MacBook Pro 16″ M1 Pro sotto stress: un piccolo assaggio prima della recensione

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Ho comprato due MacBook Pro 14″ sul sito Apple, perché volevo averli subito e sono stati i primi ad attivare gli ordini. Risultato: il loro corriere ha avuto un guasto meccanico che ha ritardato molte consegne e quindi sono un po’ in ritardo con le recensioni. Per inciso, lo stesso corriere, sempre con un ordine dal sito Apple, mi ha consegnato qualche giorno fa il pacco di Apple Watch 7… senza Apple Watch 7. Mi hanno rimborsato, ma anche quella recensione è in ritardo. Sono tuttavia qui a parlavi del MacBook Pro 16″ M1 Pro, che mi ha mandato in prova per qualche giorno C&C Apple Premium Reseller.

Loro non hanno bisogno di presentazioni, ma un sincero endorsement se lo meritano. Non solo perché mi hanno concesso questo test, ma anche perché ogni volta che li ho consigliati a qualche collega o utente, sono stato poi ringraziato a mia volta per la qualità del servizio. Si tratta del più grande APR in Italia, con una rete di ben 41 negozi fisici e molte attività, offerte ed agevolazioni sia per privati che professionisti. Io stesso li ho “provati” la prima volta come un normale cliente e mi sono trovato benissimo. Per i professionisti, poi, si parte già con un reparto pre-vendita disponibile e competente, che aiuta a scegliere la soluzione migliore per ogni realtà, Può essere l’acquisto, il leasing o magari anche il noleggio, come quello che ho attivato l’anno scorso per il mio iMac 27″ top di gamma in attesa che arrivassero i nuovi chip Apple Silicon più potenti. E sono arrivati, alla fine, seppure attualmente solo dentro le scocche da 14″ e 16″ dei nuovi portatili.

Queste sono solo delle prime impressioni, ma qualcosa da dire ce l’ho. Anzi, devo cercare di limitarmi per non togliere troppa ciccia alle recensioni che arriveranno. Per cui inizio col dirvi che il 16″ è davvero un bestione. Uno di quelli buoni, come poteva essere il magnifico Pro 17″ che tanti di noi hanno amato. Ovviamente è un più piccolo di quello, ma è ancora un computer che può essere usato come desktop-replacement. Se non avessi già una postazione fissa, probabilmente avrei scelto lui e non il 14″. E capisco chi lo sta considerando dato che questo schermo è davvero eccezionale. Vi dirò che ProMotion nella UI lo noto meno che sull’iPhone 13 Pro, ma va liscissimo ed è sicuramente più confortevole per gli occhi. Il notch sta lì e ha le sue particolarità da dover digerire, ma problemi non me ne ha dati. Poi io uso sempre sfondi e modalità scura sui miei Mac, infatti ne ho dovuto mettere uno chiaro solo per poterlo notare e farvelo vedere chiaramente. Tastiera ok, trackpad ok, insomma: il solito Mac da questo punto di vista. Approfondirò di più nella recensione finale questi aspetti.

Vi volevo parlare un po’ di quanto ho rilevato in questi primi due giorni di test, più che altro perché questi nuovi chip sono un qualcosa di completamente diverso dal solito e i dubbi su come reagiscono ai carichi intensivi ci sono. L’aumento di core, di dimensioni del chip, di areazione e di potenza richiesta, ci portano davanti ad una implementazione molto diversa di Apple Silicon rispetto ad M1, pur partendo da una base comune. Vi darò qualche dato qui di seguito, più che altro sulle temperature e le ventole, ma voglio iniziare col dire che nell’uso normale – con browser, foglio di calcolo, note, messaggistica, ecc… – ho registrato un consumo sull’alimentatore che balla intorno ai 20W per tutta la macchina, schermo incluso. E spesso scende a 15/16W. Pazzesco. Non a caso in due giorni di uso continuativo e di test impegnativi, l’ho caricato una sola volta ma solo perché dovevo fare un test di carico sotto alimentazione ed ero arrivato al 35% di carica, altrimenti da quando l’avevo ricevuto non avevo neanche preso l’alimentatore dalla scatola.

Il test principale di cui vi parlo oggi è quello in cui ho portato tutti i 10-core della CPU al 100% (sia quelli di Prestazioni che Efficienza), insieme alla GPU al massimo carico con tutti i 16-core che ha M1 Pro. Il tutto per 10 min, test più lunghi li vedremo nella review completa (dove spero di stressare anche i core ML). La prova l’ho fatta con alimentazione e senza alimentatore, ma vi anticipo che ci sono state differenze del tutto trascurabili.

In queste condizioni, il consumo medio è stato di circa 95W con un picco di 110W che ho visto una singola volta e per poco tempo. Ribadisco che si tratta del consumo della macchina intera sull’alimentatore e non il consumo dell’alimentatore su presa. Per quanto quelli Apple siano piuttosto validi e questi di nuova generazione ancora più efficienti, trovo più corretto valutare quanto richiede effettivamente il computer. Questo dato potrebbe confermare che il 14″ con M1 Pro 10-core avrà prestazioni di picco leggermente inferiori, con il suo alimentatore da 96W e batteria da 70Wh, ma non è così scontato come discorso, sia perché il suo schermo dovrebbe consumare meno, sia perché i 110W li ho visti davvero per pochi secondi e in un test che non è certo l’uso tipico del computer, sia perché si potrebbe anche stressare di più la batteria interna per compensare. Vedremo.

Passiamo un po’ alle temperature che sugli E-Core ho visto salire fino ad un massimo di 90° e sui P-Core fino a 97°. Per la GPU ci sono due sensori, uno per ogni cluster da 8-core, ed anche lì 97° di picco. Di base le ventole sono spente e rimangono spente anche mentre si usa regolarmente il computer per attività del quotidiano. Partono quando si inizia a stressare la macchina, ma si fermano a circa 1500 rpm risultando a mala pena udibili in ambienti silenziosi.

Se il carico è super impegnativo e prosegue, allora salgono a 2000, poi 2500 e infine ho registrato un valore di 3380 rpm per poco tempo. Considerando questi numeri e che si tratta di ventole nuove e più grandi, vi assicuro che nella condizione peggiore il rumore è comunque contenuto. Con il 16″ precedente si sentiva questa rumorosità già importando delle foto in Lightroom, ma in queste condizioni di stress si andava molto peggio… al tempo sembrava anche un buon risultato considerando cosa faceva il mercato solo due anni fa.

La quantità di sensori nei Mac è molto elevata, ce n’è anche uno per il trackpad, che sotto carico massimo ha toccato giusto i 33°. La tastiera, misurata dall’esterno, arriva al centro a 42°, mentre vicino alla cerniera del display si sfiorano i 43°, 41* sotto la scocca. Non sono temperature fastidiose, ma neanche bassissime. Questo perché qui Apple ha potuto spingere di più rispetto ad M1 e si vede nelle prestazioni. Ancora è presto per darvi dettagli precisi ma vi posso dire che ho montato questo video con Resolve 17.4 senza problemi e contiene anche file piuttosto impegnativi (come quelli 8K 4:2:2 10bit della Sony A1). Con Final Cut ovviamente va meglio, per ora l’ho provato perché lì l’ottimizzazione consente di fare miracoli già con M1 base. Considerando che M1 Pro non è il modello che punta sulla grafica, i risultati sono impressionanti e pareggiano tranquillamente le prestazioni del mio iMac top di gamma con 64GB di RAM. Immagino che con M1 Max ne vedremo delle belle!

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.