Windows 11 arriverà in autunno, con una nuova veste e (anche) le app Android

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L’avevamo già assaggiato nei giorni scorsi con una build trapelata, oggi lo conosciamo ufficialmente: Microsoft svela le sue carte con Windows 11, la prossima major release del sistema operativo, che succederà dopo 6 anni a Windows 10 (che nel frattempo ha ricevuto diversi aggiornamenti significativi dalla sua introduzione). Un maquillage a tutto tondo, che porterà con sé miglioramenti funzionali molto importanti. Vediamoli più nel dettaglio.

Il nuovo design sarà più pulito e moderno (nonché reminiscenze del dismesso progetto di Windows 10X), coinvolgendo nella metamorfosi quanti più elementi possibili: barre, caratteri, finestre, icone, sfondi, suoni e temi. È un peccato a tal proposito che nella presentazione abbiano trascurato di parlare del lavoro fatto su Esplora File e le Impostazioni. Il menu Start, profondamente cambiato, e le applicazioni sulla barra partiranno dal centro, enfatizzando nelle intenzioni di Microsoft la semplicità nell’essere subito produttivi e a proprio agio. Oltre alle app, in Start troveranno posto anche gli ultimi file aperti, non solo sul computer: essi verranno sincronizzati con tutte le app Microsoft associate al proprio account ed utilizzate su altri dispositivi, smartphone inclusi. Il restyling coinvolgerà anche Office, al fine di garantire coerenza e continuità.

Uno degli aspetti su cui Windows viene da tempo apprezzato (anche da chi utilizza Linux e macOS) è la gestione delle finestre. La modalità Snap introdotta da Windows 7 ed evolutasi nelle successive versioni farà un ulteriore salto in avanti con 11: gli Snap Layouts permetteranno di configurare rapidamente a schermo le app aperte in varie disposizioni, a seconda dell’esigenza dell’utente. Tali layout potranno essere anche salvati come Snap Groups, per riattivarli in qualsiasi momento. I desktop virtuali diventeranno completamente configurabili e indipendenti l’uno dall’altro, permettendo di avere spazi distinti in base all’attività da svolgere.

Un’altra novità che porterà con sé Windows 11 è la stretta integrazione con Teams, da qualche tempo utilizzabile pure con gli account personali e non solo più quelli aziendali e certamente destinata nel tempo a rimpiazzare Skype (operazione che, per la verità, lato business sta già per concludersi il prossimo 31 luglio). Potremmo definirla una versione ridotta, di facile accesso attraverso la barra delle applicazioni, che mostrerà le chat recenti e consentirà di avviare al volo una conversazione o una videochiamata, anche quando il contatto sta usando Teams su un dispositivo non Microsoft. Un pulsante dedicato permetterà di passare all’app completa per usufruire di tutte le funzionalità.

Novità riguardano anche per il gaming, che in casa Microsoft significa soprattutto Xbox. In Windows 11, oltre ai benefici del Game Pass del PC (per chi è abbonato), si potrà usufruire di ulteriori migliorie per i giochi nativi su PC. Le librerie DirectX 12 Ultimate consentiranno la creazione di titoli sempre più realistici e ad alti fps, abbinandosi a DirectStorage per ridurre i tempi di caricamento e Auto HDR per migliorare la resa dei colori a schermo.

L’area Notizie ed Interessi recentemente introdotta in Windows 10 verrà sostituita nella prossima versione da una nuova sezione molto più ricca, che sancirà il ritorno dei widget su Windows. Si potrà configurare a proprio piacimento con numerosi contenuti, anche di terze parti, e l’intelligenza artificiale farà la sua parte proponendo i contenuti potenzialmente più rilevanti per l’utente sulla base dei suoi interessi.

Profondamente rinnovato nella grafica e funzionamento pure il Microsoft Store, con un layout che faciliterà l’ottenimento di applicazioni – una miglioria benvenuta visto che sono previsti arrivi importanti, sia di casa (Teams, Visual Studio) sia di terze parti (Adobe Creative Cloud, Disney+, Zoom). L’icona nell’immagine soprastante avrà già suggerito l’altra novità rilevante, ossia le app Android. Non saranno direttamente ospitate nel negozio digitale di Redmond, che farà invece da vetrina per un altro noto app store, quello di Amazon. A garantire il buon funzionamento su Windows delle applicazioni pensate per Android, oltre ai necessari strati integrati di compatibilità, ci penserà la tecnologia Intel Bridge, “traducendo” in tempo reale su x86 codice pensato prevalentemente per dispositivi con architettura ARM. Questo almeno guardando a PC tradizionali e tablet con processori AMD Ryzen o Intel Core: chi utilizzerà Windows su prodotti coi SoC Qualcomm Snapdragon verosimilmente potrà fare a meno dell’intermediazione di Bridge ottenendo prestazioni maggiori da tali app.

Le ultime novità relative allo Store riguardano l’apertura a qualsiasi tipologia di app, incluse quelle realizzate con le classiche API Win32 e non solo le UWP come avvenuto sinora, e un’opzione per gli sviluppatori di vendere direttamente la propria app sullo Store senza alcuna spartizione di ricavi con Microsoft. Una mossa che non mancherà di suscitare discussioni, soprattutto alla luce delle forti attenzioni negative che altri noti negozi digitali stanno ricevendo in questi giorni per la loro potenziale posizione dominante.

Sul fronte dell’integrazione software/hardware, Windows 11 porterà importanti ritocchi all’esperienza d’uso sui tablet, con maggiore spaziatura per icone e pulsanti, nuove gesture e il supporto al feedback aptico. Il riconoscimento vocale si evolverà con una maggiore disponibilità di comandi da impartire senza l’uso di altri metodi di input nonché l’inserimento automatico della punteggiatura durante la dettatura. Gli amministratori IT saranno sollevati di sapere che le procedure di distribuzione nelle flotte aziendali, gli strumenti avanzati di gestione e sicurezza e la compatibilità delle applicazioni resteranno identiche a quelle di Windows 10, minimizzando i rischi di interruzione del lavoro o di problemi nell’upgrade e trovando anzi rafforzamento attraverso ulteriori funzionalità.

Windows 11 farà il suo debutto quest’autunno (sancendo con l’occasione anche il ritorno ad un singolo aggiornamento annuo anziché due come ora) e sarà offerto gratuitamente a tutti coloro che utilizzano 10, oltre che sui nuovi PC. I requisiti di sistema si innalzeranno non di poco rispetto al sistema uscente, dato che 11 sarà la prima versione di Windows disponibile esclusivamente a 64-bit, sia x86 sia ARM. Tra le altre caratteristiche necessarie per godere del nuovo arrivato occorreranno un processore dual-core o più da almeno 1 GHz, 4 GB di RAM, 64 GB di spazio d’archiviazione, firmware UEFI, chip di sicurezza TPM 2.0 e scheda grafica compatibile con DirectX 12. Un’app dedicata è già stata rilasciata per aiutare a scoprire se il proprio PC sarà compatibile. Per chi utilizzerà l’edizione Home sarà inoltre necessaria la connessione online per creare gli account e completare l’installazione. I più curiosi avranno l’opportunità di sperimentare Windows 11 dalla prossima settimana attraverso il programma Insider, mentre gli esclusi causa requisiti tecnici o per scelta potranno restare su 10 godendo di aggiornamenti per la sicurezza fino ad ottobre 2025.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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