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Pronti per la WWDC 2021? Mancano meno di 24 ore all’evento annuale in cui Apple mostra le proprie novità software in arrivo a sviluppatori ed utenti finali. Anche questa sarà un’edizione digitale, come quella dello scorso anno; la situazione pandemica è in progressivo miglioramento attraverso le campagne di vaccinazione, ma siamo ancora lontani dal poter tornare a grandi conferenze di questo genere. La WWDC 2020 si rivelò un’edizione coi fiocchi, ricca di novità a tutto tondo, specialmente con l’annuncio della transizione ad Apple Silicon. Per quest’anno le aspettative sono un po’ più contenute, anche se l’iPad Pro con M1 ha senz’altro movimentate le cose, essendo un prodotto al momento ha tanti muscoli (il SoC) ma un cervello non egualmente all’altezza (iPadOS). Si parla anche di novità hardware, con riferimento ai MacBook Pro; analizziamo qui cosa potrebbe bollire in pentola.

iPadOS 15

Inutile girarci attorno: le aspettative principali sono su iPadOS. Stavolta bisogna dire che la quantità di leak è stata modesta, molto probabilmente dovuta alle maggiori precauzioni intraprese da Apple per evitare il ripetersi di quanto successo negli scorsi anni, con build di sviluppo trapelate a rivelare parecchie novità viste poi alle rispettive WWDC. Per iPadOS 15, si parla principalmente di migliorie alla schermata home. Proprio come già ora è fattibile su iPhone, si potranno piazzare i widget in qualsiasi parte dello schermo, con la possibilità di sostituire in toto la griglia di icone, il che implicherebbe l’arrivo della Libreria App o direttamente del Launchpad in prestito da macOS, come ulteriore elemento di differenziazione dalla versione regolare di iOS. Questo weekend il buon Mark Gurman su Bloomberg ha aggiunto l’arrivo di migliorie per il multitasking, favorendo l’utilizzo di più app contemporaneamente, ma al di là di questo non ci sono indicazioni su come Apple agirà in tal senso – peraltro è un’area che sugli iPad ha già ricevuto vari interventi nelle scorse versioni.

Il resto dei rumor si concentra sull’arrivo delle app più professionali della mela, ovvero Final Cut, Logic e Xcode, che potrebbe aprire ad ulteriori arrivi dagli sviluppatori terzi. Oltre a ciò, però, non sappiamo cosa arriverà al debutto domani. Il nostro Maurizio ha fatto una ricca wishlist (cui aggiungo un supporto multi-monitor ben fatto, soprattutto sugli iPad Pro M1 che integrano la porta Thunderbolt), chissà che non ci abbia preso. Una menzione conclusiva ai dispositivi supportati: contrariamente a iPadOS 14 si prospetta un ciclo “tagliente”, con l’addio agli iPad dotati di SoC A8 (iPad Air 2, iPad mini 4) e A9 (iPad di quinta generazione). In forse anche il primo iPad Pro, avendo l’A9X.

iOS 15

Riguardo iOS 15, invece, le novità prospettate sono più contenute. Dovrebbe essere una versione maggiormente devota alla rifinitura, ancora più di quanto lo sia stato iOS 14. Si parla di un profondo rinnovamento nella gestione delle notifiche, che potrebbe essere in grado di funzionare sulla base dello stato dell’utente, similmente a quanto avviene su alcune app di messaggistica ma esteso qui su scala globale. In base al momento, se l’utente sta guidando, effettuando una commissione o qualsiasi altro scenario che richieda delle personalizzazioni, il sistema potrà adeguare le notifiche emettendo suoni, avvisi visivi o meno. Lo stato in uso potrà essere modificato in qualsiasi momento dalla schermata di blocco o dal Centro di Controllo. A ciò si accompagnerebbe un rinnovamento estetico delle notifiche stesse e ulteriori opzioni di risposta automatica ai messaggi.

Restando sull’argomento, migliorie sarebbero previste anche per iMessage, su cui Gurman non snocciola però molti dettagli, limitandosi a riportarle come un tentativo da parte di Apple di avvicinarlo più ad un social network privato. Potrebbe trattarsi a tutti gli effetti delle funzionalità già rinvenute nella build interna di iOS 14, che suonano piuttosto vicine all’obiettivo. Infine, la prossima versione dovrebbe proseguire l’ampliamento delle features di protezione della privacy con un nuovo menu che mostrerà le applicazioni colte dal sistema a raccogliere e trasmettere su server terzi potenziali dati personali. Per il resto, si parla di aggiornamenti importanti destinati a Safari (che potrebbero includere modifiche alle estensioni), Salute (con l’arrivo di funzioni per il monitoraggio della propria alimentazione) e Mappe.

Da non dimenticare infine quanto già rivelato dalla stessa Apple sul versante dell’accessibilità. Con Background Sounds, il dispositivo emetterà un suono volto a mantenere l’utente concentrato o rilassato, a seconda della situazione. Si potrà scegliere tra una serie di suoni, inclusi il rumore dell’oceano o della pioggia, nonché regolarne l’intensità e scegliere se riprodurli anche in concomitanza con altri contenuti, come la musica. Per non vedenti ed ipovedenti, sono in arrivo novità su VoiceOver. Le audio-descrizioni delle immagini potranno contenere ulteriori elementi, indicati manualmente con testi aggiunti tramite Markup o riconosciuti dal sistema, come il posizionamento di un soggetto nella foto e la struttura di uno scontrino, descritto in modo simile alle tabelle con intestazioni, righe e colonne. Altri accorgimenti sul versante visivo riguarderanno la possibilità di gestire le dimensioni di elementi grafici e testuali per ogni app, non solo a livello globale di sistema.

Sul fronte della compatibilità, come già pronosticato per iPadOS 15, potrebbero esserci dei tagli. Due sono i principali sospettati: iPhone 6S e iPhone SE di prima generazione, entrambi dotati del SoC A9. Un piccolo lumicino di speranza voglio lasciarlo però almeno per il secondo, poiché avrebbe anche un senso rinviarne l’esecuzione insieme all’attuale iPod touch (che monta il SoC A10), accomunati dall’essere gli ultimi con uno schermo da 4″. Il piccolo display inoltre gioca un ruolo favorevole anche sull’hardware, meno “affaticato” dai nuovi rilasci. Non voglio tuttavia creare illusioni: si tratta solo di un 10% di probabilità, una wild card di difficile realizzazione.

macOS 12

Se di iOS/iPadOS 15 non si sa molto, di macOS 12 è noto ancor meno. Non ci si aspetta tuttavia un grosso set di novità: dopo l’abbuffata avvenuta con Big Sur, questa versione probabilmente verterà sulle prestazioni e sui bugfix. Questo non significa che sarà un rilascio vuoto, anche gli aggiornamenti meno eclatanti da tale punto di vista (l’esempio più celebre fu Snow Leopard) hanno portato varie migliorie. Non resta che aspettare l’evento per saperne di più. Sul fronte compatibilità, dal momento che Big Sur ha effettuato tagli lo scorso anno e tendenzialmente gli abbandoni dei vecchi modelli vengono fatti su base biennale, è verosimile che macOS 12 manterrà medesimi livelli di supporto. L’ultima domanda riguarda il nome: quale sarà il luogo californiano scelto da Apple? Le puntate sono soprattutto su Monterey, contea amministrativa in cui è compresa buona parte della regione geografica del Big Sur. Un nome in piena linea con le prospettive di una release dai toni minori.

watchOS 8 e tvOS 15

Sono due sistemi operativi distinti, perché accomunarli? Perché pure qui la macchina dei leak si è inceppata, non trapelando nulla di concreto. Solo per watchOS 8 è disponibile qualche anticipazione, essendo stati trovati riferimenti all’arrivo delle app Contatti e Suggerimenti nonché di un’ignota app Mind, che potrebbe collocarsi all’interno delle funzionalità dedicate al benessere e alla meditazione. Ci sono poi i teaser ufficiali da Apple per quel che concerne l’accessibilità, con AssistiveTouch che si rivolgerà agli utenti con limitazioni ad uno degli arti superiori. Le operazioni solitamente compiute col tocco o con la Digital Crown potranno essere effettuate facendo gesti con la mano su cui è indossato l’orologio, i cui sensori (accelerometro e giroscopio in primis, ma pure il sensore di battito cardiaco) combinati col machine learning tradurranno in input sul dispositivo. Coi movimenti della mano si potrà anche controllare un puntatore a schermo, muovendosi così nelle varie aree di watchOS. A parte questo, nessun altro indizio, neanche sul fronte dei modelli compatibili. Considerato però che ci sono ancora in commercio i relativamente anziani Apple Watch Series 3 e Apple TV HD, è plausibile che non avverranno tagli.

homeOS

E tu chi sei? Di homeOS non sappiamo praticamente nulla, a parte il riferimento poi rimosso in un annuncio di lavoro da Apple. Probabilmente sarà il nuovo nome dell’attuale audioOS preinstallato sugli HomePod, ma siamo solo nel campo delle ipotesi. Potrebbe pure non essere annunciato nulla a riguardo. Attendiamo l’evento di domani per provare a capirci di più.

MacBook Pro 14″ e 16″

Siamo arrivati alla parte hardware: potremmo vedere due nuovi MacBook Pro, completando la transizione della gamma laptop da Intel ad Apple Silicon. Qui le caratteristiche tecniche trapelate abbondano, che riportiamo qui sotto in un pratico elenco:

  • Data di rilascio: estate 2021
  • Codice: J314 (14″) / J316 (16″)
  • CPU: 10-core (8 alte prestazioni, 2 alta efficienza)
  • GPU base: 16-core
  • GPU top: 32-core
  • RAM: fino a 64GB di memoria unificata
  • Porte: 4 Thunderbolt/USB-C 4, HDMI e lettore SD
  • Design: più squadrato

Anche le capacità delle batterie potrebbero essere note, attraverso ritrovamenti su un database cinese. Si parla di 6068 mAh per il modello da 14″ e 8693 mAh per quello da 16″. Non vediamo l’ora di conoscerli meglio domani, anche se non possiamo dare assolutamente per certa la loro presenza.

Apple Music

In conclusione, parliamo di una certezza: domani si parlerà anche di Apple Music. Non alla WWDC, bensì in un evento speciale subito a seguire. Il tema dell’invito è l’audio spaziale, parte delle migliorie qualitative in arrivo insieme alla qualità lossless senza sovrapprezzo, previste per il debutto proprio questo mese. Appuntamento quindi su queste pagine dalle 19 in poi per scoprire insieme a noi tutto ciò che verrà presentato. Restate sintonizzati.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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