AMD presenta le nuove GPU per laptop Radeon RX 6000M

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Prosegue l’ottimo momento di AMD, che da alcuni anni sforna processori sempre più interessanti e che finalmente sta recuperando pure lato GPU. Dopo il lancio alla fine dello scorso anno per la serie desktop Radeon RX 6000, ora è il turno delle varianti per laptop, portando anche qui i benefici dell’architettura RDNA2 (MacBook Pro esclusi, visto che Apple ha intrapreso tutt’altra nota direzione che li sta allontanando tanto dalle CPU Intel quanto dalle GPU AMD – buffo pensare che delle Radeon competitive contro NVIDIA arrivino proprio ora che non interessano più in quel di Cupertino).

Come già scritto in precedenza, siamo davanti ad un’evoluzione della prima versione delle RDNA (non a caso il nome in codice è “Big Navi”, variante delle precedenti “Navi”), i cui chip vengono realizzati col noto processo produttivo a 7 nanometri di TSMC, offrendo prestazioni sensibilmente più elevate a fronte di consumi inferiori, raggiungendo le equivalenti GeForce e superandole in alcuni ambiti. Sono stati effettuati numerosi aggiornamenti strutturali, che hanno portato ad un aumento delle frequenze e ad un’ottimizzazione nel trasferimento di dati tra le cosiddette Compute Units della GPU nonché da e verso la memoria VRAM, a cui si affianca la nuova Infinity Cache direttamente integrata nel chip principale. Le Radeon RX 6000 fanno uso delle ultime tecnologie, come il ray-tracing e le API DirectX 12 Ultimate. Infine, troviamo la tecnologia Smart Access Memory, che dà accesso totale alla VRAM anche alle CPU Ryzen, migliorando ancor di più la velocità nello scambio interno di dati soprattutto nei contesti più spinti. Per queste versioni mobile si aggiunge pure la tecnologia SmartShift, sempre frutto delle sinergie nella coppia Ryzen+Radeon: essa permette di rimodulare il TDP (Thermal Design Power) tra processore centrale e grafico, favorendo maggiormente la potenza di uno o dell’altro a seconda delle necessità.

Per questa fase iniziale, AMD ha previsto tre GPU. Al vertice troviamo la Radeon RX 6800M, dotata di 40 Compute Units e 64 Render Output Units, con una frequenza di 2,3 GHz, 12 GB di VRAM GDDR6 a 192-bit coadiuvati da 96 MB di Infinity Cache; la potenza complessiva è di 11,8 TFLOPS. Appena al di sotto si colloca la RX 6700M, che dispone di 36 CU (stesse ROP del modello di vertice, anche la frequenza è simile) e 10 GB GDDR6 a 160-bit con 80 MB di Infinity Cache; qui il massimo teorico è di 10,6 TFLOPS. Il modello d’ingresso per ora è la RX 6600M, con 28 CU, frequenza leggermente inferiore ai 2,2 GHz e 8 GB GDDR6 a 128-bit con 32 MB di Infinity Cache; il totale è di 7,8 TFLOPS. I primi portatili dotati dei chip di punta e d’ingresso arriveranno già questo mese, mentre per il chip intermedio si dovrà attendere ancora un po’. Nei prossimi mesi vedremo una presenza molto più massiccia di GPU basate su RDNA2 nel settore mobile, non solo per quel che riguarda i laptop tradizionali ma pure su smartphone e tablet, dal momento che AMD fornirà i suoi prodotti anche a Samsung per integrarli nei prossimi SoC Exynos. Se poi contiamo anche la mobilità su 4 ruote, le ultime Radeon stanno circolando su alcuni modelli Tesla di nuova produzione.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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