iOS 15: la mia Lista dei Desideri per il nuovo sistema operativo per iPhone

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Quando penso alla parola “computer” mi viene in mente un setup con tastiera, mouse e monitor su una scrivania. È così che li ho conosciuti ed è così che li uso ancora oggi. Ciò non toglie che anche tablet e smartphone siano essenzialmente dei computer, seppure con caratteristiche diverse. Tutti questi dispositivi si possono usare per svago o per lavoro, ciò che cambia è il “come”.

Lo smartphone si usa dovunque, seduti o in piedi, anche camminando. Lo schermo è piccolo e le dita sono uno strumento di input più naturale ma meno preciso di mouse e trackpad. Quindi, la priorità per le app è quella di essere semplici; di metterci in condizione di raggiungere lo scopo con pochi tap. Quando siamo alla scrivania, con un computer davanti, le cose cambiano e ci si può concedere il lusso di interfacce più ricche ed evolute. Per quanto i due mondi tendano ad avvicinarsi, il differente approccio è destinato a rimanere. Difatti la sfida per il mondo mobile è quella di evolversi senza snaturarsi, ovvero di offrire sempre più funzionalità mantenendo come criterio principale la semplicità d’uso. Ed è proprio per questo motivo, cioè per il suo essere a fuoco e senza troppi fronzoli, che apprezzo iOS più di Android. Perché quando ho bisogno di maggiore complessità, di più opzioni per essere produttivo, uso un computer. Questo non vuol dire che iOS non debba migliorare perché deve farlo, ma in modo differente.

Nel 2017 avevo stilato una mia personale wishlist per iOS 12, evidenziando alcune migliorie che si sarebbero potute realizzare. Avevo fatto anche dei mockup per mostrare l’aspetto che avrebbero potuto avere le nuove funzioni e alcune di queste sono state realizzate, seppur con qualche differenza. Avevo infatti previsto la possibilità di selezionare la rete Wi-Fi al volo dal Centro di Controllo, ma avevo incluso anche un pulsante per disattivare “davvero” il Wi-Fi (visto che dal toggle ci si stacca solo dalla rete).

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Mia ipotesi del 2017 per la scelta delle rete dal Centro di Controllo

Avevo anche chiesto a gran voce la possibilità di modificare il formato di registrazione video direttamente dall’app fotocamera ma qui la soluzione di Apple è stata migliore, in particolare perché ha posizionato meglio l’opzione da “tappare” sfruttando lo schermo allungato dei nuovi iPhone X e successivi. Io l’avevo immaginata vicina al timecode con l’unico vantaggio di mostrare una tendina per una selezione diretta (mentre ora devi premere n volte sulla dimensione del frame e sul framerate fino a raggiungere la combinazione che vuoi).

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Mia ipotesi del 2017 per la scelta del formato di registrazione video

Per la Home avevo espresso il desiderio che le cartelle aperte potessero mostrare più di 9 app (cosa realizzata solo in parte dentro App Library) e di avere i widget insieme alle icone. Questo era il passaggio preciso:

Ci sarebbe poi il tema widget: servono davvero messi dove sono ora? O sarebbero più utili posizionati insieme alle icone?
– dal mio articolo del 2017 con la wishlist per iOS 12

Dopo questa breve carrellata di ipotesi, più o meno avverate, vediamone altre che avevo richiesto 4 anni fa e ancora mancano, con delle aggiunte odierne. Preciso subito che alcune di queste già esistono su Android, per cui eviterò di ripeterlo tutte le volte.

1. Volume diversificato e notifiche mute

Guadagna posizioni nella classifica, la richiesta di sostituzione dell’attuale slider del volume con uno a tre cursori: suoneria, musica, sveglia. Di base potrebbe comportarsi e presentarsi come quello attuale, ma scorrendo sulla destra potrebbero apparire le tre opzioni (che aggiungerei anche nelle Impostazioni / Suoni).

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Mia ipotesi del 2017 per evitare che le notifiche interrompano l’audio e per i volumi separati

Sulla sinistra avevo aggiunto nelle Impostazioni il toggle “Priorità alla riproduzione audio” che lascio visibile anche se oggi mi interessa meno. Non fraintendetemi, odio quando stai ascoltando musica e una notifica si sovrappone, ma questo problema fa parte di un problema più grande che vediamo di seguito.

2. Non disturbare… davvero!

Il “non disturbare” pensato da Apple funziona abbastanza bene ma ha un punto cieco nella logica, secondo me. Nelle opzioni possiamo scegliere che l’iPhone sia silenzioso solo quando è bloccato oppure sempre, anche mentre è in uso, cosa che io preferisco. Poi, nella sezione Notifiche si può decidere quando mostrare le anteprime delle stesse a schermo: sempre, quando sbloccato e mai. La mia impostazione tipica è “quando sbloccato”, perché l’audio non si sente ma se sto usando l’iPhone posso almeno avere le notifiche visive. Il problema di questo setup è che se ti metti a giocare o a guardare un video, l’iPhone si trova sbloccato e quindi le notifiche lo copriranno.

Una possibile soluzione sarebbe quella di aggiungere una quarta opzione sulle Notifiche, scegliendo di non vederle sopra i video a pieno schermo o i giochi. Ovviamente si tratta di una macro soluzione, sarebbe più  preciso un filtro per app, ma il punto non cambia: se vuoi avere almeno le notifiche visive con non disturbare te le becchi anche quando possono dare fastidio, a meno di non entrare nel menu ogni volta. Cosa che trovo piuttosto fastidiosa.

3. Una app per AirPods

Apprezzo molto la semplicità ma è molto difficile da raggiungere mantenendo elevata l’efficienza. Nel caso di cuffie e auricolari AirPods, Apple non ci è riuscita. Non ha alcun senso che tutte le opzioni di questi dispositivi siano relegate all’interno delle informazioni sul dispositivo Bluetooth, pagina che dovrebbe mostrare solo quello: le informazioni. E invece hanno deciso di inserire qui tutte le impostazioni, tralasciando anche di dare giusta visibilità agli aggiornamenti. Quando era un singolo accessorio poteva anche starci, oggi serve davvero un’app AirPods dedicata.

Vorrei un’app AirPods con tutte le impostazioni (e si potrebbe fare anche per Android)

Grazie a questa, si farebbe sicuramente più ordine e si risolverebbero tanti limiti attuali. L’app si avvierebbe con una bella sezione con tutti i modelli abbinati al nostro account, offrirebbe maggior spazio per le attuali impostazioni, potrebbe includere un minimo di equalizzazione e gestire in modo più chiaro gli aggiornamenti firmware. Inoltre potrebbe essere realizzata anche per Android, cosa utile sia per gli utenti ma anche per Apple, che vedrebbe improvvisamente ampliarsi il suo bacino di potenziali acquirenti.

4. Widget di Cartelle (come App Library)

Ho accolto con entusiasmo l’arrivo di App Library ma si è rivelata del tutto inutile per il mio uso. Forse è comoda per i più pigri, un po’ come l’organizzazione automatica in pile sulla scrivania del Mac, ma è molto limitante per chi sa cosa vuole e come ottenerlo. Ho apprezzato la possibilità di nascondere alcune pagine della Home, ma le app che mancano nelle pagine visibili le raggiungo più comodamente con Spotlight che non con App Library. Mi verrebbe da chiedere ad Apple la possibilità di personalizzare questa sezione ma non sono sicuro che sia la strada giusta. Sarebbe troppo macchinosa la UI per modificare le categorie e si avrebbe sempre il problema di come gestire le nuove aggiunte. Quindi, per quanto mi riguarda, App Library può rimanere così com’è per chi vuole la pappa pronta, solo ruberei dalla sua interfaccia le cartelle e le userei come Widget.

Ho moltissime app sull’iPhone e uso tanto le cartelle per organizzarle, ma non sono bellissime. Non mi piace che mostrino solo 9 app per pagina – quando ci sarebbe lo spazio per vederne di più – e soprattutto il fatto che non siano per nulla “smart”. Al contrario, le cartelle che Apple ha creato per la sezione App Library sono più comode per questi motivi:

  1. mostrano più grandi le 3 app più utili in quel momento (una deduzione spesso corretta e che ci può far risparmiare un tap)
  2. quando si aprono (con un tap sull’icona più piccola in basso a destra) si vedono tutte le app in lista, e non di devono scorrere le pagine come nelle cartelle
  3. sono più moderne esteticamente e si possono integrare nello spazio di un widget 2×2 nella home (la cartelle sorgente potrebbe rimanere nascosta oppure il widget potrebbe sostituire completamente la cartella)

5. Ottimizzazione iCloud Foto

Ho poche speranze su questo punto, ma vorrei ribadire che l’ottimizzazione automatica della libreria iCloud Foto potrebbe migliorare. Iniziamo col dire che il piano gratuito iCloud ha uno spazio ridicolo di soli 5GB, quando gli iPhone ormai partono da 64GB e 128GB. Però va detto che l’opzione da 50GB costa 0,99€ al mese, una cifra assolutamente abbordabile per chiunque. Anche il piano da 200GB a 2,99€ al mese non è affatto caro e si può iniziare a dividerlo in famiglia. Per cui, partiamo dal presupposto di poter avere facilmente la libreria Foto nel cloud, il problema si presenta quando è molto corposa. Come si fa con un iPhone da 128GB ed una libreria da 150GB? Si potrebbe pensare di prendere quello da 256GB, ma in realtà non ne vale la pena perché si spenderebbe di più in fase d’acquisto e si avrebbe comunque il problema di salvare i dati, mentre pagando 2,99€ al mese si spenderanno 100€ in 3 anni e si potranno salvare tutte le foto in sicurezza usando l’opzione “Ottimizza spazio iPhone”.

Se iPhone dispone di spazio limitato, le foto e i video ad alta risoluzione vengono automaticamente sostituiti con versioni meno pesanti. I contenuti ad alta risoluzione possono essere scaricati da iCloud in qualsiasi momento.

La cosa interessante, qui, è che avviene tutto in automatico. La cosa negativa, però, è che avviene tutto in automatico. È tipico di Apple, è nel suo DNA, per cui non chiederei mai un approccio completamente manuale, che sarebbe pure scomodo da gestire. E non solleverei la questione se la logica dietro l’automatismo fosse migliore, invece mi trovo ogni volta dei vecchi album con tante foto preferite che i miei figli amano riguardare e che vengono sparate online continuamente, costringendo al download. In casa, con la fibra, è questione di pochi secondi, in giro può essere noioso, soprattutto per i video lunghi. Quindi, quello che chiederei ad Apple, è di aggiungere qualche opzione su Ottimizza spazio iPhone. Qualcosa che tenti di tenere in locale le cose che più ci interessano, dando priorità a foto o video, oppure ai preferiti, o ancora a singoli album. Anche questa era una richiesta del 2017, così come il mockup che vedete di seguito:

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Mia ipotesi del 2017 per gestire meglio iCloud Foto

Eccetera

Ci sono tantissime altre cose che Apple potrebbe migliorare, tra cui vorrei citare:

  • maggiore “intelligenza” per Siri
  • meno orrori dal correttore ortografico in italiano
  • la possibilità di personalizzare il nome dei dispositivi in Bluetooth
  • la quantità di trigger per le automazioni di Comandi e Casa
  • la velocità di sincronizzazione delle note
  • l’affidabilità dei passaggi di auricolari e cuffie AirPods tra dispositivi
  • una lista di app preferite tra i propri acquisti sull’App Store
  • il funzionamento di Messaggi (la riproduzione audio è scomodissima)
  • la scelta delle app predefinite (ho dimenticato di dirlo nel video)

Una fantasia che oggi è possibile

Nella lista ho evitato di menzionare tutte le cose che vorrei specificatamente su iPad (tipo le migliorie su File) ed ho escluso anche quelle che mi sembrano irrealizzabili per diversi motivi, tecnici o strategici. C’è tuttavia una cosa che vado dicendo da circa 6 anni e che all’inizio consideravo solo un sogno, un’ipotesi irrealizzabile. Oggi quella fantasia esiste, infatti l’ho provata con il Samsung Galaxy S21 Ultra, ed è la modalità DeX Wireless, che consente di avere una sorta di desktop stile ChromeOS sul TV senza fili, utilizzando lo schermo dello smartphone come trackpad e tastiera. Alla fine non l’ho mai davvero usata perché il mio ecosistema primario di app e servizi gravita intorno ad Apple, ma quanto sarebbe bella una cosa del genere con l’iPhone? Apple ha già tutti gli strumenti pronti per farlo, forse anche meglio considerando le tante app di iPadOS e la possibilità teorica di far girare il codice per i Mac con Apple Silicon. Proprio per questo mi dispiace avere quasi la certezza che una cosa simile non accadrà con iOS 15. Se iPadOS 15 porterà parecchi miglioramenti in questa direzione, potremmo iniziare a sperarci davvero l’anno prossimo.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.