Recensione AirPods 3, un bel salto in avanti in direzione Pro

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Non vi annoierò con la storia degli auricolari Apple e men che meno sulla piccola rivoluzione causata dall’arrivo degli AirPods nel mercato nascente di quelli true wireless, ma mi piace ricordare che nella recensione del primo modello ho usato questo titolo: briciole di magia da Cupertino. Briciole perché piccole e non vincolate dal cavo, magiche perché è lì che Apple ha saputo fare la differenza: nell’esperienza d’uso. Sono passati 5 anni e il nome AirPods è diventato un brand importante che include tre versioni standard (più una, considerando la variante con case wireless della seconda generazione), quella Pro (recensione) e le cuffie AirPods Max (recensione). Nell’evento Apple di ottobre è arrivata la terza generazione, che possiamo chiamare più semplicemente AirPods 3.

Apple 2021 AirPods (terza generazione) con custodia di ricarica MagSafe

179 199

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AirPods 3 con custodia di ricarica MagSafe

Andiamo veloci nell’analizzare le caratteristiche di base, iniziando dal nuovo case. Ha più o meno le dimensioni del precedente modello, quindi è più piccolo di quello degli AirPods Pro, ma assomiglia più a quest’ultimo perché si apre sul lato lungo. Ci sono già abituato e non mi crea nessun fastidio, ma l’apertura con una mano era più facile con quello in verticale.

A differenza della seconda generazione, proposta con case di ricarica lightning o wireless (con sovrapprezzo), questa volta Apple ha realizzato un singolo case con ricarica MagSafe. In sostanza è la stessa ricarica wireless in standard Qi ma ha in aggiunta dei magneti per allinearsi agli alimentatori MagSafe. Simpatico e potenzialmente utile in alcune circostanze.

Gli auricolari rimangono earbuds: entrano nell’orecchio ma non lo sigillano come gli in-ear non essendoci i gommini. In questo differiscono dai Pro e mantengono continuità con le generazioni precedenti. Tuttavia la forma è diversa: le aste sono più corte e la testa più grande e meno affusolata. Valutare l’ergonomia con un prodotto di forma rigida che può essere usato da persone anche molto diverse è praticamente impossibile. Dunque ho fatto alcuni test in casa e vi dico cosa ho rilevato: con orecchie molto piccole (bambini circa 8 anni) quasi tappano ma rimangono leggermente sollevate; con orecchie medie (donna adulta) sembrano più salde e comode delle precedenti; con orecchie medio-grandi (uomo adulto) stessa cosa. In generale la direzione sembra corretta, ma va comunque vista caso per caso e addirittura anche per singole orecchie: a me stanno più comode a sinistra che a destra, tanto per fare un esempio.

Gli AirPods 3 prendono molte caratteristiche dai Pro

Rispetto alla generazione 2 si mantiene il chip H1 e il Bluetooth 5.0, nonché la possibilità di attivare Ehi Siri! vocalmente. Rimane ovviamente lo stesso facile abbinamento di sempre così come lo switch automatico tra i dispositivi Apple in uso, una funzione che era partita molto male ma adesso mi sembra più efficace. La disabilito sul computer dove ho un setup audio un po’ complicato che non deve essere alterato se per errore apro un paio di AirPods lì vicino, ma tra iPhone, iPad ed Apple TV è piuttosto utile. Molto interessanti le novità che derivano dagli AirPods Pro:

  • i controlli a pressione sulle aste sostituiscono quelli con il tocco e sono quindi molti di più (play/pausa, avanti e indietro e assistente vocale sono disponibili su entrambi gli auricolari, quindi anche nell’uso singolo)
  • sono certificati IPX4, quindi resistono a sudore e schizzi d’acqua;
  • supportano la localizzazione di prossimità, cosa che è stata aggiunta anche su AirPods Pro da iOS 15 (con i precedenti vediamo solo la posizione generale nella mappa non le indicazioni come su AirTag);
  • supportano l’audio spaziale, che trovo simpatico con i film ma deleterio per la musica;
  • hanno un microfono interno su cui si basa la nuova equalizzazione adattativa;
  • hanno nuovi driver e amplificatore custom realizzati da Apple.

Già queste sono tante novità rispetto alla precedente generazione e tutte in positivo. Segnalo giusto che la localizzazione non è affatto precisa come quella degli AirTag: a volte non me li rileva anche se mi trovo a 5 cm dal case e comunque le indicazioni che mi sono apparse sono dei generici vicino/lontano e non le frecce.

Essendo una implementazione per lo più software potrebbe tuttavia migliorare in futuro. Allo stesso modo potrebbe arrivare in futuro un aggiornamento che introduca la personalizzazione dei controlli, ma io credo che questa opzione non sia stata inserita di proposito perché ce ne sono molti di più che in passato. Con gli AirPods 2 avevamo solo 2 controlli totali, uno per auricolare, da attivare con doppio tocco. Con gli AirPods 3 su ogni auricolare abbiamo 4 controlli: singola pressione, doppia, tripla e continua. Quindi l’unica cosa che manca davvero è la regolazione del volume, che passa ancora dallo smartphone (o da Siri). Ci sono poi alcune esclusività di AirPods 3, anche rispetto ad AirPods Pro:

  • il sensore pelle evita che possano attivare il play automatico se le teniamo in mano o in tasca;
  • l’autonomia per singola carica sale a 6 ore e quella totale a 30 ore, superando tutti i modelli visti fin qui.

AirPods 3 hanno l’autonomia migliore di tutti

Lineup e prezzi

L’arrivo degli AirPods 3 ha portato a tutta una serie di modifiche della lineup e ai prezzi di listino:

  • gli AirPods 3 partono da 199€, un prezzo superiore a quello dei precedenti 2 con case di ricarica lightning (179€), ma inferiore a quello che avevano con il case di ricarica wireless (229€);
  • rimangono in vendita come base gamma gli AirPods 2 con case di ricarica lightning a 149€, prezzo ribassato rispetto al precedente di 179€;
  • è stata realizzata una nuova versione degli AirPods Pro con MagSafe a 279€, lo stesso prezzo dei precedenti.

In merito quest’ultimo punto, Apple ha direttamente eliminato dalla vendita gli AirPods Pro con la custodia wireless precedente che erano andati spesso in sconto, mentre i nuovi sono ripartiti dal prezzo pieno anche su Amazon con un diverso codice prodotto.

AirPod Pro Senza fili Bianco

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Vecchio modello con custodia wireless

Sfrutto il balzello di prezzi che hanno subito i nuovi AirPods Pro per chiarire un aspetto sul quale molti continuano a confondersi. Ogni volta che sento dire che “gli AirPods 3 sono inutili perché costano quanto gli AirPods Pro” vorrei avere con me il suono campionato di qualcuno che riaggancia una chiamata. È chiaro che i modelli usciti da tanti mesi vadano in sconto, lo sappiamo bene soprattutto noi che li seguiamo con le SaggeOfferte, ma proprio per questo si può parlare al massimo di convenienza momentanea. In effetti, se si preferiscono le in-ear e si pensa di apprezzare la riduzione del rumore, è una cosa sensata ad oggi, ma non per forza la scelta migliore per tutti. Questo deve essere chiaro.

Il tabellone di tutti gli auricolari AirPods

AIRPODS 1a gen 2a gen 3a gen Pro
Case Cavo Lightning Cavo Lightning Wireless Qi MagSafe Qi Wireless Qi MagSafe Qi
Data di uscita 2016 2019 2021 2019 2021
Prezzo al lancio 179€ 179€ 229€ 279€
Prezzo ott 2021 149€ 199€ 279€
Tipo Earbuds Earbuds Earbuds In-Ear
Chip W1 H1 H1 SiP basato su H1
Bluetooth 4.2 5.0 5.0 5.0
Controlli tocco tocco pressione pressione
Personalizzabili no (iOS 15.1)
Comandi x auricolare 1 1 4 4
Resistenti a sudore e acqua no no , IPX4 , IPX4
Ehi Siri! no
Localizzazione di prossimità no no (da iOS 15)
Audio Spaziale no no
Cancellazione del rumore no no no
Microfono interno no no
Equalizzazione adattiva no no
Voce 2 mic beamforming 2 mic beamforming 2 mic beamforming 2 mic beamforming
Sensori movimento
vocale
movimento
vocale
movimento
vocale
pressione
pelle
movimento
vocale
pressione
ottico
Autonomia per carica 5 ore 5 ore 6 ore 4,5 ore
Autonomia complessiva 24 ore 24 ore 30 ore 24 ore
Carica rapida no 15min / 3ore 5min / 1ora 5min / 1ora

Audio in chiamata

Facciamo così: vi metto qui di seguito un file audio con una piccola prova dei microfoni su AirPods 2, 3 e Pro. Tutti i modelli hanno 2 microfoni beamforming, eppure la qualità che sento nell’ultimo nato è più elevata. Finalmente una voce un po’ più forte e meno da citofono. Per inciso: i volumi erano tutti uguali ma ho dovuto abbassare quello di AirPods 3 di -1,5dB per allinearlo, per cui è anche più forte di così in uscita. Ottimo lavoro da questo punto di vista, anche perché vengono eliminati i rumori di fondo come sul modello Pro.

Come suonano

Prima cosa, il volume è quasi identico rispetto agli AirPods 2. Per curiosità ho provato anche con i miei vecchi 1 e quelli sembrano più bassi, cosa strana perché nel passaggio da 1 a 2 non ricordo di aver notato l’incremento di volume che sento ora (magari si sono rovinati con il tempo per l’usura della batteria, non saprei). Il confronto con i Pro è più complesso perché lì c’è un profilo audio leggermente diverso (ne parlo meglio dopo) e soprattutto sono auricolari in-ear, quindi è facile che in ambienti rumorosi appaiano più forti di questi perché isolano (specie con riduzione del rumore attiva), mentre nel silenzio può sembrare il contrario.

I test sono stati eseguiti tramite l’app Apple Musica con iPhone 13 Pro sotto rete Wi-Fi scaricando i brani alla qualità massima disponibile (che può variare a seconda delle canzoni).

Iniziando da un quadro molto generico, c’è un aspetto che ritrovo come filo conduttore di tutte le piccole differenze nell’ascolto di AirPods 3 rispetto ai 2 ed è il maggior controllo. Tenendoli a volume alto (80/90%) con brani rockeggianti, nei passaggi un po’ più duri i precedenti tendono facilmente a saturare sulle frequenze e quindi a gracchiare. Con i nuovi AirPods 3 mi è capitato più di rado e comunque rimangono più misurati in ogni spettro delle frequenze. Di sicuro la nuova equalizzazione adattiva ha una parte del merito, eppure ritengo che i driver rinnovati facciano la loro buona parte. Infatti si potrebbe pensare ad un risultato ottenuto in modo conservativo, abbassando quelle frequenze, mentre i bassi del nuovo modello sono in realtà più chiaramente udibili, solo meno rumorosi e caotici. Un esempio di queste differenze lo si avverte anche in un brano rock melodico come Crazy (Aerosmith).

Per buona parte delle loro estensione, i medi risultano un po’ sovrastati da questo eccesso di frequenze basse, anche se va meglio rispetto ad AirPods 2. Nella zona delle medio-alte i vecchi AirPods 2 possono invece sembrare migliori, perché un po’ più aperti. Si avverte già dalle prime battute di Wild World (versione dei Mr. Big), solo che quando inizia a crescere e parte il primo “Ooh, baby…”, ecco che la vecchia generazione mostra il fianco e nell’attacco un po’ graffiato della voce perde completamente la texture. Qui, va detto, il modello Pro rimane più convincente, soprattutto nello strumentale.

Gli AirPods 3 per le voci sono i migliori finora realizzati da Apple, almeno per quello che può essere il mio personale giudizio. Si nota tantissimo nei podcast, dove il parlato è più pieno, rotondo e piacevole sia rispetto al modello precedente che ai Pro. Inizialmente mi era parso che fosse per causa di una ridotta brillantezza di questi auricolari, che in effetti tendono ad essere più morbidi e gentili nello spettro alto delle frequenze. E in realtà forse è proprio così, ma più le ascolto e più mi dico che non è un male. Prima di tutto: morbido sì, ma non nel senso di impastato e confuso. Se ci ascoltate il delicatissimo Ted Lasso Theme (Seconda stagione, di Jeff Tweedy) la chitarra acustica e la voce rimangono sempre chiaramente separate, mentre negli AirPods 2 tendono spesso a sovrapporsi malamente. Sugli AirPods Pro il bilanciamento complessivo è più equilibrato fintanto che c’è la riduzione rumore o la trasparenza, ma spesso mi capita di avvertire degli artefatti sulle alte quando le utilizzo. E se si disattiva, allora l’audio diventa un po’ troppo piatto.

Conclusione

Voto 5/5Inizialmente volevo estendere il confronto audio ad altri modelli di auricolari, ma ci sono così tante sfumature da considerare che non saprei rispondere a domande secche: meglio Sony o questi? meglio Technics o questi? Nelle recensioni di quei due (e anche di altri) spero di aver dato informazioni utili a valutare da voi, quello che posso dirvi è che con gli AirPods 3 Apple ha ottenuto forse il suo risultato più a fuoco nel campo degli auricolari. Sicuramente c’è un incremento qualitativo rispetto alle precedenti generazioni, magari qualcosa in meno rispetto ai Pro, però mi sembra che qui si sia preso atto che è meglio non strafare quando non ce lo si può permettere. E il risultato paga. Il lavoro fatto nel contenere leggermente l’invadenza dei bassi sulle medie è buono, ma potrebbe essere migliore se fossero in-ear, e i passaggi più delicati sugli alti rendono l’ascolto a volume alto più piacevole che in passato.

C’è un però un ma, ed è che confrontandoli con un paio di auricolari con filo come i miei vecchi Shure Se215, lo sbilanciamento sui bassi e quella mancanza di brillantezza li porta ad essere meno emozionanti. Mi è bastato ascoltare Falling Slowly (dal tema di Once) con gli AirPods 3 e poi con gli Shure per sentire la netta differenza nel trasporto dovuta proprio a questo carattere moderato che ha preferito adottare Apple.

Ma qui il confronto è chiaramente impari essendo prodotti diversi. Credo che l’obiettivo con gli AirPods 3 fosse quello di migliorare la qualità e al tempo stesso accentuare la semplicità d’ascolto, cosa che gli è riuscita piuttosto bene, forse anche più che con gli AirPods Pro. D’altronde anche la predominanza di basse che caratterizza la linea earbuds ha un senso nell’uso di tutti i giorni, poiché queste non sigillano e in ambienti non perfettamente silenziosi i bassi si disperdono facilmente a differenza di quello che accade con gli auricolari in-ear, per cui c’è bisogno di pomparli di più per evitare di perdersi base e ritmica nell’ascolto all’aperto.

Apple 2021 AirPods (terza generazione) con custodia di ricarica MagSafe

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AirPods 3 con custodia di ricarica MagSafe

Gli AirPods 3 sono molto simili ai Pro nel design e per le nuove funzionalità, le cose importanti che li differenziano sono essenzialmente la riduzione del rumore a favore dei Pro e l’autonomia a favore dei 3, però rimangono essenzialmente diversi nella strutturazione fisica: earbuds vs in-ear. Qui non c’è un vincitore, io stesso che li ho entrambi a volte preferisco l’uno a volte l’altro, per cui non si può che scegliere in base ai propri gusti ed abitudini.

PRO
+ Leggere e per nulla invadenti nelle orecchie
+ Possibilità di utilizzo del singolo auricolare con microfono
+ Si passa da 1 a 4 controlli per auricolare grazie alla pressione
+ Interessante l’aggiunta del sensore pelle
+ Certificate IPX4
+ I nuovi driver ed equalizzazione si sentono
+ L’audio spaziale è interessante da esplorare
+ La localizzazione di prossimità non è perfetta ma è meglio della precedente
+ Qualità della voce in chiamata migliore
+ Buon miglioramento nell’audio rispetto alla gen 2
+ Ottima portata
+ Assenza totale di lag e fuori sync tra i due auricolari (con sorgenti BT 5)
+ Abbinamento, accensione e spegnimento vicini alla perfezione
+ Ottima durata della batteria
+ Sistema di pairing flessibile nell’ecosistema Apple
+ Richiamo dell’assistente vocale con Ehi Siri
+ Praticissima la ricarica Qi, ancora meglio con MagSafe
+ Costano meno della precedente generazione

CONTRO
- Fastidiosa la mancanza del controllo volume
- Manca una comoda app AirPods con equalizzazione

DA CONSIDERARE
| Isolano poco dal contesto

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.