Calibrare il TV con lo smartphone: le piccole cose che cambiano tutto

Leggi questo articolo grazie alle donazioni di Andrea Castiglione, Riccardo Dalla Fontana, Marco Babolin, Giacomo Fortunati, Andrea Pasqua, Nicola Modugno.
♥ Partecipa anche tu alle donazioni: sostieni SaggiaMente, sostieni le tue passioni!

Insieme alla presentazione della Apple TV 4K (ed. 2021) è stata annunciata una nuova funzione davvero interessante, ovvero la calibrazione dei TV con l’uso di un iPhone. La funzione sarà integrata in tvOS 14.5 e sarà disponibile anche con le precedenti Apple TV 2015 e 2017. Appena l’ho vista ho pensato che fosse un’ottima idea e subito dopo mi sono chiesto: cosa avranno pensato i dirigenti e i tecnici di Samsung? Sì, avete ragione, il primo pensiero sarà stato “iniziamo subito a svilupparlo anche noi”, ma è il secondo che mi incuriosisce di più. Se fossi il primo produttore di TV ed uno dei più importanti al mondo di smartphone, mi roderebbe un po’ non averci pensato prima io.

Per fortuna questo è uno di quei casi in cui “prendere spunto” è positivo anche per noi. A differenza di quando si è deciso di seguire Apple nel non offrire espansione di memoria o porta audio negli smartphone. E da possessore di un S21 Ultra e di un paio di TV Samsung moderne, mi farebbe proprio piacere poter usare qualcosa di simile anche senza Apple TV. Rimane tuttavia da verificarne l’efficacia.

La funzione richiede un iPhone con Face ID, quindi dal modello X in poi. Questo mi fa presumere che serva una soglia minima di qualità lato sensore ma forse anche qualcuno degli elementi della TrueDepth Camera.

Alla fine l’approccio scelto da Apple sembra essere più quello utilizzato dalle sonde per computer che non dagli strumenti di calibrazione dei TV. Forse faranno correggere alcuni parametri dello schermo se completamente fuori scala, ma credo che il più avverrà lato software, creando un profilo specifico per lo schermo con il giusto gamut ed il corretto bilanciamento colore.

Realizzare un sistema del genere richiede prima di tutto una precisa conoscenza dello strumento che effettua la misurazione, cosa che con le quantità prodotte da Apple e la naturale devianza sulle singole unità è piuttosto difficile. Tuttavia è facile che il livello di approssimazione raggiungibile sia già più che abbondante per l’uso tipico di un televisore. D’altronde la maggior parte delle persone non sanno neanche cosa toccare e si limitano ad usarli così come sono, lasciando attive anche tutte quelle orribili funzionalità che simulano l’aumento di frequenza o contrasto deturpando le immagini, specie quelle dei film. Per cui direi che, mal che vada, sarà sempre una funzionalità utile per i possessori di Apple TV.

La mia speranza, anzi la mia preghiera, va in questo momento ai produttori di TV. Ho già detto Samsung e purtroppo non posso più mettere in lista anche LG, dato che è uscita dal settore smartphone, ma Sony potrebbe sicuramente realizzare qualcosa di simile come potrebbe farlo Xiaomi e probabilmente anche altri marchi del gruppo TCL.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.