Per mesi abbiamo assistito alla battaglia legale tra Epic ed Apple dovuta al vincolo dei pagamenti su App Store, ma in un’altra parte del mondo, per una categoria di app completamente diversa, la storia è andata diversamente. Con un comunicato stampa Apple ha fatto sapere di aver abilitato per la prima volta il pagamento con servizi esterni per le app di incontri in Olanda.
L’azione è stata sostanzialmente imposta dalla Netherlands Authority for Consumers and Markets (ACM) ed Apple ha intenzione di fare appello, ma al momento sarà costretta a fornire dei diritti speciali ad alcuni sviluppatori affinché modifichino le loro app per supportare dei sistemi di pagamento esterni.
Ciò causerà la perdita della commissione diretta per Apple che tuttavia potrebbe richiederla a posteriori sulle transazioni esterne, poiché la ACM non ha delegittimato la commissione quanto l’imposizione del servizio unico di pagamento. Nel frattempo Apple ci ha tenuto ad evidenziare i potenziali rischi per i propri utenti, ricordando che non potrà rispondere per eventuali problemi di sicurezza o fornire dei rimborsi se si utilizzeranno dei sistemi di pagamenti terzi.
A differenza del caso Epic contro Apple, che ha visto le due aziende fronteggiarsi direttamente, qui il procedimento legale ha avuto inizio a seguito si una segnalazione di Match Group, proprietario di Tinder, per abuso di posizione dominante, ma l’investigazione è stata portata avanti dall’antitrust olandese.
La stessa ha condannato Apple sostenendo che impedire agli utenti di usufruire di sistemi di pagamento in-app terzi non è accettabile. Dunque ha dato loro un ultimatum: adeguare entro oggi le condizioni per consentire alle app di incontri i sistemi di pagamento terzi oppure pagare fino a 50 milioni di € di multa. Apple ha scelto la via morbida.