Ho rimesso a nuovo un MacBook Pro 2010, se non fosse che…

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Qualche settimana fa un mio caro amico mi ha dato un vecchio MacBook Pro 15″ del 2010. Funzionava, ma era in condizioni precarie sotto molti punti di vista. Ho messo subito un SSD (c’era ancora un disco meccanico) ed ho provato ad usarlo, però la batteria era proprio andata e l’alimentatore non la caricava se non per pochi secondi. Quindi si spegneva subito e nel poco tempo in cui era acceso faceva un rumore terribile per via di una ventola danneggiata. Allora l’ho spento e messo da parte, in attesa di trovare in tempo di metterci mani.  Cosa che è stata resa possibile ieri perché sono reduce da una lunga influenza e non avevo ancora voglia di rimettermi a lavorare. So cosa state pensando, ma smontare un computer per metterlo a nuovo è prima di tutto un divertimento quando hai il tempo per farlo.

Ricambi usati (tra parentesi il prezzo pagato da me al momento dell’acquisto):

Ridendo e scherzando ci ho speso circa 175€, ma onestamente ne è valsa la pena. A parte il divertimento, è una soddisfazione vedere un vecchio computer ritornare al meglio delle sue possibilità. Rimane qualche ammaccatura qua e là, ma finalmente è silenzioso e la batteria regge. Il caricatore l’avrei potuto evitare, però quello originale aveva la guaina strappata in diversi punti poi rattoppati, sfilacciati, rattoppati di nuovo.

Il problema alla fine non è stato l’hardware, ma il software. Facendo il ripristino del computer ho ottenuto l’ultimo sistema operativo supportato nativamente che è High Sierra. E non avrei problemi ad usarlo se non fosse per quella che chiamo trappola del Mac App Store. Siccome Apple fa scaricare solo l’ultima versione dei software acquistati è impossibile trovarne uno che ancora funzioni con High Sierra. Anche quelli che un utente ha comprato al tempo di questo sistema sullo stesso computer. Richiedere agli sviluppatori di fare software che mantengano compatibilità con sistemi così vecchi è impossibile, neanche Apple lo fa per i suoi, però vorrei almeno scaricare l’ultima versione supportata. Anche se vecchia.

Per fortuna ho potuto mettere Catalina tramite un patcher in modo molto semplice. Questo supporta pienamente il MacBook Pro 15 2010, quindi non ho riscontrato nessun problema. E per fortuna, con Catalina la maggior parte dei software ancora girano e li fa scaricare dal Mac App Store. Se non fosse stato per questo patcher, sarei stato costretto ad installare una distro Linux o Windows 10 in Boot Camp per poter avere accesso ai software moderni. Va bene che è un computer vecchio, ma non è un po’ assurdo che sia più supportato da altri che non da Apple?

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.