Le novità Apple di settembre: dettagli e opinioni su iPhone 13, iPad mini, Apple Watch 7

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L’evento di presentazione degli iPhone 13 è stato perfetto. Il video, il suono, le parole, gli elementi grafici… ogni cosa era semplicemente al suo posto. Eppure ha mancato di momenti davvero brillanti, di scene da meme. La macchina dei keynote nell’era della pandemia è ormai iper collaudata e forse questo ha tolto un po’ di mordente e d’iniziativa. Il risultato è stata un’ora di contenuti di ottima qualità senza intrattenimento e veramente nulla che si possa ricordare. I protagonisti sono i dispositivi e dunque rivediamoli il giorno dopo, concentrandoci sulle informazioni meno in vista e qualche opinione.

Siri in italiano su HomePod ed Apple TV… finalmente

Prima una precisazione: iOS 15 sarà disponibile da lunedì 20 settembre. Presumibilmente arriveranno nella stessa data tutti gli altri sistemi operativi mobile. Tra questi dovrebbero esserci anche quelli per Apple TV ed HomePod che porteranno Siri in lingua italiana.


Apple Watch serie 7

Presentato ieri ma con la produzione in ritardo ed arrivo previsto per l’autunno, cosa che i rumor avevano anticipato. Ma tutti quelli che nelle indiscrezioni parlavano di un design rinnovato non ci hanno proprio preso. Niente cornici piatte e linee tese ma, al contrario, una maggiore enfasi sulle curve. Con la riduzione delle cornici, lo schermo arriva quasi al bordo e il nuovo quadrante in alto lo rende evidente.

Mettendo in fila i tre principali design si nota l’assoluta continuità. Nel passaggio dal 3 al 4 l’incremento del display è stato più evidente, anche per via dell’introduzione dei bordi curvi, ora si parla solo di un leggero ingrandimento. L’Apple Watch non si è quindi allineato ai dispositivi più recenti ed alle loro linee squadrate, ma siamo sicuri che sia un male? Parliamo di un prodotto da indossare, se fosse stato piatto ai bordi avremmo avuto spigoli vivi e minor comfort sul braccio, oltre che una maggiore superficie di contatto negli urti e minore robustezza. Anche il case degli AirPods è stondato ed è comodo così.

Purtroppo non migliora in modo sensibile la batteria ma c’è almeno un vantaggio in tal senso ed è la ricarica il 33% più veloce rispetto Apple Watch 6. Merito anche del nuovo caricatore magnetico, ora dotato di porta USB-A. Cosa importante è che bastano 8 minuti di ricarica per coprire 8 ore di monitoraggio del sonno, quindi se ci si dimentica di caricarlo durante la giornata si può riparare in fretta prima di dormire.

Dei nuovi colori nella versione alluminio c’è l’azzurro, più chiaro del blu dello scorso anno. Mi stupisce il verde perché non ci sono nuovi iPhone dello stesso colore, sembra pensato appositamente per i possessori di iPhone 11 Pro dello stesso colore. È sparito l’argento, per fortuna perché sembrava di latta (niente a che vedere con l’acciaio), non manca il (product)RED e al posto del grigio siderale c’è il mezzanotte, che non ho capito se sia leggermente bluastro o del tutto neutro. Il nuovo galassia è un po’ ambiguo però io lo definirei più sabbia.

Non si sa molto altro, neanche delle versioni acciaio o Edition, perché si parlerà ancora di Apple Watch a ridosso del lancio questo autunno. Ricapitolo i punti chiave visti finora:

  • Design curvo, morbido e comodo sul braccio
  • Cornici più sottili del 40%, ora sono di 1,17mm
  • Nuovi schermi 20% più grandi (41mm e 45mm) con minima variazione della cassa
  • Display più luminosi del 70% in modalità always-on
  • Cristallo anteriore più resistente rispetto alla serie 6, più spesso del 50% nel suo punto massimo
  • Ricarica 33% più veloce con il nuovo alimentatore USB-C e con 8 minuti si ottengono 8 ore di monitaggio del sonno
  • Certificazioni IP6X contro la polvere e WR50 per l’acqua

iPad mini

Sono diversi anni che esprimo il mio personale apprezzamento per la taglia piccola del tablet. Nel 2019 avevo scritto anche un elogio esplicito per un modello con le caratteristiche di quello presentato ieri e che temevo non sarebbe mai arrivato. 8,3″ sembrano pochi considerando che l’iPhone 13 Pro Max arriva a 6,7″, ma il formato è diverso e la superficie è parecchio più grande. La cosa qui diventa soggettiva, nel senso che dipenda da cosa si fa – o si spera di fare – con il tablet.

Se si cerca uno strumento di produttività completa, il computer rimane superiore anche per via di macOS, del Finder, delle app, ma con un iPad grande si riescono effettivamente a fare molte cose e persino a sostituire un Mac per usi semplici o per attività dove il tablet sia superiore, vedi il disegno con Apple Pencil. Se però si cerca un dispositivo per fruire di contenuti e che si ha il piacere di portare sempre con se, anche muovendosi in casa o studio, io trovo che un tablet che si tiene con una mano sola come un taccuino sia molto più comodo.

Purtroppo il mini è stato finora piuttosto penalizzato, ma questa volta arriva con un design moderno e prestazioni di primo livello, superando anche l’attuale Air grazie al nuovo A15. Il display non è OLED ma ha la laminazione completa e una valida luminosità di 500 nit, supporta la gamma P3 e il True Tone, nonché la Apple Pencil di seconda generazione con ricarica magnetica. Quel che manca è lo Smart Connector e, di conseguenza, la tastiera dedicata. Il motivo è che già nell’11” i tasti laterali sono stati schiacciati per mantenere quelli principali con un layout integrale, qui si sarebbe dovuto optare per tastini lillipuziani. Arriveranno prodotti di terze parti secondo me, ma saranno necessariamente Bluetooth. Comunque la verità è che non è il dispositivo adatto a quel tipo di produttività da scrivania, quindi l’assenza mi sembra in linea con il prodotto.

Qui nei nuovi colori è rimasto il Grigio Siderale e non il Mezzanotte, come su Apple Watch 7. Poi abbiamo Rosa, Viola e Galassia… una scelta poco variegata. Grigio a parte, sono tutti colori delicati e un po’ femminili, onestamente avrei preferito avere il verde, celeste ed argento dell’iPad Air. Proverò il Galassia, ma ho dubbi che mi convincerà del tutto.

Prezzi iPad mini 5 (2019) iPad mini 6 (2021)
Memoria 64GB 256GB 64GB 256GB
Prezzo 459 € 629 € 559 € 729 €
Aggiunta per Cellular +140 € (4G) +170 € (5G)

I prezzi sono aumentati con una base da 64GB che ora parte da 559€ invece che 459€ della versione precedente. 100€ in più anche per il taglio da 256GB, che arriva così a 729€. Incrementato pure il prezzo delle versioni Cellular, che ora richiedono 170€ invece dei precedenti 140€.

Rivediamo le caratteristiche principali di iPad mini 6:

  • Display 8,3″ IPS 2266×1488 pixel (326 ppi): supporta True Tone, gamma P3, luminosità 500 nit
  • Touch ID nel pulsante di accensione
  • Apple A15 con 4GB di RAM
  • Altoparlanti stereo con riproduzione audio spaziale
  • Supporto per Apple Pencil 2
  • Fotocamera principale 12MP f/1,8 con flash True Tone: supporta Smart HDR 3 e video 4K fino a 60fps
  • Fotocamera frontale ultrawide da 12MP f/2,4 con 122° e supporto per Center Stage
  • Arriva il 5G nella versione Cellular
  • USB-C con ricarica, video DisplayPort (con adattatori), velocità fino a 5Gbps
  • Prezzi aumentati di 100€

iPad

Non è certamente il modello più emozionante, eppure l’iPad base è il più venduto perché offre un punto di accesso economico e completo alla piattaforma. Da qualche tempo supporta la Apple Pencil (prima generazione), è compatibile con multitasking e widget… che poi sono le cose più “avanzate” che ancora oggi fa l’iPad Pro più costoso con iPadOS 15.

Purtroppo lo schermo rimane quello da 10,2″, quindi niente laminazione continua, ma guadagna il True Tone che prima non c’era. Interessante notare che la fotocamera frontale è stata portata a livello dei top di gamma, ottenendo la versione da 12MP con 122° di angolo di campo e supporto per Center Stage con inquadratura automatica. Piccolo salto in avanti anche sul fronte delle performance con l’Apple A13, che offre circa il 20% in più ma include tutta una serie di migliorie per garantire le nuove funzionalità. Cosa molto importante è il raddoppio della capacità di storage della versione base, dato che i 32GB ormai erano veramente fuori scala e si parte da più ragionevoli 64GB a 389€. Niente 5G, se ve lo steste chiedendo, e due semplici colorazioni: Argento e Grigio Siderale.

Prezzi iPad 8 (2020) iPad 9 (2021)
Memoria 32GB 128GB 64GB 256GB
Prezzo 389 € 489 € 389 € 559 €
Aggiunta per Cellular +140 € (4G) +140 € (4G)

Ecco dunque i punti chiave per iPad 9:

  • Design e schermo invariati
  • Arriva il True Tone per la prima volta sul’iPad base
  • Apple A13 con prestazioni 20% superiori e 4GB di RAM
  • Raddoppio dello storage a parità di prezzo sul base, ora 64GB
  • Sconveniente il 256GB che costa di più del vecchio
  • Fotocamera principale 8MP f/2,8 (vecchia scuola) video Full HD
  • Fotocamera frontale 12MP f/2,4 con Center Stage
  • Compatibile con Apple Pencil (1a gen)
  • Compatibile con Smart Keyboard

iPhone 13 e 13 mini

Il mini c’è, è ancora qua. Qualcuno lo dava per spacciato, qualcun altro ha detto che non vendeva e c’è chi pensa che sparirà l’anno prossimo. Lasciamo da parte questi discorsi e vediamo un po’ la nuova linea base di iPhone 13. Cambia poco, e si sapeva, ma preferisco si chiami 13 e non 12s perché tra lettere e numeri, con i suffissi Pro e Max, rischiava di diventare uno scioglilingua. È un update minore, comunque, e il design è in tutto e per tutto quello dello scorso anno.

Per fortuna non ci hanno messo M1 dentro, che già sembra uno spreco su iPad Pro per via dei limiti di iPadOS 15, immaginarsi su uno smartphone. C’è tuttavia il nuovo A15 Bionic con 6-core CPU, 4-core GPU, 16-core Neural Engine e 4GB di RAM. Vi risparmio le percentuali, sapete già che saranno gli iPhone più veloci di sempre.

Gli schermi sono sempre OLED da 5,4″ e 6,1″ e non cambia la risoluzione, ma aumenta un po’ la luminosità che ora è di 800 nit in modalità standard e sale a 1200 nit in modalità HDR. Possiamo parlare di ciò non c’è, come il Touch ID nel pulsante, o di quel che c’è ancora, il notch. Tuttavia gli elementi del Face ID sono stati contratti e la tacca sullo schermo è ora il 20% più piccola.

C’è un aumento della capacità della batteria che insieme al nuovo chip più parco di consumi dovrebbe garantire una migliore autonomia. Apple riferisce 1.5 ore in più per il mini e 2.5 ore in più per il 13 normale, in confronto ovviamente agli stessi modelli dello scorso anno. Vedremo… saranno almeno 10 anni che i nuovi iPhone vengono venduti con più durata dei precedenti, se fosse così oggi dovrebbero avere autonomie di settimane, altro che il solito singolo giorno di completa operatività.

Una novità nella scocca la si nota sul retro, con la nuova disposizione delle due fotocamere che le avvicina e quindi riduce l’errore di parallasse in fase di cattura. Sono nuovi anche i moduli fotografici, tutti sempre da 12MP. Nel grandangolo principale da 26mm ora c’è la stabilizzazione sul sensore, pixel da 1,7 µm e apertura f/1.6. Si può così catturare il 47% in più di luce rispetto ad iPhone 12 che aveva pixel da 1.4 µm ed è sostanzialmente la stessa camera dell’iPhone 12 Pro Max. Tuttavia continua a non esserci il formato foto Apple ProRAW. La seconda fotocamera è la ultra-grandangolare da 120°, quindi uno zoom out da 2x che diventa un 13mm con apertura f/2.4. Questa sembrerebbe identica come dati di cartellino ma il sensore è nuovo e più veloce.

Fa la sua comparsa la Modalità Cinema per i video, che simula una profondità di campo ridotta. Qui la risoluzione scende però a 1080p e nel file viene memorizzata una mappa tridimensionale calcolata dal dispositivo, grazie alla quale si può modificare l’effetto anche dopo la registrazione, dando l’idea di mettere a fuoco un soggetto o un elemento diverso. Il tutto posizionando anche dei key-frame con transizioni. Con il Dolby Vision HDR ora c’è il 4K a 60fps (i 12 si fermavano a 30fps, i 60fps erano esclusiva dei modelli 12 Pro).

Strane le colorazioni, in quanto spariscono per la prima volta da che io ricordi sia il bianco/argento che il grigio/nero. Troviamo Galassia (tipo sabbia), mezzanotte (una sorta di blu molto scuro), blu (più chiaro del precedente), rosa e (product)RED.

Una nota positiva è l’aumento della capacità del modello base, che passa da 64GB a 128GB mantenendo gli stessi prezzi. Oppure si potrebbe dire che gli iPhone 13 costano 50€ in meno dei precedenti di pari capienza. Dipende dai punti di vista, ma questa volta c’è anche la versione da 512GB.

Prezzi iPhone 12 mini iPhone 13 mini iPhone 12 iPhone 13
64 GB 839 € 939 €
128 GB 889 € 839 € 989 € 939 €
256 GB 1009 € 959 € 1109 € 1059 €
512 GB 1189 € 1289 €

Riassumiamo le principali caratteristiche di iPhone 13 e 13 mini:

  • Stesso design, leggermente più spessi (+0,15mm) e pesanti (+5/10gr)
  • Schermi più luminosi del 28%: 800 nit standard / 1200 nit HDR
  • Notch più piccolo del 20%
  • Apple A15 Bionic, 4GB RAM
  • Fotocamera principale dell’iPhone 12 Pro Max, 12MP più luminosa del 47% e con stabilizzazione sul sensore.
  • Fotocamera ultra-grandangolare più veloce, sempre 12MP
  • Fotocamera frontale 12MP con apertura f/2.2
  • Modalità Cinema con profondità di campo ridotta 1080 30fps
  • Dolby Vision HDR 4K 60fps
  • Stesso prezzo di base ma più capienza:

iPhone 13 Pro e 13 Pro Max

La nota più positiva dei nuovi iPhone 13 Pro, per me, è che il Max non ha più alcun vantaggio esclusivo, al di fuori di quelli naturali dovuti allo schermo più grande e il conseguente aumento di batteria. Per essere più precisi, questa volta hanno le stesse fotocamere e funzioni, mentre il 12 Pro Max aveva la principale migliore e la tele con maggiore zoom. Quindi ve lo anticipo: quest’anno prenderò solo il 13 Pro dato che il Max è risultato troppo scomodo per i miei gusti (ne ho parlato qui).

Come per i modelli 13 non cambia il design e ci sono minime differenze di spessore (+0,15mm) e di peso (rispettivamente +14 e +10 grammi). Gli schermi hanno pure le stesse specifiche di risoluzione e diagonale, quindi 6,1″ e 6,7″. Iniziamo a vedere differenze con la luminosità, che sale a 1000 nit in modalità standard e 1200 in HDR, quindi anche leggermente migliore dei 13 non Pro.

Sempre lo schermo è protagonista di un’altra novità molto attesa, ovvero il refresh-rate da 120Hz con capacità adattiva. La tecnologia ProMotion gli consente di scendere a 10Hz con le immagini statiche e di salire mano a mano che risulti necessario. E questo è il secondo punto di distinzione rispetto gli iPhone 13.

Il terzo è più in profondità, in quanto si usa sempre l’A15 Bionic ma con 1-core in più sulla GPU, probabilmente necessario a controbilanciare ProMotion e lo schermo più grande nel Max. Sale anche la RAM, che qui dovrebbe essere di 6GB invece che 4.

Le cose si fanno ancora più interessanti nel reparto fotografico, perché rispetto allo scorso anno tutte le fotocamere della serie Pro sono diverse, oltre al fatto di avere il LiDAR. Partendo dall’assunto che l’intero sistema si basa sempre sul mantenimento della risoluzione di 12MP, abbiamo:

  • Camera principale: 26mm f/1.5 (pixel da 1,9µm) con stabilizzazione su sensore, 2,2 più luminosa rispetto ad iPhone 12 Pro
  • Camera ultrawide: 13mm f/1.8 (120°) con autofocus rinnovato e modalità macro
  • Camera tele: 77mm (3x) f/2,8 con stabilizzazione ottica

La fotografia in Apple ProRAW rimane una esclusiva dei modelli Pro, cosa che ora appare in modo evidente come un limite a tavolino dato che i nuovi 13 hanno la fotocamera principale dei precedenti 12 Pro Max e un SoC più nuovo e potente. Uguali ai 13 sono la modalità Cinema a 1080 30fps e il video Dolby Vision HDR fino a 4K 60fps.

Una cosa piuttosto particolare riguarda invece la nuova registrazione video ProRes, esclusiva dei modelli Pro, che ha anche una seconda esclusiva all’interno, dato che è possibile arrivare al 4K 30fps solo con le versioni che hanno capacità superiore a 128GB, con quella base ci si ferma a 1080 30fps. Ovviamente può sembrare una limitazione formale, ma avrebbe poco senso. Il ProRes è un formato con bassissima compressione ed elevato bitrate, a mio avviso è più plausibile che il limite sia tecnologico e risieda nella capienza o nella velocità stessa della memoria, dato che questa può salire aumentando la capacità.

Colori più standard in questo caso: grafite, oro, argento e azzurro Sierra, una colorazione più chiara dell’anno scorso ottenuta con una lavorazione molto più complessa. Prezzi invariati, c’è solo l’aggiunta della versione da 1TB con prezzi ovviamente alle stelle.

Prezzi iPhone 12 Pro iPhone 13 Pro iPhone 12 Pro Max iPhone 13 Pro Max
128 GB 1189 € 1189 € 1289 € 1289 €
256 GB 1309 € 1309 € 1409 € 1409 €
512 GB 1539 € 1539 € 1639 € 1639 €
1 TB 1769 € 1869 €

Anche qui cresce la batteria e porta l’autonomia a +1.5 ore per l’iPhone 13 Pro e +2.5 ore sul Pro Max, rispetto ovviamente ai modelli 12. Ricapitolando, i punti salienti di 13 Pro e Pro Max sono quelli dei 13 più:

  • Design: bordo in acciaio invece che di alluminio
  • Schermi più luminosi: 1000 nit standard, 1200 in HDR
  • ProMotion con possibilità di passare da 10 a 120Hz
  • A15 Bionic ma con 1-core GPU in più e 6GB RAM
  • Fotocamera principale con sensore più grande e più luminosa
  • Fotocamera ultrawide più veloce, più luminosa e con modalità macro
  • Fotocamera tele con ingrandimento ottico 3x
  • Foto in Apple ProRAW
  • Video in Apple ProRes 

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Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.