Il MacBook Pro 16″ con M1 Max ha una modalità High Power, non presente sul 14″

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Con i nuovi MacBook Pro, da poco presentati, Apple ha finalmente avuto la possibilità di dotare anche il modello più piccolo da 14″ di migliori performance, dato che è configurabile con le stesse identiche opzioni del modello da 16″. Fin dall’inizio, però, ho evidenziato il fatto che questo non vuol dire che avranno le stesse prestazioni. Il minor spazio per la dissipazione e la batteria più piccola, potrebbero infatti aver obbligato Apple a limitare le perfomance di picco del 14″ in qualche modo. Magari con una piccola riduzione del clock standard oppure agendo in modo dinamico, andando ad intervenire sulla curva di alimentazione per contrarla anticipatamente nei carichi intensivi e prolungati. Questa era la mia idea di fondo, ma a quanto pare Apple potrebbe avere invertito l’approccio.

All’interno delle ultime Beta di macOS Monterey sono state rivenute delle linee di codice che fanno riferimento ad una High Power Mode che, secondo MacRumors, sarà disponibile solo sui MacBook Pro 16″ con M1 Max, anche se lo stesso chip si può inserire pure nella versione da 14″. Durante il Keynote, Apple non ha mostrato chiare differenze tra i due, ma non ha neanche escluso che ce ne possano essere.

Al momento non si sa molto altro, ma proprio questa modalità potrebbe essere il vantaggio del 16″ per via delle sue maggiori dimensioni e batteria. Potrebbe darsi, cioè, che Apple abbia parificato le performance di base e dato solo al 16″ un boost opzionale, che ovviamente aumenterà consumi e adotterà una curva più ripida per l’incremento di velocità delle due ventole. Siamo ancora nel territorio delle illazioni, ma ora abbiamo la certezza che in qualche misura il 14″ e il 16″ con M1 Max non avranno esattamente le stesse prestazioni massime sotto carico intensivo.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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