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La buona qualità del software passa anche per una profonda attenzione all’accessibilità. Ciò permette non solo di espanderne la disponibilità ad un pubblico quanto più vasto possibile, ma soprattutto non lascia indietro coloro che per un motivo o per l’altro devono fare i conti con delle disabilità nella vita quotidiana, offrendo loro l’opportunità di godere coi giusti accorgimenti di un’esperienza d’uso equiparabile a tutti gli altri utenti. Nei vari rilasci di iOS e macOS, Apple ha sempre aggiunto nuove opzioni di accessibilità, dando loro prominenza nelle principali aree di sistema – varie di queste integrazioni si sono rivelate peraltro utili a livello generale, al punto da essere di fatto “promosse” a normali funzionalità e non solo speciali. In occasione del Global Accessibility Awareness Day 2021 che si svolgerà domani, l’azienda di Cupertino ha presentato le prossime novità in arrivo nell’ambito, alcune imminenti, altre che seguiranno nei mesi a venire, se non probabilmente già dalle Beta che vedremo a giugno dopo la WWDC 2021.

La prima new entry è proprio la più immediata: SignTime. Permetterà ai clienti con disabilità uditive di avere un consulente dedicato, con cui dialogare nella lingua dei segni per sessioni di shopping guidato sul sito Apple o richieste di assistenza. Il servizio sarà attivo da domani in USA, Regno Unito e Francia, con altri Paesi (tra cui si spera l’Italia) che seguiranno in futuro. Ma non è l’unica miglioria prevista a favore dei non udenti o ipoudenti. Il programma Made for iPhone verrà espanso a nuovi apparecchi acustici bidirezionali, dotati di microfoni più potenti. Gli audiogrammi (i grafici che riportano le capacità uditive della singola persona dopo appositi test) potranno essere importati nelle impostazioni di iOS, sia da formato PDF sia con riconoscimento OCR da carta, in modo che il sistema regoli automaticamente le opzioni sonore in accordo.

Si rimane sempre nell’ambito sonoro, ma cambia la tipologia di accessibilità coinvolta con Background Sounds. Attivando questa funzionalità, il dispositivo emetterà un suono volto a mantenere l’utente concentrato o rilassato, a seconda della situazione. Come mostra la schermata soprastante (che presenta peraltro alcune differenze estetiche dalle schermate attuali delle impostazioni – piccolo teaser bonus?) potrà scegliere tra una serie di suoni, inclusi il rumore dell’oceano o della pioggia, nonché regolarne l’intensità e scegliere se riprodurli anche in concomitanza con altri contenuti, come la musica.

Per non vedenti ed ipovedenti, sono in arrivo novità su VoiceOver. Le audio-descrizioni delle immagini potranno contenere ulteriori elementi, indicati manualmente con testi aggiunti tramite Markup o riconosciuti dal sistema, come il posizionamento di un soggetto nella foto e la struttura di uno scontrino, descritto in modo simile alle tabelle con intestazioni, righe e colonne. Altri accorgimenti sul versante visivo riguarderanno la possibilità di gestire le dimensioni di elementi grafici e testuali per ogni app, non solo a livello globale di sistema.

Guardando infine a chi invece ha disabilità motorie, troviamo in primis AssistiveTouch per Apple Watch, che si rivolgerà agli utenti con limitazioni ad uno degli arti superiori. Le operazioni solitamente compiute col tocco o con la Digital Crown potranno essere effettuate facendo gesti con la mano su cui è indossato l’orologio, i cui sensori (accelerometro e giroscopio in primis, ma pure il sensore di battito cardiaco) combinati col machine learning tradurranno in input sul dispositivo. Coi movimenti della mano si potrà anche controllare un puntatore a schermo, muovendosi così nelle varie aree di watchOS. Lato iPad, sarà introdotto il supporto a dispositivi terzi di eye-tracking, che rilevano i movimenti degli occhi “traducendoli” in interazioni a schermo. Controllo Interruttori permetterà di associare determinate vocalizzazioni ad una serie di azioni. Infine, saranno aggiunte varianti di Memoji con vari elementi di accessibilità, tra cui impianti cocleari, cannule nasali per l’ossigeno e caschetti protettivi. A quanto descritto si aggiungono ulteriori iniziative (prevalentemente US-only) sull’App Store e altri servizi Apple.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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