Kuo, iPhone 13 e oltre: “punch hole” nel 2022, pieghevole nel 2023?

Nuova settimana, nuova sfornata di rumor. Oggi Ming-Chi Kuo si è dato molto da fare, sbizzarrendosi nel dare indicazioni su ciò che si aspetta prossimamente per gli iPhone, ma non solo: nella sua nota agli investitori finanziari, l’analista di TF International Security ha guardato sino al 2023. Come qualsiasi di queste soffiate, bisogna sempre prendere con le pinze quanto descritto sino all’eventuale conferma ufficiale. Il palmares di Kuo è però di tutto rispetto, dividendosi da anni con Mark Gurman (e più di recente anche con Jon Prosser) le attenzioni delle testate di settore. Vediamo più nel dettaglio su cosa si è sbilanciato oggi.

2021

Per comodità i suoi rumor verranno suddivisi per ogni anno di riferimento. Si inizia da quello corrente e lo sguardo è ovviamente rivolto agli iPhone 13. Secondo Kuo, a parte una lieve riduzione del notch, non ci si dovrà aspettare grossi stravolgimenti sul fronte estetico, in linea a quanto riportato da Gurman e altri. Ci saranno comunque degli accorgimenti interni, come batterie di maggiore capacità che sulla carta aumenterebbero lo spessore del dispositivo ma controbilanciate da modifiche “dimagranti” ad ulteriori componenti, tra cui lo slot SIM e le ottiche. Anche in questo caso si parla di schermi con frequenza d’aggiornamento sino a 120 Hz per i modelli Pro, anche grazie al passaggio alla tecnologia LTPO già utilizzata sugli Apple Watch, con benefici sul fronte dei consumi energetici. Meno ottimismo invece per l’arrivo del Touch ID, contrariamente ad altri rumor: non viene escluso a priori, ma le probabilità non sembrerebbero così alte (sebbene Kuo parli più di un sensore integrato nel pulsante di accensione, come per gli iPad Air 2020, piuttosto che di uno sotto al display).

Nell’ambito fotografico, si parla di un nuovo sensore ultra-grandangolare, che passerà da 5 a 6 lenti e guadagnerà ulteriori migliorie, tra cui l’apertura f/1,8 e l’implementazione dell’autofocus (l’attuale unità ultra-wide è a focale fissa). Salvo sorprese, non è attesa l’estensione del LiDAR ai modelli base. Kuo non affronta il discorso SoC e prestazioni, limitandosi a menzionare l’arrivo del nuovo modem 5G X60M di Qualcomm realizzato a 5 nm. Un altro aspetto su cui l’analista discorda dai rumor di Gurman è sull’eventualità di un modello privo di porte, sostenendo che almeno per quest’anno tutta la nuova gamma continuerà ad avere la Lightning. Infine, un cenno all’entry-level mini, che nella sua forma corrente non sembra ancora riscontrare i favori delle vendite: dovrebbe essere riproposto anche per la prossima generazione, in linea con l’attitudine storicamente dimostrata da Apple di insistere su un prodotto anche quando non riscuote subito successo.

2022

Si passa all’anno prossimo, dove le cose potrebbero farsi parecchio interessanti. Presumibilmente come antipasto prima delle grandi manovre, Kuo parla di una nuova generazione di iPhone SE, che a suo dire manterrà le stesse caratteristiche fisiche dell’attuale (mutuate dall’iPhone 8). Proprio come per il modello introdotto nel 2020, le modifiche si concentreranno all’interno con l’adozione del più recente SoC di quel momento e soprattutto il supporto alle reti 5G, che si estenderebbe così anche all’altra estremità della gamma iPhone nella sua proposta più economica.

Una novità alquanto bizzarra potrebbe però riguardare gli iPhone 14. Qui si parla di una modifica radicale, dato che il notch verrebbe abbandonato a favore dell’aspetto “punch hole” già adottato da molti dispositivi Android, incluso il Galaxy S21 visibile sopra. In base ai volumi produttivi raggiungibili, il nuovo aspetto potrebbe riguardare tutta la serie o solo i Pro. La fotocamera anteriore riceverebbe vari upgrade, a partire da un rinnovato autofocus. Il maggiore dubbio, non affrontato da Kuo nelle sue indiscrezioni, riguarderebbe il Face ID: a meno che Apple non trovi un altro modo per collocare i sensori necessari, cosa alquanto difficile, il riconoscimento facciale potrebbe iniziare la sua graduale scomparsa in favore del rientrante Touch ID, anche in questo caso seguendo la scia di quanto avvenuto su Android dove i sensori d’impronte hanno mantenuto il predominio nelle scelte dei produttori.

2023

Il “punch hole” sarebbe però solo lo step intermedio prima di salutare qualsiasi interruzione fisica dello schermo, dato che per il 2023 Kuo si attende l’arrivo di iPhone con fotocamera anteriore sotto lo schermo, insieme al sensore d’impronte. Un’altra novità che potrebbe arrivare da qui ai prossimi due anni è un sensore periscopico nel set di fotocamere principali sul retro, che permetterà di raggiungere livelli di zoom molto superiori agli attuali. Il 2023 vedrà anche l’arrivo del primo modello pieghevole, con uno schermo di dimensioni comprese tra i 7,5″ e gli 8″, anche se il suo arrivo sarebbe condizionato alla risoluzione di problematiche che Apple starebbe incontrando nello sviluppo, inclusa la possibilità di sostenere una produzione di massa.

In conclusione, si parla di un’altra iniziativa rivolta alla fascia bassa della gamma. Dopo il rinnovo degli iPhone SE nel 2022, sarebbe il turno di un successore degli iPhone 11, mantenendosi nella stessa fascia di prezzo e con caratteristiche fisiche simili (inclusa la permanenza di notch e Face ID). La differenza principale, ancora una volta, risiederebbe nell’integrazione del supporto 5G. Ciò lo configurerebbe come la sorta di SE Plus rumoreggiato per diverso tempo, dando due scelte entry-level all’utenza, una dall’aspetto più tradizionale e l’altra pressoché borderless in linea ai canoni degli ultimi anni.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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