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In principio fu Tidal. Poi sono arrivati Deezer HiFi e qualche mese fa Amazon Music HD. La battaglia tra i servizi di streaming musicale si sta sempre più spostando sul lossless, con brani ed album di elevata qualità audio, pari a quella dei CD se non superiore: senza compressioni, appunto, quelle tipiche invece dei formati lossy come MP3 e AAC che prediligono una minore occupazione di banda online o spazio fisico sul dispositivo a scapito di una resa sonora inferiore (anche se, per un ascolto sportivo o comunque non da audiofili, bitrate sui 256-320 kbit/s possono considerarsi più che accettabili). Sinora Google con YouTube Music è rimasta fuori dalla rinnovata contesa, ma soprattutto lo sono state le due big del mercato, Apple e Spotify. Quest’ultima ha deciso però oggi di iniziare a svelare le sue carte, ufficializzando l’arrivo del piano HiFi.

Nella presentazione, l’azienda svedese sostiene come l’iniziativa sia nata su forte impulso da una parte dell’utenza che da tempo richiedeva uno step di abbonamento qualitativamente più alto per il proprio servizio musicale preferito. La qualità minima di Spotify HiFi sarà quella CD e si potrà usufruire su tutti i principali dispositivi, con discussioni in corso presso i principali brand di altoparlanti per espanderne quanto più la disponibilità sfruttando il collegamento Spotify Connect. Da quanto traspare, una volta effettuato l’upgrade al nuovo piano non ci saranno cambiamenti visibili nell’uso dell’app Spotify, col miglioramento che si apprezzerà direttamente in fase d’ascolto.

Gli interessati dovranno tuttavia armarsi di pazienza ancora per un po’: l’arrivo del piano HiFi è previsto più avanti nell’anno, dunque al momento il sovrapprezzo rispetto i piani Premium e Family (il secondo peraltro recentemente rincarato da 14,99 a 15,99€ al mese) non è noto. Considerata però la strategia di analoghi servizi, nonché quanto era emerso da passate prove tecniche di Spotify per il piano lossless, parliamo realisticamente di una forbice supplementare tra i 5 e i 10€. Ignote al momento anche le nazioni in cui Spotify HiFi verrà lanciato inizialmente, col comunicato che si limita a parlare di mercati selezionati, dicitura che purtroppo non sempre fa ben presagire per l’Italia. A questo punto crescerà senz’altro la pressione per una risposta da parte di Apple, con l’arrivo di un’opzione Music+ alla massima qualità sfruttando le tecnologie già in casa come il formato ALAC (Apple Lossless Audio Codce) nonché l’esperienza nella vendita alla carta dei “Digital Masters” su iTunes.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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