Surface Laptop Studio, il nuovo 2-in-1 evoluto di casa Microsoft

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Importante evento oggi in casa Microsoft, dove l’azienda di Redmond ha stravolto quasi da cima a fondo la gamma Surface con tante novità. La più importante di tutte riguarda gli apprezzati Surface Book, che di fatto da oggi non si chiameranno più così né saranno nel formato come li abbiamo conosciuti nelle precedenti generazioni. Il Surface Laptop Studio mantiene il formato 2-in-1 ma sotto una chiave completamente diversa, creando un collegamento tecnico-spirituale col desktop all-in-one Surface Studio.

Il meccanismo ad incastro dei Surface Book, che permetteva di staccare la parte superiore computer/schermo per utilizzarla pure come tablet puro, viene qui abbandonato a favore di uno stand integrato che modifica l’angolazione del display in due modalità: la Stage, che lo inclina come nell’immagine soprastante per facilitare la fruizione di contenuti; la Studio, in cui lo schermo è completamente ribassato e ne permette a tutti gli effetti un uso analogo a quello di un tablet. In queste modalità, dove la tastiera retroilluminata o anche il trackpad non sono utilizzabili, il metodo di input prediletto saranno le dita nonché la Surface Slim Pen 2 opzionale, dotata di feedback aptico per restituire una sensazione naturale nell’uso. È presente anche uno scomparto dedicato per riporre il pennino e ricaricarne la batteria.

Naturalmente, il Surface Laptop Studio ha come vocazione principale quella di essere appunto utilizzato come laptop per la maggior parte del tempo e offre caratteristiche molto interessanti. A partire dallo schermo PixelSense Flow da 14,4″, multitouch fino a 10 punti di tocco, con rapporto 3:2, risoluzione 2400×1600 e contrasto massimo 1500:1; supporta inoltre Dolby Vision. Buona fattura anche per l’audio integrato Quad Omnisonic, in grado di gestire contenuti Dolby Atmos. La costruzione è di alta qualità, utilizzando un mix di magnesio ed alluminio, insieme ad elementi in tessuto in corrispondenza della cerniera/stand.

Sotto la scocca troviamo processori Intel Core di undicesima generazione, H35 i5-11300H o H35 i7-11370H a seconda della versione scelta, entrambi quad-core. Il processore scelto influenza anche la scheda grafica: nel modello i5 si potrà fare affidamento sulla sola integrata Iris X, mentre con l’i7 si godrà pure di una NVIDIA GeForce RTX 3050 Ti con 4 GB di memoria GDDR6 integrata. A proposito di RAM, in base alla configurazione sono integrati 16 o 32 GB; più vasto il ventaglio per quel che riguarda le unità flash di archiviazione, con opzioni da 256, 512 GB, 1 e 2 TB. Come in altri prodotti Surface, gli SSD non sono saldati e possono quindi essere liberamente sostituibili dall’utente anche dopo l’acquisto.

Sul fronte della connettività abbiamo Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.1 per quel che concerne il wireless, due porte USB 4/Thunderbolt per le esigenze cablate. Non mancano il jack cuffie da 3,5 mm e la porta proprietaria Surface Connect per l’archiviazione. Sono presenti due microfoni e una videocamera 1080p utilizzabile anche per il riconoscimento biometrico Windows Hello, in congiunzione col chip TPM 2.0. La batteria promette sino a 19 ore di autonomia con un uso medio per la versione i5, che scendono a 18 per quella con Core i7. Il sistema operativo preinstallato sarà il debuttante Windows 11.

Il Surface Laptop Studio è in preordine da oggi, ma solo negli USA e in Canada. Per l’Italia, così come molte altre nazioni, si dovrà attendere gennaio 2022. Com’era prevedibile per un dispositivo di questa caratura e in linea al posizionamento dei precedenti Surface Book, con riferimento ai prezzi americani si parte da non meno di $1599,99 per la versione base con Core i5, arrivando sino ai $3099,99 del modello top con Core i7, GeForce RTX 3050, 32 GB di RAM e 2 TB di SSD.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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