11 cose di macOS che dovresti conoscere

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Dopo il video con 10 consigli per iOS ho pensato di realizzarne uno simile per macOS. Questo non è esattamente il genere di contenuti che amo, ma ho trovato stimolante provare a selezionare una ristretta quantità di funzioni da proporvi. Ce ne sono infatti moltissime utili che sono fin troppo note, come gli angoli attivi, la rinomina in batch, la modifica delle icone, ecc… e già solo elencare le combinazioni da tastiera interessati richiederebbe un articolo a parte. Per questo motivo mi sono concentrato su cose che sono meno in vista e su altre che sono ben esposte ma spesso vengono trascurate. Insomma, questi 10 consigli +1 non sono i principali che mi vengono in mente pensando a macOS, ma sono quelle piccole e grandi cose che a molti potrebbero essere sfuggite. Fatemi sapere nei commenti (meglio sotto il video di YouTube) quante non ne conoscevate e se ne avete altre (di non banali) da condividere.

Selezionare l’input audio

Su macOS ci sono molte funzionalità nascoste attivabili con il clic insieme al tasto . Una di quelle più utili consente di scegliere al volo il dispositivo di input audio. Non è una novità, molti ne sono già a conoscenza, ma in questo periodo di continue call e didattica a distanza, trovo utile ribadirlo. Cliccando sull’icona audio nella barra dei menu (o sulla parola “Suono” nel Centro di Controllo) si può scegliere il dispositivo di uscita, quindi le casse integrate, quelle esterne, una scheda audio, dispositivi AirPlay, ecc… Se però si aggiunge anche insieme al clic, allora si vedrà un secondo menu in basso da cui selezionare il microfono. Così si possono usare magari auricolari AirPods per ascoltare ma registrare la voce tramite un microfono USB.

Terminale nella Cartella

Capita spesso di dover lavorare con il Terminale su una specifica cartella localizzata nel Finder. Un metodo per entrarci è quello di aprire il Terminale, scrivere cd  e trascinare l’icona della cartella in quel punto, poiché il sistema si preoccuperà di inserire automaticamente il percorso. Un’alternativa più diretta che molti non conoscono è quella di premere con il tasto destro su una cartella e poi scegliere Nuovo terminale nella Cartella. Se si usa molto spesso questa funzione, si può rendere ancora più semplice con una shortcut andando in Preferenze di Sistema / Tastiera / Servizi / File e Cartelle e cliccando sulla destra per memorizzare una combinazione di tasti preferita (ad esempio ⌘⌥⇧T).

È meglio non scrivere E’

Se c’è una cosa che non sopporto sono le lettere maiuscole che vengono accentate con l’uso dell’apostrofo. Lo capirei se fosse difficile fare altrimenti, ma su macOS si può fare tenendo premuta la lettera o, ancora più velocemente, con una combinazione da tastiera. La più facile da ricordare è anche l’unica che si usa con frequenza nella lingua italiana, ovvero la È che si fa con ⌥⇧E. Giusto per curiosità vi riporto anche le altre in questa tabella.

Accento Grave Accento Acuto
⌥⇧W À ⌥⇧C Á
⌥⇧E È ⌥⇧V É
⌥⇧R Ì ⌥⇧B Í
⌥⇧T Ò ⌥⇧N Ó
⌥⇧U Ù ⌥⇧M Ú

Togliere la formattazione

A proposito di combinazioni da tastiera, su macOS ce ne sono una quantità sterminata. Molte si vedono direttamente dai menu, a destra delle singole voci, e altre ancora si possono scoprire tramite CheatSheet. Qui non mi voglio concentrare sugli shortcut in generale ma sull’importanza di alcune funzioni che si possono richiamare tramite questi. Ad esempio è molto utile copiare un testo ed incollarlo eliminando la formattazione originaria. È fondamentale quando prendete un testo da internet e lo volete inserire in un documento di Pages o Word, ma anche per metterlo in una nota. La formattazione è utile per mantenere il corsivo o il grassetto, ma, a seconda della sorgente, capita anche di portarsi dietro font, colori, tabelle. Quindi, se vi serve solo il testo, dopo la copia usate ⌘⌥⇧V per incollarlo senza fare danni.

Visualizzare i file nascosti

Un’altra shortcut che può fare risparmiare parecchio tempo è quella che abilita la visualizzazione dei file nascosti. Non serve tutti i giorni ma è utilissima da sapere perché non è esposta. L’ho usata proprio l’altro giorno per localizzare e cancellare dei file di cache memorizzati da Dropbox. La combinazione è ⌘⇧. ed è di tipo “toggle”, cioè si preme una volta per visualizzarli e una seconda volta per nasconderli.

Screencast al volo

Una cosa utilissima di macOS che conoscono tutti, è la possibilità di effettuare screenshot con le combinazioni di tasti ⌘⇧3 per l’intero schermo e ⌘⇧4 per un’area selezionata (da cui si può premere spazio per passare in modalità finestra). È un po’ meno nota, perché aggiunta negli ultimi anni, la combinazione che consente di avviare il menu in sovrimpressione con tutte le opzioni, compresa quella per la registrazione video senza passare da Quicktime. I tasti modificatori sono gli stessi ma si usa il numero 5: ⌘⇧5.

Zoom salva-vista

Una delle primissime cose che faccio su tutti i Mac è abilitare lo zoom dell’interfaccia. Può sembrare una cosa superflua ma vi garantisco che vi tornerà utile in diverse occasioni. Si fa da Preferenze di Sistema / Accessibilità / Zoom spuntando la casella Usa gesti di scorrimento… Io ho sempre mantenuto il modificatore di default, cioè ⌃ Ctrl. Quindi basterà premere questo tasto e usare la rotellina oppure uno swipe per ingrandire la porzione di schermo intorno alla posizione del puntatore.

Tutti i pulsanti da tastiera

Un’altra opzione che trovo comodissima, è quella di abilitare la navigazione tra i pulsanti con la tastiera. Quando macOS ci mostra un popup, di solito c’è un pulsante già evidenziato che si può “premere” virtualmente con invio o spazio. Se ci sono più pulsanti, invece, dobbiamo usare il mouse. Personalmente preferisco usare la tastiera fintanto che è possibile, quindi attivo l’opzione Usa la navigazione da tastiera in Preferenze di Sistema / Tastiera / Abbreviazioni. In questo modo si potranno evidenziare anche gli altri pulsanti usando il tasto tab.

Lista di file in un file

Chi usa il Terminale sa che esiste un modo molto semplice per ottenere un file da un listato all’interno di una cartella. Basta infatti usare il comando ls (o simili) con tutte le opzioni che si desiderano e poi inviare il risultato ad un documento di testo con > nomefile. Un esempio potrebbe essere questo in cui si fa la lista della cartella Documenti e si invia scrive in un file Documenti.txt sulla scrivania:

ls ~/Documents > ~/Desktop/Documenti.txt

Esiste tuttavia un metodo più facile e che non richiede di “sporcarsi le mani”. Dal Finder potete selezionare tutti i file che volete, poi copiarli (⌘C) ed incollarli (⌘V) all’interno di un’area di testo. In questo caso, infatti, il sistema saprà di non dover copiare l’intero file ma soltanto il suo nome. Il risultato sarà molto simile ma è interessante notare che si può incollare il contenuto anche in un foglio di calcolo, ottenendo i nomi dei file divisi in righe.

Abilitare il frontend di CUPS

Questa funzione è un po’ specifica, sicuramente non servirà a tutti. Personalmente, però, l’abilito in ogni Mac per poter modificare in modo definitivo le impostazioni di default delle stampanti. Non so se vi è capitato di dover cambiare sempre la qualità di stampa, magari scegliendo quella bassa per consumare meno inchiostro, oppure di avere delle stampanti su cui si abilita ogni volta la stampa fronte-retro anche quando non deve. Per qualche oscura ragione, alcune di queste opzioni non vengono correttamente memorizzate tramite interfaccia e altre non si trovano proprio su Preferenze di Sistema / Stampanti e Scanner. Su macOS è integrato il server CUPS (Common Unix Printing System) ma l’interfaccia è spenta di default. Per attivarla bisogna eseguire un comando da Terminale:

sudo cupsctl WebInterface=yes

Successivamente si potrà accedere all’interfaccia tramite browser (all’indirizzo localhost:631). La sezione utile si trova in Printers, cliccando sulla stampante interessata e selezionando poi “Set Default Options”. Ovviamente non modificate ciò che non conoscete, perché è una schermata avanzata senza guida o aiuto in linea, ma troverete facilmente le impostazioni che state cercando.

Spotlight fa molto di più

Tutti conoscono Spotlight e tutti sanno che, oltre a cercare file, può anche eseguire calcoli o conversioni tra valute e unità di misura. Quello che molti non sanno è che supporta alcuni comandi impartiti con linguaggio naturale ed alcuni modificatori avanzati.

Vi faccio un esempio banale: provate a scrivere 27″ e noterete che vi risponderà “2 piedi e 3 pollici” nella prima riga dei risultati. Sulla destra di questa riga c’è una freccia e solo cliccandola si vedranno le varie conversioni. In realtà esiste una combinazione da tastiera per arrivare subito lì senza usare il mouse, ovvero con la combinazione ⌥Spazio – ora non ho modo di controllare, ma ho la sensazione che in passato questa modalità di visualizzazione a due parti fosse quella predefinita (ed era più utile).

Comunque, se si vuole una conversione specifica esiste un metodo più diretto ed è quello di chiederla a Spotlight. Nel caso di prima, basta scrivere 27″ in cm e si otterrà in risposta 68,58 centimetri. Tra l’altro vi ricordo che facendo ⌘C da qui, copierete negli appunti il risultato (e vale per qualsiasi calcolo).

Altra cosa che sanno in pochi è che si possono dare indicazioni specifiche su un file che si sta cercando. Qui si apre un mondo di opportunità e alcune sono pure bizzarre poiché alcune cose si possono specificare in italiano altre richiedono l’inglese. Dal momento che ci sono tante opzioni e che queste si possono anche usare insieme, vi faccio qualche esempio, dal più semplice al più complesso:

  • cartella data:ieri
    mostra tutte le cartelle con data di modifica ieri
  • tipo:pdf data:>15/04/2021
    mostra tutti i file pdf modificati da quella data in poi
  • tipo:doc created:16/04/2021
    mostra tutti i documenti (di ogni tipo) creati il 16 aprile 2021
  • tipo:”Adobe Photoshop file” data:11/04/2021
    mostra i file specificatamente di tipo “Adobe Photoshop file” creati o modificati in data 11/04/2021
  • psd NOT name:risoluzione
    mostra qualsiasi documento con PSD nel nome ma non quelli che contengono la parola risoluzione
  • tipo:video dimensioni:>1000000000
    mostra qualsiasi filmato con dimensione superiore a 1GB (purtroppo è espresso in byte)
Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.