Perché non serve oggi un MacBook Pro M2

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A quanto pare il prossimo evento Apple potrebbe tenersi l’8 marzo. Una data insolita su cui molti rumor, anche attendibili, puntano. Se così sarà lo sapremo presto, perché gli inviti dovrebbero uscire almeno una settimana prima, ma a prescindere dal giorno è interessante soffermarsi su ciò che sarà presentato.

Oggi Apple non deve più tener conto della disponibilità di chip di terze parti, ma solo della propria strategia di prodotto e delle tempistiche di chi produce per suo conto. Per questo è ancora più difficile prevedere cosa e quando sarà presentato. Alcun prodotti, però, sono ampiamente prevedibili, come il rinnovo dell’iPad Air con il nuovo SoC e le funzionalità aggiunte che abbiamo visto nell’ultimo iPad mini, come 5G, Center Stage, Dolby Atmos, ecc..

Si parla anche di un rinnovo di iPhone SE, anche se dopo due anni dal precedente sarebbe parecchio in anticipo rispetto il tipico ciclo di rinnovo di quattro anni. Se dovesse arrivare e mantenere la stessa vecchia scocca con hardware ancor più giovane, non farebbe altro che confermare questa bizzarra unione. A mio avviso sarebbe molto meglio lasciarlo così com’è e ridurre il prezzo di listino piuttosto che esasperarne ancor di più le caratteristiche tecniche mantenendo un involucro tanto datato. Ne ho già parlato in un precedente articolo e molti mi hanno detto di essere in disaccordo con me, per cui Apple avrà fatto le sue giuste considerazioni e ipotizzato di avere un mercato per un prodotto così particolare. Va detto però che il suo vantaggio per il Touch ID in tempo di pandemia è stato in parte superato dall’ultimo aggiornamento di iOS (per ora in Beta) con la possibilità di usare il Face ID anche con mascherina (cosa che ho provato e funziona bene).

Il mio cruccio principale, però, è un altro e riguarda i Mac. Come sapete ad oggi la lineup Apple Silicon è monca lato desktop, perché è lì che non esiste niente di più potente di M1 e nulla con schermi superiori a 24″ (che siano integrati o con monitor esterni prodotti da Apple). Eppure si mormora del possibile arrivo di un MacBook Pro M2. Magari sarà così, perché sappiamo che molti preferiscono comprare ciò che si chiama “Pro” a prescindere da tutto, ma non capisco davvero il senso di arrivare al secondo ciclo di aggiornamento in una linea già ricca di portatili con Apple Silicon quando ancora mancano all’appello iMac grande e Mac mini più carrozzato. Nel video spiego un po’ le mie ragioni nel dettaglio, ma non sempre accade ciò che appare più sensato.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.