iPad e Mac rimarranno separati: cosa si nasconde dietro questa affermazione?

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Non faremo mai [nome prodotto uscito poco dopo]. Guardatevi bene dal scolpire nella roccia le affermazioni del board dirigenziale di un’azienda. Oggi dicono che una cosa non gli interessa, il giorno dopo diventa una priorità. Qualche volta hanno cambiato idea, in altri casi non potevano dirlo. Non è dietrologia, è semplice strategia. Per questo tendo a prendere con le pinze i “quotati” nei comunicati stampa.

Greg Joswiak e John Ternus, rispettivamente SVP Worldwide Marketing e Hardware Engineering in Apple, sono stati intervistati di recente da The Indipendent (via MacRumors) per parlare della tecnologia dentro i nuovi iPad Pro. La scelta di inserire lo stesso chip M1 presente nei Mac ha ovviamente stimolato le speculazioni e sono in molti a pensare che questo elemento rappresenterà l’anello di congiunzione definitivo tra le due piattaforme. Proprio ieri nel mio articolo ho risposto ad alcune vostre domande sull’argomento e tra i commentatori su YouTube molti sostengono che gli iPad Pro sostituiranno i MacBook.

Ma andrà davvero così?

La posizione dell’azienda è un’altra. Nelle affermazioni dei due SVP si legge la chiara volontà di mantenere separati i due mondi, evitando sovrapposizioni e conflitti. iPad da una parte, Mac dall’altra: stesso hardware ma differenti sistemi operativi e metodi di controllo. Guardando solo alle opportunità, si può asserire senza ombra di dubbio che ad Apple convenga mantenere questa linea fintanto che riesce a vendere un iPad ed un Mac anche allo stesso cliente. Cosa che sarebbe ben più difficoltosa nel momento in cui l’iPad facesse girare macOS.

Hanno tutte le ragioni per mantenere i due mondi paralleli finché gli fa gioco. D’altro canto, mi sembra anche chiaro che a livello tattico si stiano preparando per essere in una posizione tecnologicamente favorevole qualora i piani dovessero cambiare. Se qualche anno fa l’idea di far girare macOS su iPad, persino su iPhone, era poco più che un sogno bagnato, oggi è un’opportunità concreta che si potrebbe realizzare con poco sforzo… se solo lo volessero.

Quel momento arriverà; presto o tardi Apple si troverà nella condizione di non poterlo più rimandare; e avrà praticamente tutto pronto: l’hardware interno (Apple Silicon), le periferiche (Magic Keyboard) e il sistema operativo. Ma cosa accadrà domani?

Le dichiarazioni rilasciate nell’intervista a The Indipendent a me sembrano avere il ruolo tattico di una doccia fredda. Una mossa per stemperare i bollenti spiriti del web, dove già si ipotizza un iPadOS 15 che trasformi i nuovi iPad Pro in “veri” Mac. Non lo faranno – ci dicono – di certo non ora, ma questo non mi fa smettere di guardare alla WWDC 2021 con grande interesse.

Come ho detto nel mio video (che vi lascio qui sotto) un iPad Pro con la potenza di M1 è sostanzialmente sprecato senza un’evoluzione del suo sistema operativo. E se anche questa non andrà verso l’unificazione immediata con macOS, di certo dovrà consentirci di fare di più con dei tablet così potenti. Si a a noi che agli sviluppatori, consentendogli di creare app sempre più complete e versatili.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.