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Un nuovo ed interessante obiettivo si aggiunge da oggi al catalogo Sony, il 14mm F1.8 GM. Si tratta di un ultra-grandangolare luminoso per full-frame che fa parte della prestigiosa famiglia G Master. Ho avuto la possibilità di provarlo in anteprima grazie a Sony Italia, quindi vi riporto le informazioni tecniche ma anche le impressioni dopo una breve prova sul campo.
Caratteristiche principali
Il Sony FE 14mm F1.8 GM ha uno schema ottico composto da 14 elementi in 11 gruppi. All’interno si trovano una lente asferica, due asferiche estreme (XA), due vetri a bassissima dispersione (ED) ed uno Super ED. La lente frontale è curva, trattata con rivestimento antiriflesso con nanocristalli Nano AR II.
La costruzione è ottima e il barilotto è in metallo, ma il peso è molto contenuto: solo 460 grammi. Piuttosto compatte le dimensioni, con un diametro massimo di 8,3 cm ed una lunghezza complessiva di poco inferiore ai 10 cm.
Sul lato sinistro del barilotto si trovano il pulsante G personalizzabile e lo switch AF/MF. La ghiera di messa a fuoco è elettronica (senza fine corsa) ma con andamento lineare e movimenti ripetibili. Alla base dell’obiettivo è presente anche la ghiera delle aperture, che va da F1.8 a F16. L’ultimo scatto è su A, con cui si assegna il controllo della luminosità alla fotocamera, utile per chi preferisce usare le rotelle dei parametri oppure i metodi automatici e a priorità.
Sul lato destro si trova invece lo switch che rimuove il clic fisico dalla ghiera dell’apertura, facendola procedere senza scatti. Per via della lente curva non è presente la filettatura per i filtri a vite e il paraluce è integrato. Il tappo frontale a molla ricopre parte del paraluce e non essendo completamente piatto è un po’ scomodo da riporre in tasca. In dotazione si trova la sacca da trasporto ed anche un modello per ritagliare a misura eventuali filtri da montare sulla lente posteriore (come sul 12-24mm F2.8 GM).
Risoluzione e Distorsione
L’obiettivo non era stato annunciato quando ho effettuato la mia prova, quindi le fotocamere e i software di post-produzione non avevano ancora il profilo per compensare vignettatura e distorsione. La prima è, di fatto, un non problema: è presente a TA, ma piuttosto contenuta e facilmente correggibile senza conseguenze negative sull’immagine. La distorsione a barilotto c’è ma si corregge con un valore di circa +7 in Lightroom.
Già scattando a tutta apertura, le immagini presentano un ottimo livello di dettaglio nell’area centrale. Risultano leggermente morbide agli angoli, ma direi meglio di quanto immaginassi considerando la focale in gioco e il fatto che ho scattato sulla A7R IV con 61MP. Le zone più esterne del fotogramma migliorando man mano che si chiude il diaframma e già a f/3,2 i risultati sono ottimi.
Flare e Aberrazione cromatica
Il flare è molto contenuto: nella maggior parte degli scatti contro sole o con la luce di taglio, non ho trovato perdite di definizione o immagini parassite. Nello scatto a sinistra mi sono dovuto proprio impegnare a trovare l’angolazione che gli desse fastidio al punto da vedere qualcosa, eppure bastava una rotazione di un decimo di grado per far sparire il ghosting. Chiudendo il diaframma, le nove lamelle mostrano una gradevole stella.
L’aberrazione cromatica laterale è poco visibile e ben controllata grazie alle lenti speciali ed al rivestimento alla fluorite. Occasionalmente si può vedere un po’ di ciano o magenta nelle aree fuori fuoco con dettagli fini, ad esempio i rami di un albero, ma quasi mai in misura eccessivo.
Messa a fuoco e Bokeh
Come per gli altri obiettivi G Master recenti, all’interno del 14mm F1.8 si trovano due motori Lineari XD per una messa a fuoco veloce, silenziosa e senza la minima vibrazione. La lente frontale non ruota e il barilotto non si estende, tutto avviene internamente in modo fulmineo e preciso. A 14mm non è che ci si possa aspettare un grande stacco dei piani, ma con l’apertura f/1.8 ed una distanza minima di messa a fuoco di 25cm, si riesce ad ottenere una foto piuttosto ravvicinata (ingrandimento massimo 0.1x) con un po’ di sfocato alle spalle. E il bokeh, tra l’altro, non è affatto male considerando la focale.
Prospettive estreme
Anche se questo obiettivo presenta una minima distorsione, la prospettiva a 14mm è decisamente estrema. Bisogna stare attenti a ciò che si trova dai 2/3 del fotogramma in poi, poiché più è vicino e più viene deformato. In alcuni casi l’effetto è gradevole e si può anche ricercare volutamente, ma bisogna avere l’occhio allenato. Io scatto raramente a 14mm, infatti ogni volta che mettevo la fotocamera all’occhio mi accorgevo di vedere molto di più di quanto desiderassi. Insomma, non è esattamente “la mia focale” e sono certo di non avergli potuto rendere giustizia nel migliore dei modi con un solo pomeriggio per portare a casa qualche scatto.
Parlo da profano, ma devo ammettere che una focale del genere non è per niente facile da utilizzare. Scattando da una certa distanza si inquadrano così tanti elementi che si fa fatica a “mettere ordine” e dare un senso all’inquadratura, che rischia di apparire banale o troppo confusa. E se ci sono persone bisogna sstare piuttosto attenti alla loro posizione ed all’angolazione di scatto. L’ideale è avere qualcosa in primo piano per rendere le immagini più interessanti, ma non è sempre facile e anche lì bisogna controllare distorsione e linee di fuga.
Conclusione
Il Sony FE 14mm F1.8 GM rappresenta un’ottima aggiunta nel catalogo dell’azienda, ma non è certo una lente per tutti. Si tratta di una focale molto apprezzata dai paesaggisti e da chi si occupa di astrofotografia, architettura e fotografia d’interni, ma richiede un po’ di pratica per essere sfruttata al meglio. Non è la mia tazza di tè, lavorativamente parlando, ma sono molto contento di averla potuta provare in anteprima. Davvero interessante anche il prezzo di vendita di 1600€ (onestamente pensavo peggio) con disponibilità da maggio 2021.
Pur non avendo avuto il tempo per poter programmare qualche foto più interessante, mi auguro di aver fatto un buon lavoro nel descrivervi le principali caratteristiche di questo obiettivo, che provo a riassumere in questo modo:
PRO
Ottima risoluzione già a TA
Buona luminosità massima
Ottima costruzione
Leggero e compatto
Flare molto contenuto
Distorsione minima
Aberrazione cromatica laterale non problematica
Elemento frontale che non ruota
Messa a fuoco interna, fulminea e silenziosa
Prezzo più che adeguato
CONTRO
Nulla di rilevante
DA CONSIDERARE
Non supporta filtri a vite (ma era prevedibile per il tipo di obiettivo)
Non facile da utilizzare, ma chi ci riesce lo amerà
Il tappo è ingombrante: in tasca da fastidio
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