Recensione Logitech POP Keys: tastiera meccanica colorata e vintage, anche per Mac

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Chi lavora con il computer ha sempre uno schermo di fronte ed una tastiera sotto le mani. C’è chi preferisce quelle compatte e chi le estese, chi ama la scrittura leggera sui tasti a membrana e chi non può fare a meno della fisicità di quelli meccanici. Logitech ha un catalogo molto vasto proprio per rispondere ad ogni necessità ed una intera sezione per il gaming, a cui si è aggiunta da qualche giorno la linea POP composta da una tastiera e un mouse abbinati cromaticamente.

La Logitech POP Keys è una tastiera insolita per il brand, ma riprende alcune idee stilistiche e strutturali che mi è già capitato di vedere altrove negli ultimi anni (seppure mai con layout italiano). Si rifà chiaramente allo stile retrò di una macchina da scrivere e lo alleggerisce con tinte sgargianti ed inedite soluzioni di personalizzazione. Il risultato tocca delle corde molto personali, quindi è facile che possa piacere molto o per nulla, ma di certo non manca di carattere e originalità.

Il POP Mouse non l’ho provato, mi è sembrato meno interessante dal punto di vista della forma, soprattutto per me che sono abituato all’ergonomia di MX Master 3 (recensione), ma ha il pregio di abbinarsi cromaticamente alla tastiera per chi volesse creare un set stilisticamente coerente. Ci sono tre combinazioni di colori molto diverse tra loro e nessuna si potrebbe definire “sobria”.

  • Daydream: base menta con contorno lilla, tasti primari bianchi con modificatori gialli e lilla
  • Blast: principalmente nero con bordo e tasti gialli e neri, alcuni modificatori grigi
  • Heartbreaker: sfumature di rosso corallo e rosa

Il formato della POP Keys è compatto, ma con un layout insolito. Sì potrebbe definire un 60% espanso dato che oltre al blocco testuale c’è tutta la fila di tasti funzione superiore ed anche una colonna di tasti speciali sulla destra. Sono cinque in tutto, identificati da altrettante emoji monocromatiche, ma in dotazione ci sono altri quattro tasti con cui poter personalizzare il proprio setup.

Alla fine si tratta semplicemente di tasti extra a cui possiamo associare ciò che più preferiamo. Può essere la digitazione a schermo dell’emoji rappresentata dallo stesso tasto oppure qualsiasi altra cosa. L’app Logi Options non è esattamente una perla in termini di qualità (io uso ancora la vecchia e non la Plus per limitare i bug), ma offre una vasta gamma di scelte con cui personalizzare ognuno di questi tasti, non solo combinazioni da tastiera, anche clic, comandi specifici del sistema operativo e delle app. Devo ammetterlo: può essere una cosa piuttosto interessante.

Come molti prodotti di Logitech, la POP Keys si può abbinare con tre dispositivi, alternabili tramite i tasti funzione da 1 a 3. È compatibile con tutti i sistemi operativi, compreso macOS dato che ci sono pure le serigrafie miste con i tasti option e cmd, ma il layout non è quello specifico del Mac: in particolare ci sono Ctrl ed Fn invertiti in basso a sinistra.

La tastiera è wireless e funziona con due batterie AAA poste nel vano inferiore. La cosa che mi ha un po’ sorpreso è stata trovare in dotazione anche il nuovo ricevitore Logi Bolt. Finora si era visto solo con la serie di mouse e tastiere denominati “for business” e nella MX Keys mini (recensione) ed ora eccolo di serie anche in un prodotto consumer. Evidentemente Logitech vuole velocizzare il cambio di tecnologia, ma in questo momento di passaggio le cose non sono sempre rose e fiori.

Logi Bolt è l’evoluzione del precedente Unifying, però i due non sono per nulla compatibili. Quindi se avete un altro accessorio che usa il vecchio standard dovete adoperare anche quel ricevitore, entrambi USB-A. Ovviamente si può sempre optare per la semplice connessione Bluetooth che non richiede alcun dongle, però Logi Bolt ha effettivamente una marcia in più offrendo minore latenza, più stabilità e connessione cifrata.

La forma circolare dei tasti della POP Keys rappresenta certamente un richiamo a quelli delle vecchie macchine da scrivere, ma è anche un piccolo ritorno al passato per la stessa Logitech, che li ha usati in tanti modelli degli anni scorsi, tra cui la K780 (recensione). Il meccanismo scelto per gli switch è quello tattile/brown, ovvero il più comune e semplice da apprezzare nella scrittura di tutti i giorni.

In genere preferisco i red / silent red, però mi sono sempre piaciuti anche i brown. Il punto è che questi qui non mi hanno convinto al 100%. I keycaps sono sufficientemente spessi, ma la finitura liscia della superficie non mi fa impazzire sotto le dita, inoltre i tasti si muovono un po’ di più di quanto avrei gradito nella parte iniziale della corsa. Diciamo che non si può confrontare con modelli più costosi come la mia Varmilo (che però costa parecchio di più), ma nella sua fascia di prezzo si difende bene.

Conclusione

Voto 3,5/5È difficile immaginare il livello di apprezzamento che otterrà questa nuova linea di Logitech, soprattutto perché hanno deciso di osare parecchio con le soluzioni cromatiche. Tuttavia di tastiere meccaniche seriose se ne trovano da ogni dove, mentre un modello così particolare e con layout italiano mi è nuovo. Per cui io dico: bene così. Certo se dovessero aggiungere delle versioni più sobrie non mi dispiacerebbe, magari riprendendo le tinte più classiche della serie MX.

Logitech POP Keys - colore Daydream

59,9

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Colori: menta, lilla e giallo

Logitech POP Keys - colore Blast

78,84

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Colori: giallo, nero, grigio

Logitech POP Keys - colore Heartbreaker

57,99

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Colori: rosso corallo, rosa

Personalmente ho apprezzato molto l’idea di base e soprattutto il discorso della personalizzazione, ma avrei preferito dei simboli diversi sui tasti extra. Almeno su quelli aggiuntivi, qualcosa di più generico come un quadrato, una stella o altro che ognuno di noi potesse legare mnemonicamente ad una data funzione. Io ho Mail che si avvia con il fuoco e me lo ricordo solo per la sua posizione. Complessivamente la POP Keys è originale e interessante,ma tenete sempre d’occhio i prezzi, sia qui sopra che nel nostro canale Telegram SaggeOfferte_Tech, perché a volte può convenire comprare il combo, mentre in altri casi si può persino risparmiare per l’acquisto separato dei due elementi.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.