Evento Apple 20.04.2021: cosa aspettarci (e cosa forse no)

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Carichi a molla, se “spring” lo volete tradurre come molla. O carichi per la primavera, se preferite la seconda traduzione di “spring”. A seconda dell’interpretazione di ciascuno, domani assisteremo al primo evento Apple di quest’anno, cui poi seguirà la WWDC 2021 tra meno di due mesi. Due cose sono certe: la prima è che vedremo nuovi prodotti, pure in diversi colori vista l’immagine-tesser. La seconda è che si tratterà ancora di un evento virtuale, pre-registrato e con una costruzione simile a quelli dello scorso anno (purtroppo il Covid non è affatto un ricordo del passato e ci vorrà molto tempo affinché lo diventi). Cosa vedremo domani? Bando alle ciance, ciancio alle bande, addentriamoci nel gorgo dei rumor, inclusi quelli dell’ultimo minuto.

Del tutto certo: iPad Pro

I principali sospettati sono certamente loro: gli iPad Pro. Se ne parlava già per gli eventi dello scorso anno, ma non era il momento giusto, anche visto e considerato il leggero refresh occorso ai dispositivi proprio in questo stesso periodo. È passato tempo a sufficienza per far partire le grandi manovre, ma non troppo. Non ci si aspetta, infatti, un grosso cambiamento in termini di design per il modello. Anzi, quasi sicuramente manterrà l’aspetto che abbiamo già imparato a conoscere dal 2018, fatte salve piccole modifiche di elementi minori.

Il meglio degli sforzi si concentrerà tutto sotto la scocca, a partire dagli schermi, dove ci si attende almeno per la versione da 12,9″ i pannelli mini-LED, con benefici per la resa qualitativa e anche per i consumi. Il SoC dovrebbe essere l’A14X, uno strettissimo parente degli M1 presenti negli ultimi Mac, sempre che non si tratti proprio del medesimo processore solo con un’altra denominazione. Stando ai rumor, questa fratellanza tecnica porterebbe in dote anche un upgrade per la porta USB-C, che acquisirebbe il supporto Thunderbolt/USB 4, aprendo ad interessanti potenzialità di espansione (se e quando anche il software permetterà di sfruttarle – teniamo d’occhio la WWDC). Non è inoltre da escludere che, sempre tenendosi in linea coi Mac M1, i tagli di memoria RAM e flash non partano dalla combinazione 8/256 GB, una base già molto ghiotta per questo dispositivo. Infine, è verosimile l’approdo del supporto alle reti 5G.

Possibili novità coinvolgeranno anche gli accessori, come la Magic Keyboard e la Apple Pencil. A riguardo non ci sono tuttavia molte indiscrezioni, se non che il pennino potrebbe avere una finitura esterna più lucida, con l’arrivo di una versione nera. Ad ogni modo, sono prodotti in cui sarà difficile assistere a grossi salti funzionali, avendo già raggiunto ottimi livelli in tal senso. Sarebbe però interessante se la porta USB-C della Magic Keyboard acquisisse le stesse caratteristiche di quella degli iPad Pro, complice un rinnovato Smart Connector con pieno supporto al trasferimento dati, dando a tutti gli effetti una seconda connessione fisica per le periferiche in caso di bisogno (allo stato attuale può solo occuparsi dell’alimentazione, lasciando libera la porta principale).

Molto probabile: nuovi case per iPhone e band per Apple Watch

Anche qui parliamo di una scommessa abbastanza facile da fare. In primavera Apple usa spesso rilasciare nuovi case per iPhone e/o cinturini aggiuntivi per Apple Watch, dunque non dovremo stupirci di vederli domani. Magari non proprio nell’evento, visto che si tratta di accessori più da semplice comunicato stampa, ma le probabilità di parlarne su queste pagine ci sono e pure alte. A corroborarle i ripetuti leak di questi case, che li mostrano in svariate colorazioni. Pronti a dare una tonalità cantalupo, ametista, pistacchio o blu capri al proprio iPhone 12?

Source: Jon Prosser on Twitter.

Probabile: AirTag

È la volta buona che vedremo gli AirTag? Lo speriamo: di questi accessori sappiamo già quasi tutto da tempo, incluso il potenziale design, come si vede sopra. Il tracker avrebbe lo scopo di facilitare il ritrovamento di oggetti smarriti nelle vicinanze, in modo simile a prodotti come quelli di Tile, emettendo automaticamente una segnalazione quando ci si allontana dal terminale cui viene abbinato, preferibilmente un iPhone dotato di supporto UWB (il Bluetooth verrebbe usato come opzione di riserva). Il tracker verrebbe associato al proprio account iCloud e potrebbe essere impostato affinché condivida la sua posizione coi nostri contatti preferiti oppure per escluderne automaticamente il funzionamento in determinati luoghi. Se il ritrovamento non fosse immediatamente possibile, sarebbe prevista una modalità “smarrimento” che permetterebbe di mostrare in sola lettura i dati principali del proprietario su qualsiasi dispositivo Apple. Qualora venisse ritrovato ed avvenisse il contatto, il tracker emettere subito una notifica per segnalare l’accaduto. Nel caso invece l’oggetto smarrito fosse ancora vicino, la fotocamera dell’iPhone potrebbe essere utilizzata per facilitare le ricerche, sfruttando la realtà aumentata. Tutte le segnalazioni passerebbero per l’app “Dov’è”, che di recente ha esteso il suo raggio d’azione anche a prodotti di terze parti.

Qualche dubbio residuo sulle AirTag, prezzo a parte (che non dovrebbe però andare oltre i $50), riguarda soprattutto la batteria: nei passati rumor s’ipotizzava l’utilizzo di unità rimovibili, le stesse degli orologi da polso (quelli analogici, ovvio), ma ultimamente si è vociferato pure di una modifica verso una soluzione fissa con ricarica wireless. Vedremo se domani riusciremo finalmente a saperne di più o se crescerà il sentore di trovarsi davanti ad un nuovo caso AirPower.

Non da escludere: iMac

Potrebbe non essere l’iPad Pro l’unico protagonista della serata. Le voci si stanno facendo sempre più insistenti sugli iMac, per i quali è atteso non solo il passaggio ad Apple Silicon, ma anche un nuovo design con schermi più grandi da 23/24″ e 30/32″. L’aspetto dovrebbe tendenzialmente ricalcare i Pro Display XDR, con l’aggiunta di un tocco di colore, come ipotizzato dal concept soprastante. Riguardo alla cavalleria che sarà nascosta dall’involucro esterno, è plausibile che assisteremo ad una sensibile evoluzione degli M1, con maggiori core sia CPU sia GPU e frequenze più spinte, in grado di non far rimpiangere i processori Intel in nessuna situazione (qualche dubbio resta ancora sui vantaggi nei confronti delle Radeon). Le sensazioni sull’arrivo domani sono buone, quantomeno come presentazione, ma non lo porremo allo stesso livello probabilistico di quanto descritto sopra.

Possibile: software e servizi

Chiaro che qui non ci riferiamo principalmente a iOS/iPadOS 14.5, ci piacerebbe vincere troppo facile. Tuttavia, dopo due mesi e mezzo di Beta, in fondo meritati vista la portata delle modifiche quasi degne di una major release, è lecito aspettarsi una conferma sull’arrivo del rilascio definitivo. Le attenzioni di questo paragrafo sono più a livello di servizi, ambito dove Apple sta investendo sempre più massicciamente. Gli indizi su importanti lavori in corso convergono tutti sull’app/piattaforma Podcast. I rumor che nelle ultime ore stanno acquisendo parecchio corpo vedono proprio l’arrivo di un Podcasts+ a pagamento, dotato di contenuti esclusivi e senza pubblicità. Le prime avvisaglie si erano avute a gennaio con alcune indiscrezioni, cui sono seguiti ritrovamenti nel codice di iOS 14.5. Inoltre, attualmente si stanno incontrando difficoltà nel caricamento di nuovi podcast ed episodi su iTunes Connect, almeno con riferimento agli USA: semplice manutenzione o qualcosa di più? Le tempistiche fanno pensare più che alla semplice coincidenza.

Già che ci siamo, se nel frattempo Apple intendesse portare altri servizi dalle nostre parti, come News o anche Siri in italiano sulle Apple TV (non vorremmo chiedere troppo addirittura auspicando l’HomePod mini), non saremmo dispiaciuti. Le speranze sono poche, così come lo sono quelle riguardo un possibile sneak peek di iOS/iPadOS 15: novità ghiotte specialmente per i nuovi iPad Pro potrebbero creare parecchia salivazione, ma toglierebbero argomenti al keynote inaugurale della WWDC 2021, dove le nuove versioni verranno presentate in modo approfondito.

Incerto: iPad mini

Se per gli iPad Pro ci sentiamo certi sul loro refresh, molto meno lo siamo riguardo altri modelli della gamma. Ovviamente escludiamo gli iPad Air, essendo stati aggiornati lo scorso autunno. Stesso discorso per l’iPad entry-level da 10,2″, rimaneggiato nello stesso periodo. L’unico candidato alle grandi manovre sarebbe l’iPad mini, che ha già due anni alle spalle, ma su cui i rumor sono alquanto contrastanti. Da un lato troviamo Gurman che prevede un modello dal design più simile ad Air e Pro, dotato quindi di uno schermo più grande degli attuali 7,9″; dall’altro, sono trapelate di recente immagini che lo immortalano molto simile alla generazione attualmente in commercio. Chi avrà ragione? Non possiamo escludere che entrambe le ipotesi siano buone, vedendo per quest’anno un ulteriore aggiornamento iterativo dotato magari di SoC A14 e il 2022 o 2023 un maquillage completo con estetica profondamente rivista. È da capire se uno di questi due scenari lo vedremo concretizzarsi domani; ci speriamo, ma la mano sul fuoco non ce la metteremmo.

Concept by Parker Ortolani on Twitter.

Altrettanto incerto: MagSafe Battery Pack

Un accessorio molto chiacchierato negli ultimi tempi e potenziale oggetto di arrivo fra poche ore potrebbe essere il MagSafe Battery Pack. In base ai dettagli trapelati da Mark Gurman potrebbe trattarsi di um sostituto dello Smart Battery Case che Apple vende da alcuni anni per le varie generazioni di iPhone susseguitesi ma che sinora non è stato aggiornato per la gamma 12. Considerato l’utilizzo di MagSafe e la compatibilità dei case con la tecnologia, non sarebbe più necessario includere le batterie aggiuntive direttamente all’interno della custodia, agganciandosi alla parte esterna grazie ai magneti e conferendo così anche una maggiore flessibilità, dato che in caso di mancata necessità sarà sufficiente sganciare il Battery Pack per tornare al regolare spessore del dispositivo. Alcuni dei prototipi sarebbero di colore bianco e presenterebbero un guscio prevalentemente in gomma.

A sostenere l’esistenza del Battery Pack ci ha pensato pure iOS 14.5, con riferimenti nel codice. Appare difficile tuttavia che ne faremo la conoscenza ufficiale a breve: le unità test, in sviluppo già dallo scorso anno, non avrebbero ancora soddisfatto gli ingegneri e la dirigenza Apple per dare il via libera alla vendita. Arrivati a questo punto, poi, c’è da considerare la possibilità di tenersi buono l’accessorio come carta jolly per la prossima generazione di iPhone.

Ancora più incerto: nuove AirPods

Basse chance pure per le nuove generazioni di AirPods, sia normali sia Pro. I rumor convergono principalmente verso la seconda metà dell’anno per il loro arrivo e non possiamo che accordarci. Ammesso e fino a prova contraria non concesso vengano svelate domani, cosa potremmo aspettarci? Qualche spiffero è fuoriuscito solo per le AirPods normali, che potrebbero avere un aspetto molto più simile alle Pro, tendendo quindi ad una configurazione in-ear, escludendo ovviamente caratteristiche del modello superiore come la cancellazione attiva del rumore circostante.

Qualche speranza: Apple TV

Non punteremmo granché nemmeno su un imminente refresh della Apple TV. Intendiamoci: il modello attuale ha tre anni e mezzo, meriterebbe una rimaneggiata. Al tempo stesso, tuttavia, per quel che deve fare non è nemmeno in una situazione di estrema urgenza e anche Apple stessa sembra pensarla così. Più facile vederne l’arrivo a settembre. I rumor dei mesi scorsi parlavano di due modelli: uno con SoC A12Z che andrebbe a sostituire nell’entry-level l’attuale Apple TV HD, oppure diventare la proposta intermedia considerando lo spostamento dell’Apple TV 4K odierna a modello d’ingresso; un box più estremo, che abbiamo ipoteticamente ribattezzato Apple TV Pro, con un SoC “A14-like” dall’elevata potenza in grado di gestire giochi di un livello molto superiore rispetto a quelli correnti, nell’ottica di una maggiore valorizzazione dell’abbonamento Apple Arcade. Non mancherebbe un controller dedicato, così come una rivisitazione del TV Remote volta a risolvere le criticità individuate nel modello in circolazione e con supporto all’app “Dov’è” per facilitarne il ritrovamento in casa qualora non fosse più in vista, anche grazie all’uso del chip U1 Ultra Wide Band.

Minime chance: MacBook Pro 14″/16″

1% di probabilità per l’arrivo dei nuovi MacBook Pro da 14″ e 16″, che oltre a SoC di classe superiore agli M1 (le aspettative sono in linea a quelle degli iMac) potrebbero disporre di un buon set di porte, incluse vecchie conoscenze come la USB-A. Per quanto la WWDC sia prettamente una conferenza software, un pesante rinnovo dei MacBook Pro sembra quanto più di meglio si possa dare in pasto sul fronte hardware ad una vorace platea virtuale di sviluppatori, pronti ad acquisti reali non appena arriveranno.

Prossime allo 0: altri Mac e iPhone

Dall’1% qui scendiamo proprio allo 0,1%, ad essere buoni. I Mac Pro sono proprio fuori concorso, attendendosi quest’anno perlopiù un refresh d’intermezzo sempre basato su Intel, roba che si può affrontare tranquillamente con un comunicato stampa in un momento meno affollato di rilasci. Per vedere rinascere il top di gamma dei desktop Mac dovremo attendere il prossimo anno. Improbabili anche modifiche a MacBook Air e Mac mini, che probabilmente riceveranno eventuali novità a cavallo tra la fine dell’anno e l’inizio del 2022. Infine, iPhone: potrebbe essere in arrivo un aggiornamento per SE? I rumor non ci puntano, rimandando pure qui il discorso all’anno venturo, con un modello simile all’attuale ma dotato di connettività 5G e SoC aggiornato. Mai dire mai, ad essere troppo categorici il rischio di fare brutte figure è sempre dietro l’angolo. Verremmo però colti tutti di sorpresa.

Ci fermiamo qui nell’esaminare i potenziali invitati hardware all’evento di domani. Si potrebbero fare mille altre ipotesi, volendo, ma rischieremmo troppo di entrare nell’ambito della fantascienza; preferiamo che essa rimanga un genere letterario-televisivo. Fra meno di 24 ore, a partire dalle 19 ora italiana, ne sapremo di più e non mancheremo di riportare qui nel dettaglio tutte le novità. Restate sintonizzati.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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