Leggi questo articolo grazie alle donazioni di Luigi Carlo Vasi, Fabrizio Calabrese.
♥ Partecipa anche tu alle donazioni: sostieni SaggiaMente, sostieni le tue passioni!

Questo periodo dello scorso anno non lo ricorderemo con piacere, anzi, ce lo dimenticheremmo volentieri se si potesse. Ma non si è parlato solo di Covid – pur con le difficoltà dei lockdown, la quotidianità è proseguita in quasi tutti i settori, incluso quello tech. L’anno scorso, a cavallo tra febbraio ed aprile, ci ritrovammo qui a più riprese a commentare quanto 9to5Mac, MacRumors e altre testate scoprivano scavando in una build di iOS 14 trapelata dietro le quinte, svelando una buona parte di ciò che abbiamo poi visto alla WWDC 2020 di giugno. Quest’anno Apple sembra essere riuscita a tappare le falle in tal senso e sinora nessuna build interna è “caduta dal camion”. Ciò però non impedisce al solito Mark Gurman di ottenere tramite le sue fonti alcune informazioni interessanti.

Nome in codice “Sky”, iOS e iPadOS 15 dovrebbero portare diverse novità d’alto profilo sui dispositivi mobili di Cupertino. Rispetto all’articolo su Bloomberg, inizieremo dalla parte finale: a giugno vedremo probabilmente una schermata home ripensata anche su iPad. Proprio come già ora è fattibile su iPhone, si potranno piazzare i widget in qualsiasi parte dello schermo, con la possibilità di sostituire in toto la griglia di icone, il che implicherebbe l’arrivo della Libreria App o direttamente del Launchpad in prestito da macOS, come ulteriore elemento di differenziazione dalla versione regolare di iOS. Al di là dei dettagli riportati da Gurman, si può solo ipotizzare come potrebbe configurarsi un ambiente che avrebbe senz’altro benefici nel comportarsi in modo più simile alla scrivania dei Mac, opinione che ho approfondito lo scorso anno pensando agli sbocchi futuri di iPadOS.

Il resto delle novità descritte è invece condiviso tra i due sistemi operativi fratelli, a partire da un profondo rinnovamento nella gestione delle notifiche, che potrebbe essere in grado di funzionare sulla base dello stato dell’utente, similmente a quanto avviene su alcune app di messaggistica ma esteso qui su scala globale. In base al momento, se l’utente sta guidando, effettuando una commissione o qualsiasi altro scenario che richieda delle personalizzazioni, il sistema potrà adeguare le notifiche emettendo suoni, avvisi visivi o meno. Lo stato in uso potrà essere modificato in qualsiasi momento dalla schermata di blocco o dal Centro di Controllo.

Migliorie sarebbero previste anche per iMessage, su cui Gurman non snocciola però molti dettagli, limitandosi a riportarle come un tentativo da parte di Apple di avvicinarlo più ad un social network privato. Potrebbe trattarsi a tutti gli effetti delle funzionalità già rinvenute nella build interna di iOS 14, che suonano piuttosto vicine all’obiettivo. Gurman sostiene tuttavia che i lavori sarebbero ancora ad uno stato preliminare, dunque è possibile che tali cambiamenti non arrivino a giugno ma in un aggiornamento successivo (se non proprio rinviati a iOS/iPadOS 16). Infine, la prossima versione dovrebbe proseguire l’ampliamento delle features di protezione della privacy con un nuovo menu che mostrerà le applicazioni colte dal sistema a raccogliere e trasmettere su server terzi potenziali dati personali.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.