanto indicato, tanto i 120 Hz quanto l'”Always On Display” sono nel menu degli iPhone 13 o 12s. La modalità sempre accesa è una prerogativa di molti dispositivi Android da diversi anni, specialmente in quelli dotati di pannelli AMOLED, dove la possibilità di accendere solo i pixel necessari alle informazioni principali, lasciando tutto il resto spento a nero, mantiene a livelli modesti l’impatto sui consumi energetici. Apple avrebbe potuto implementarla a partire dall’iPhone X, ma è probabile che in base ai suoi standard progettuali i citati “livelli modesti” non fossero sufficienti e in quel di Cupertino hanno una provata tendenza ad evitare l’inserimento di funzionalità finché non soddisfano tutti i requisiti. Come nei casi precedenti, dopo alcuni anni forse si sta avvicinando la volta buona.

Secondo quanto riporta Weinbach, il funzionamento dell'”AOD” su iPhone non dovrebbe essere diverso da quello cui si assiste su Android: una versione a bassa luminosità, su sfondo nero, della schermata di blocco, in cui vengono riportati l’orario, gli indicatori principali e le notifiche ricevute, sotto forma di icone delle rispettive app. Quando arriva una nuova notifica, viene visualizzata per un breve periodo, sempre senza riaccendere completamente lo schermo. Non ci sono indicazioni su possibili opzioni di personalizzazione, mentre è lecito attendersi che l’utente potrà decidere di avvalersene o meno in qualsiasi momento attraverso le Impostazioni.

Tra le altre novità che potremmo vedere nella classe 2021 degli iPhone ci sarebbero inoltre modifiche nel setup fotografico, con un sensore ultra-grandangolare aggiornato e una modalità di scatto dedicata alla cosiddetta astrofotografia, anch’essa già oggetto di attenzioni su Android da qualche tempo. Puntando lo smartphone verso il cielo notturno stellato, verrà automaticamente attivata la nuova modalità e adatterà vari parametri, in primis l’esposizione, per ottimizzare il più possibile la resa dello scatto. Sul fronte video, dovrebbe esservi l’arrivo della modalità Ritratto, che espanderebbe così il suo raggio d’azione. Infine, cambiamenti potrebbero riguardare la scocca posteriore, con una finitura opaca che agevolerebbe la presa, e il MagSafe, attraverso l’uso di un set più potente di magneti. Un pacchetto di tutto rispetto, cui si aggiungerebbero il Touch ID sotto lo schermo e l’arrivo di varianti senza porta Lightning trattati alcune settimane fa da Mark Gurman, per quella che sembrerebbe essere destinata ad assumere il ruolo di generazione intermedia “s”. Mancando però davvero tanti mesi all’arrivo degli iPhone 13, sebbene ci siano fonti di buona e comprovata qualità dietro questi rumor meglio sempre prendere tutto quanto descritto cum grano salis, senza farsi prendere troppo dalle aspettative.

 

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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