Recensione: Magic Keyboard con Touch ID vs Logitech MX Keys mini

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La tastiera è da sempre uno dei principali strumenti di input per il computer. Le interfacce grafiche hanno spostato gran parte del controllo sui dispositivi di puntamento, come il mouse, ma non esiste ancora un metodo migliore per scrivere. Grazie agli shortcut, la tastiera offre anche una via più semplice per molti comandi, a partire dal banale copia/incolla che risulta sicuramente più rapido con cmd+c/cmd+v piuttosto che andando a cercare le rispettive voci nel menu con il puntatore. Ogni persona ha le sue preferenze quando si tratta di tastiere e nel mondo Apple spesso si usano quelle native, sia per i portatili che per i computer desktop (molti dei quali ce l’hanno in dotazione). Con l’arrivo dell’iMac 24″ M1 (recensione), Apple ha realizzato le prime Magic Keyboard dotate di Touch ID, una compatta ed una estesa. Si tratta di tastiere molto simili alle precedenti in cui è stato aggiunto il sensore d’impronta al posto del pulsante di blocco, nell’angolo in alto a destra. Questi modelli si abbinano a qualsiasi computer tramite Bluetooth, ma solo su quelli dotati di Apple Silicon funziona il Touch ID. Io ho testato il modello compatto di Magic Keyboard con Touch ID e l’ho messa a confronto con l’alternativa più interessante attualmente in commercio: la Logitech MX Keys mini per Mac.

TASTIERE Magic Keyboard Touch ID Logi MX Keys mini x Mac
Layout Italiano Italiano
Modificatori Mac Mac
Tasti Bianchi, scritte grigie Grigio, scritte “vuote”
Corsa 1mm 2mm
Frecce direzionali Blocco intero T capovolta
Collegamento Bluetooth Bluetooth/Logi Bolt
Abbinamenti 1 3
Autonomia 1 mese 5 mesi (10gg w/ backlight)
Porta ricarica Lightning USB-C
Retroilluminazione No
Prezzo 159€ 114,99€

Struttura e layout

Magic Keyboard con Touch ID

Il layout delle tastiere Apple rimane piuttosto statico nel tempo, una cosa che apprezzano gli utenti che cambiano frequentemente computer o ne posseggono più di uno. Il modello compatto di Magic Keyboard con Touch ID è infatti sovrapponibile per dimensione e formato alle tastiere dei MacBook e quasi identico alla versione precedente. Rispetto a quest’ultima le uniche differenze visibili sono:

  • angoli più arrotondati, che incidono anche sulla forma dei tasti Esc, Fn, Freccia Destra e Touch ID
  • fondo bianco opaco, invece che lucido
  • tasto con Touch ID in alto a destra, in sostituzione di Eject/Blocco computer

La scocca in metallo è particolarmente sottile e leggermente più stretta sul davanti per favorire la scrittura. I quattro piedini antiscivolo forniscono un piccolo rialzo e un po’ di stabilità, ma rimane una tastiera molto sottile e senza possibilità di modificare l’inclinazione. I tasti freccia sinistra/destra sono ad altezza intera, andando in controtendenza rispetto alla reintroduzione del formato a T capovolta nei MacBook dal 2020.

Logitech MX Keys mini per Mac

La versione per Mac della MX Keys mini si può usare su ogni computer, così come quella generica si può usare anche su macOS. Le differenze tra le due riguardano la posizione dei tasti modificatori che, nella versione per Mac, sono simili alle tastiere native. Quindi abbiamo Fn come primo tasto in basso a sinistra, invertito con Ctrl; Non disturbare in alto a destra, al posto del classico Canc; serigrafie specifiche per macOS sui modificatori control/option/cmd. Usare la tastiera generica su macOS può essere un vantaggio per chi è abituato alle tastiere standard proprio per queste differenze, dato che altrimenti si troverà a schiacciare spesso Fn invece di Ctrl e dovrà usare la combinazione Fn+Del per ottenere il Canc, esattamente come si fa sulle tastiere native per Mac.

Anche la MX Keys mini ha una struttura in metallo, ma in questo caso lo spessore è uniforme su tutto lo chassis. L’inclinazione è leggermente superiore rispetto alla Magic Keyboard ed ottenuta grazie al pacco batteria nella parte alta. Gli angoli sono arrotondati e anche in questo caso influiscono sulla forma dei tasti ai quattro estremi, ma le frecce sono nel classico formato a T capovolta, quindi tutte della stessa dimensione e più comode da localizzare e usare anche senza guardare.

Tasti e scrittura

Magic Keyboard con Touch ID

I tasti sulla Magic Keyboard hanno una superficie leggermente concava e sono realizzati in plastica bianca opaca con scritte grigio scuro. Non c’è retroilluminazione, quindi al buio non si vede nulla, ma il buon contrasto li mantiene sufficientemente visibili in penombra. I tasti sono leggeri e generano pochissimo rumore. La loro corsa è di 1 solo mm, ma sono piuttosto precisi sia nell’attuazione che nella discesa. Si scrive velocemente e con pochi errori, soprattutto se si è abituati ad altre tastiere Apple con caratteristiche simili.

Logitech MX Keys mini per Mac

I tasti della MX Keys mini sono vistosamente più concavi e, nella colorazione bianca (l’unica disponibile per Mac), sono in realtà grigi. Le scritte non sono stampate ma trasparenti, per far passare la retroilluminazione. La visibilità da spenta è molto elevata e si vede benissimo anche nel buio completo grazie ai LED bianchi che illuminano sia il bordo del tasto che le lettere, il problema si presenta nella condizione intermedia: quando siamo in penombra e la retroilluminazione accesa, le scritte si confondono con la superficie del tasto e non si vede davvero nulla. In queste condizioni converrà usare i tasti modificatori per spegnere la retroilluminazione (a condizione di trovarli andando alla cieca).

La corsa è di 2mm, quindi esattamente doppia rispetto alla tastiera Apple. Una volta presa la mano si scrive con buona precisione, ma è un po’ più rumorosa e rimane meno leggera e veloce rispetto alla Magic Keyboard. Può comunque dare maggiore soddisfazione nella scrittura se si arriva da tastiere meccaniche, proprio perché si devono muovere di più le mani, ed è forse più indicata per chi ha l’abitudine di schiacciare forte i tasti.

Collegamento e alimentazione

Magic Keyboard con Touch ID

La tastiera Apple si abbina ad un singolo dispositivo via Bluetooth. Si può anche collegare via cavo Lightning/USB ad un Mac per effettuare il pairing immediato, ma il computer veicolerà solo la carica mentre il collegamento sarà sempre Wireless. La batteria integrata è data per più di un mese di autonomia.

Logitech MX Keys mini per Mac

La MX Keys mini è decisamente più versatile. Intanto registra 3 diversi abbinamenti, selezionabili con i tasti speciali in corrispondenza di F1, F2, F3. Ognuno di questi può essere Bluetooth oppure basato sul nuovo protocollo proprietario Logi Bolt. Questo rappresenta l’evoluzione del precedente Unifying di cui mantiene le principali peculiarità, ma migliora notevolmente sotto diversi aspetti. Prima di tutto riduce il lag, ma elimina anche le interferenze e aumenta la sicurezza cifrando i dati. Tutto molto bello se non fosse che non c’è il dongle in dotazione con la tastiera e acquistandolo (costa circa 15€) richiede sempre una vecchia porta USB-A e non USB-C. Può aver senso per questioni legate alla dimensione fisica necessaria all’antenna o perché una porta USB-C sarebbe “sprecata” per un ricevitore, dato che può supportare video, audio e dati con molta più banda, ma rimane un limite da considerare.

Logitech dichiara una autonomia di circa 5 mesi senza retroilluminazione, risultato reso possibile dal grande pacco batteria alla base. Se però si usano anche le lucine, allora la batteria si può consumare in una decina di giorni. Questo dato risponde in parte alla domanda “perché non c’è la retroilluminazione sulla tastiera Apple” dato che, facendo le dovute proporzioni, quella durerebbe 2/3gg mantenendo l’attuale capacità della batteria. Quindi se Apple dovesse realizzare una tastiera esterna dotata di retroilluminazione, dovrà anche rivederne del tutto il design per aumentarne notevolmente la carica, cosa che renderebbe necessario un ritocco anche al Trackpad, da sempre pensato per far coppia perfetta con la tastiera Apple dello stesso periodo.

Funzioni extra

Magic Keyboard con Touch ID

Senza troppi giri di parole, l’unica cosa che effettivamente distingue la nuova tastiera Apple dalla precedente Magic Keyboard è il Touch ID. Questo ha un funzionamento assolutamente semplice e naturale, al punto che risulta opportuno fermarsi un attimo a ragionare. Appena si collega ad un Mac dotato con Apple Silicon, succede che se questo ha già un Touch ID (e qui mi riferisco a tutti i MacBook recenti) il riconoscimento dell’impronta funziona da subito anche sulla tastiera esterna, senza far nulla. In pratica le dita configurate sul Touch ID interno al MacBook vengono riconosciute anche tramite la nuova tastiera e se registriamo una nuova impronta su quest’ultima la stessa funzionerà anche sul Touch ID interno. È comodissimo che sia così, ma la cosa più interessante è il motivo: la sicurezza.

I dati che consentono di verificare se l’impronta è quella giusta rimangono all’interno del computer, protetti nella Secure Enclave, quindi la tastiera esterna è solo un veicolo per il sensore, ma non registra alcun dato sull’impronta e non è lei a verificarne la validità. Per cui se perdete una tastiera su cui avete registrato le vostre impronte, questa è assolutamente inutile per un malintenzionato. Almeno dal punto di vista tecnologico… perché se poi arrivano quelli della CSI non c’è nulla che non possano fare con un po’ di nastro adesivo e polvere magica.

Logitech MX Keys mini per Mac

La MX Keys mini non ha il riconoscimento biometrico, ma si distingue in altri modi. Ho già detto della retroilluminazione ed è interessante notare che c’è un sensore di prossimità che la attiva quando avviciniamo le mani ed uno di luminosità che ne regola l’intensità. Altra cosa da ribadire è che dispone di tre possibili collegamenti ed è compatibile con la funzione Flow: difficile da spiegare, ma molto semplice da usare.

Logi Flow in pratica: se avete anche un mouse della stessa linea Logi MX e sia questo che la tastiera sono abbinati ad almeno due postazioni diverse, potete passarli da una parte all’altra semplicemente muovendovi verso un lato dello schermo precedentemente definito. In sintesi potete usare gli stessi mouse e tastiera per un totale di tre postazioni contemporaneamente e senza dover premere ogni volta il tasto di pairing giusto per spostarli. Inoltre potete portarvi dietro anche dei file con il drag&drop e persino fare copia/incolla tra ambienti diversi.

Un’altra esclusività della MX Keys mini è che si possono personalizzare i comandi dei tasti funzione in base all’applicazione attiva, tutte opzioni presenti nell’app Logi Options. App che, va ricordato, è vergognosamente in ritardo nella compatibilità con Apple Silicon. Ci ha messo meno tempo Adobe ad adattare un mostro sacro come Photoshop… e ho detto tutto.

Alternative estese

Magic Keyboard con Touch ID

Apple ha realizzato anche la versione estesa della nuova tastiera con Touch ID, per la quale valgono esattamente le medesime considerazioni di quella compatta che ho provato. Se siete amanti del formato integrale o avete necessità del tastierino numerico, ovviamente preferite quella.

Logitech MX Keys per Mac

Un discorso simile si può fare per Logitech, dato che ha a listino anche la MX Keys con layout esteso. Anzi, è uscita prima quella della mini, infatti l’ho già recensita qualche tempo fa. Le funzioni sono le stesse, ma fate attenzione al fatto che la MX Keys non aveva ancora la compatibilità con Logi Bolt, quindi si usa con Bluetooth o Unifying.


Conclusioni

Complessivamente si tratta di due valide tastiere a membrana, entrambe perfettamente in grado di soddisfare gli acquirenti. Io continuo a preferire le meccaniche, che ormai uso anche su Mac, ma questo mese ho dovuto cambiare l’intero setup per passare da un iMac 27″ Intel ad un MacBook Pro 14″ M1 Max e mi sono facilmente abituato alla sua tastiera interna, che è quasi identica alla Magic Keyboard con Touch ID. Fossi stato in Apple l’avrei fatta proprio uguale in tutto, anche per i colori, i tasti freccia e la retroilluminazione, perché è in queste differenze che ho trovato i principali aspetti negativi della tastiera. Ai quali forse aggiungerei il fatto che è fin troppo piccola e sottile, con una inclinazione minima per la scrittura. Però le dita si devono muovere davvero poco per schiacciare i suoi tasti, per cui non si avverte molto come problema.

La MX Keys mini è decisamente più “tastiera” già solo a vederla. È leggermente più voluminosa, ma in senso positivo, ed offre anche una migliore inclinazione per la scrittura. Piacevole da vedere e rifinita piuttosto bene, è una perfetta alternativa alla tastiera originale per risparmiare e per chi abbia necessità di usarla con più dispositivi. Inoltre ha i tasti freccia come devono essere (a T capovolta) e la retroilluminazione. Se si esclude il Touch ID, è un prodotto molto più completo e versatile. Tuttavia non è che si possa evitare di considerare un aspetto così importante, perché avendo un Mac dotato di Apple Silicon è una grande comodità. Soprattutto se si tratta di un Mac mini che non ha il Touch ID integrato. Il grosso errore fatto da Logitech è stato fare la versione per Mac solo di questo colore.

Prima di tutto si avvicina molto all’unica offerta di Apple, per cui si è persa l’occasione di fornire un modello di colore diverso (magari scuro) per tutti quelli che lo preferiscono, ma soprattutto questa colorazione penalizza la retroilluminazione. Considerando anche che le differenze di layout sono minime, personalmente consiglio di valutare la versione generica in nero anche per l’uso sui computer Apple.

In termini di scrittura va detto che sono molto diverse, ma non c’è una migliore o peggiore, è più questione di gusti. Troverete sicuramente più confortevole la Magic Keyboard se siete abituati alle tastiere sottili dei portatili, altrimenti forse c’è più soddisfazione a schiacciare i tasti della MX Keys mini.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.