Si torna a parlare di Apple Car dopo una lunga pausa dall’ultimo post in merito. Non ne sentiremo parlare alla WWDC, fughiamo ogni dubbio qualora ce ne fossero: progetto è molto lontano dalla sua concretizzazione, semmai avverrà nella sua forma completa o anche solo come piattaforma per la guida autonoma destinata a selezionati dispositivi. Le difficoltà nel progettare un veicolo sono tante, ancor più se lo si vuole elettrico e driverless e se non si ha esperienza in un ambito fatto da giganti (difficile ma al tempo stesso non impossibile, vedasi Tesla). Non aiuta se il team di sviluppo perde figure rilevanti per strada. A parlarne è il puntuale Mark Gurman su Bloomberg.
Tre sarebbero le figure eccellenti passate altrove negli ultimi mesi. A febbraio ha lasciato la truppa Benjamin Lyon, uno dei membri di lunghissimo corso essendo stato coinvolto sin dagli inizi, accasandosi presso Astra, società specializzata nel lancio di satelliti (da non confondersi con l’europea SES Astra, che invece è una flotta operativa di satelliti, soprattutto per la TV). Dopo di lui ha fatto le valige Jaime Waydo, che si occupava degli aspetti di sicurezza e normative per la guida autonoma: ora è Chief Technical Officer della startup Cavnue, che si occupa dei medesimi scopi. Più di recente invece è l’arrivederci di Dave Scott, che seguiva lo sviluppo degli aspetti robotici, diventato CEO di Hyperfine, azienda che realizza sistemi di risonanza magnetica per il settore medico.
Passi indietro non di poco conto, ma che sono prevedibili e soprattutto previsti all’interno di un progetto a lungo respiro come quello dell’Apple Car. A Cupertino hanno già trovato profili sostitutivi e più in generale continuano a catturare esperti dall’automotive, con particolare riferimento per quelli provenienti da Tesla, come suggerisce il report di Gurman. Anche figure interne di spicco, che hanno contribuito alla realizzazione di altri prodotti Apple, sono coinvolte nell’iniziativa. Ne sentiremo parlare ancora, sempre sotto forma di indiscrezioni – per le ufficialità, ripassare non prima delle parti finali del decennio in corso (salvo sorprese).