Self Service Repair, in arrivo la nuova iniziativa Apple per riparazioni fai da te

A volte i cambi di rotta arrivano da un giorno all’altro, in modo inaspettato. Da questo punto di vista, è difficile vedere Apple cambiare drasticamente una sua scelta, la difenderà fino all’ultimo. Questo a meno che non ci sia un rigetto in piena regola da parte dell’utenza, vedasi Safari, o pressioni da parte delle autorità. L’abbiamo visto di recente riguardo i metodi di pagamento su App Store, col verdetto della causa Apple-Epic (a tal proposito, il ricorso presentato da Cupertino è stato rigettato e resta valida la deadline di inizio dicembre per apportare le modifiche stabilite dalla sentenza) e le crescenti pressioni dalle antitrust. Ma è probabile che le attenzioni delle autorità sul diritto alla riparabilità abbiano influito pure sull’annuncio odierno del programma Self Service Repair.

Come suggerisce il nome, è rivolta a tutti coloro che vogliono riparare in modo autonomo i dispositivi Apple, senza passare attraverso i centri assistenza. Sinora questa platea era servita in forma non ufficiale da iFixit, che a più riprese non si è morsa la lingua nei confronti del colosso guidato da Tim Cook per le difficoltà poste in tal senso nel design dei prodotti. Solo pochi giorni fa Apple aveva fatto marcia indietro sulla disattivazione del Face ID in caso di sostituzione dello schermo sugli iPhone 13, a seguito delle veementi proteste. L’iniziativa Self Service Repair offrirà agli amanti del fai da te tecnologico condizioni simili a quelle di Store e centri autorizzati: catalogo dei ricambi, strumenti di supporto e manuali. Essi si potranno ottenere attraverso l’Apple Self Service Repair Online Store, con la possibilità di “permutare” il componente non più utilizzato per ottenere un credito sul successivo acquisto.

Il programma si aprirà gradualmente dall’inizio del 2022, partendo dagli Stati Uniti per estendersi poi ad altre nazioni. A livello di device, iPhone 12 e 13 saranno i primi riparabili in proprio, con priorità ai componenti più importanti come schermo, batteria e fotocamere. Nel complesso, l’offerta di debutto si comprenderà di oltre 200 tra parti di ricambio e strumenti. Seguiranno successivamente i Mac M1, nonché altri moduli e dispositivi supportati. Senza ombra di dubbio un cambiamento importante per quello che sembrava tra gli argomenti intoccabili per Apple: certo alcuni potranno dubitare della genuinità dell’entusiasmo mostrato nel comunicato ufficiale, e come osservato ad inizio articolo è probabile che le crescenti attenzioni dei legislatori abbiano contribuito ad abbattere le perplessità della mela, ma al di là delle varie implicazioni è un’opzione in più sempre gradita per chi se la sente. Per la maggior parte dell’utenza, Genius Bar e centri autorizzati resteranno la via principale per far riparare i prodotti.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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