24h con la Sony A1: prime impressioni

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Ho avuto la possibilità di testare la Sony A1 per un giorno. Potevo dire di no? Quando mi ha proposto un test in anteprima Francesco Mazza di Cine Sud, ci ho dovuto riflettere. Con una fotocamera così complessa ed avanzata 24h non sono nulla. Poi mi conoscete, sono quello che pubblica recensioni dopo aver usato i prodotti per mesi. Però la voglia di provare questo nuovo prodigio tecnologico ha prevalso. Quindi sono andato a prendere la fotocamera in negozio, ho organizzato al volo uno shooting con il mio collega Salvatore Cosentino e poi è saltato causa maltempo. Abbiamo ripiegato in studio, ho traslocato un quintale di luci e accessori, abbiamo fatto qualche foto e sono ritornato a casa. Ma dovevo anche produrre dei contenuti, quindi due foto al prodotto, un articolo per Cine Sud Foto Magazine, un video per il canale YouTube. Sviluppa le foto, monta il video, credo di aver anche dormito ad un certo punto, ma non ricordo quando.

Alcuni anni fa non ci pensavo proprio a scattare con Sony. Le qualità tecniche delle fotocamere erano indiscutibili ma avevo alcune riserve per la varietà di obiettivi e l’ergonomia delle macchine. Oggi, però, le cose sono cambiate. L’azienda ha appena festeggiato l’arrivo del 60° obiettivo per E-Mount con il nuovo 50mm f/1.2 e i corpi sono migliorati tanto, generazione dopo generazione. Non sono ancora i miei preferiti per l’ergonomia, ma tutti gli altri vantaggi mi hanno convinto a fare il passo e diventare parte del programma Sony Pro nel 2020. Oggi ho una A7S III, una A7R III ed una A7c, quindi scattare con la A1 è stata un’esperienza molto familiare. Forse troppo, volendo essere critici. Vi spiego perché nelle conclusioni del mio video.

Per maggiori informazioni sulla Sony A1, qualche scatto e riflessioni più dettagliate, vi rimando al mio articolo su Cine Sud Foto Magazine.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.