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Il mercato smartphone ha molti player, tutti desiderosi di catturare la propria utenza e scalare le classifiche di vendita; alcuni sono diventati dei colossi a tutto tondo, abbiamo imparato a conoscerli. Potremmo considerarlo come un campionato sportivo, in una classifica sempre movimentata composta da tante squadre. Esattamente come nello sport, però, anche qui c’è quello che si può considerare il derby per antonomasia: Apple contro Samsung. Le due grandi rivali hanno mantenuto sempre una sorta di sfida asimmetrica nel rilascio dei top di gamma, almeno lato smartphone: all’offensiva autunnale da Cupertino corrisponde quella coreana nei primi dell’anno successivo, e così via. Oggi Samsung ha introdotto i tre elementi che compongono la nuova famiglia Galaxy S22. Ma non solo: si è parlato tanto anche di tablet.

Andiamo con ordine, iniziando dai Galaxy S22 e S22+. Fatta eccezione per lo schermo e la batteria (più un’altra lieve deviazione nella parte reti), i due dispositivi condividono esattamente le stesse caratteristiche. A partire dal design, che mantiene il filo conduttore coi predecessori presentando comunque diversi elementi di novità, soprattutto progettuali. Per la scocca è stato usato quello che Samsung definisce Armor Aluminum, un alluminio rinforzato che conferisce alta protezione ai dispositivi, in aggiunta alla certificazione IP68. Anche il vetro opaco usato sulla parte posteriore e quello dello schermo non scherzano tuttavia, essendo dotati del Gorilla Glass Victus+ di Corning. Per ridurre l’impatto ambientale è stata inoltre utilizzata plastica riciclata su alcuni componenti, come i tasti e gli altoparlanti.

Sul frontale, squadra che vince non si cambia, col mantenimento della fotocamera hole punch, incastonata centralmente nella parte superiore del display. A proposito, parliamo dei display: in ambo i casi abbiamo pannelli di ultima generazione Dynamic AMOLED 2X, risoluzione 1080×2340, con regolazione intelligente non solo della frequenza d’aggiornamento ma anche di luminosità e contrasto a seconda della situazione. Il Galaxy S22 offre 6,1″ e una luminosità di picco di 1300 nit, che salgono rispettivamente a 6,6″ e 1750 nel caso di S22+. Presenza ormai familiare il sensore d’impronte digitali sotto lo schermo, di tipo ultrasonico, che si accompagna al sistema di sicurezza Knox Vault, comprensivo di processore dedicato per la protezione dei dati sensibili.

Abbiamo accennato ai processori, vale appunto la pena di approfondire ciò che troviamo all’interno: come da consuetudine Samsung punta sui cavalli di casa, nello specifico il SoC Exynos 2200, octa-core a 4 nm. Andiamo ancor più nel dettaglio? Troviamo un core di punta basato sull’architettura Cortex-X2, con frequenza da 2,8 GHz, tre Cortex-A710 anch’essi ad alte prestazioni, operanti a 2,5 GHz, e 4 Cortex-A510 votati al risparmio energetico, con clock da 1,8 GHz. La GPU integrata è la Xclipse 920, un pezzo interessante dal momento che è basata sull’architettura RDNA2 di AMD, la stessa implementata nelle ultime Radeon e non solo. Sul versante memorie, sono presenti 8 GB di RAM e 128 o 256 GB UFS 3.1 dedicati all’archiviazione.

Il comparto fotografico è uno degli elementi su cui i coreani puntano sempre forte per i loro nuovi Galaxy e qui non viene fatta eccezione. Sul retro troviamo un trittico di sensori: principale da 50 Megapixel, teleobiettivo da 10 MP e ultra-grandangolare da 12 MP. Oltre ai numeri puri, altre caratteristiche hardware e software contribuiscono all’ottenimento di buoni risultati in tutte le occasioni, come la tecnologia Adaptive Pixel, la modalità Nightography (il cui nome già suggerisce gli usi principali) e gli strumenti di intelligenza artificiale, che comprendono una modalità Ritratto rifinita. Si può sfruttare inoltre l’app Expert RAW per avere una vasta serie di controlli manuali nonché appunto la possibilità di salvare le immagini come RAW. Sul versante video, oltre alla registrazione 8K troviamo l’Auto Framing per ottimizzare l’inquadratura dei soggetti e il VDIS per ridurre le vibrazioni durante le riprese. La fotocamera frontale è da 10 Megapixel, in grado di registrare in 4K.

La connettività comprende 5G dual-SIM (comprese eSIM), Wi-Fi 6 nel Galaxy S22 e 6E in S22+, Bluetooth 5.2 ed NFC, utilizzabile sia con Google Pay sia col circuito proprietario Samsung Pay. La batteria è l’ultimo ambito in cui troviamo differenze tra i due prodotti: si parte dai 3700 mAh di S22 per arrivare ai 4500 di S22+. Entrambi supportano sia la ricarica cablata USB-C, con modalità rapida da 25 W per S22 e 45 W per S22+, sia quella wireless, fino a 15 W e con possibilità di effettuarla all’inverso per altri dispositivi. Il sistema operativo preinstallato è Android 12 con la nota interfaccia personalizzata One UI nella versione 4.1. Molto interessante la policy di aggiornamenti introdotta da Samsung coi nuovi dispositivi, che finalmente si avvicina in modo sensibile ai livelli di Apple. Nello specifico, gli S22 godranno di 4 rilasci major di Android, oltre a quelli periodici di sicurezza. La medesima politica viene estesa anche ai precedenti S21, incluso il più recente modello FE, nonché ai pieghevoli Z Fold 3 e Z Flip 3.

I nuovi dispositivi sono già in preordine sulle varie piattaforme online, inclusa Amazon. 4 le tonalità principali tra cui si potrà scegliere: Phantom Black, Phantom White, Green e Pink Gold. Esclusive per il sito Samsung saranno invece Violet, Sky Blue, Graphite e Cream. Nello specifico, queste sono le configurazioni vendute (interessante notare che le versioni Amazon comprendono anche l’alimentatore nella confezione di vendita):

Da segnalare, in conclusione, la promozione durante questo periodo di prevendita fino al 10 marzo che includerà l’invio gratuito degli auricolari Galaxy Buds Pro dopo la registrazione dello smartphone sulla piattaforma Samsung Members.

Ad inizio articolo abbiamo parlato però di tre modelli S22. Eccolo qui l’ultimo, che anzi è quello proprio posto al vertice: Galaxy S22 Ultra. Oltre a porsi nella fascia massima di mercato, va a prendersi quel ruolo che in precedenza era coperto dalla dismessa serie Note, partendo appunto dal supporto alla S Pen inclusa, che offre una latenza 3 volte inferiore rispetto al passato. Un altro omaggio ai predecessori lo si ritrova nel design squadrato. Lo schermo è da 6,8″, sempre Dynamic AMOLED 2X, ma con risoluzione 1440×3080 – invariata invece da S22+ la luminosità di picco a 1750 nit. Stesso SoC degli altri dispositivi, più complicato il discorso RAM/archiviazione. Si parte da 8 e 128 GB, mentre con 12 GB di RAM si possono avere 256, 512 GB o 1 TB di storage. Cambia drasticamente l’assetto fotografico: l’unità principale è da 108 Megapixel, affiancata da due teleobiettivo da 10 MP, di cui una periscopica con zoom ottico fino a 10X, e l’ultra-grandangolare da 12 MP che rappresenta l’unico elemento in comune con gli altri modelli. Frontalmente la fotocamera è da 40 Megapixel. Le caratteristiche di connettività sono le medesime di S22+, così come le modalità di ricarica: cambia leggermente la batteria che ottiene un upgrade a 5000 mAh. Anche qui Samsung garantisce fino a 4 futuri rilasci major di Android oltre quello preinstallato.

Anche S22 Ultra è già pronto alla prenotazione nei vari shop online, in 4 tonalità: Phantom Black, Phantom White, Green e Burgundy. Ad esse si aggiungono Red, Sky Blue e Graphite che saranno esclusiva del sito Samsung. Le configurazioni disponibili sono le seguenti:

Esclusiva dello store Samsung, almeno per ora, resterà la configurazione da 12 GB e 1 TB al prezzo di 1689€. La stessa promozione di prevendita che include i Galaxy Buds Pro è applicata pure qui.

Samsung non si è limitata ai soli smartphone, però: ha presentato un altro trio di flagship in ambito tablet. La suddivisione ricalca quella già vista sopra, ossia Galaxy Tab S8, Galaxy Tab S8+ e Galaxy Tab S8 Ultra. Anche qui ritroviamo elementi progettuali già conosciuti prima, come l’Armor Aluminum per la scocca. Diverse dimensioni e tecnologie per gli schermi, con S8 che dispone di un TFT da 11″ 2560×1600, S8+ che passa ad un Super AMOLED da 12,4″ 2800×1752, S8 Ultra da ben 14,6″ con risoluzione 2960×1848. Tutti in comune hanno la frequenza massima d’aggiornamento, 120 Hz. Il più grande di tutti presenta un elemento piuttosto peculiare, che si nota osservando bene la foto sotto: ebbene sì, c’è il notch, che racchiude al suo interno due fotocamere, una principale e una ultra-grandangolare, entrambe da 12 Megapixel. Gli altri due modelli dispongono della sola ultrawide, mentre su tutto il terzetto la coppia posteriore è formata da principale 13 MP e ultrawide 6 MP. La registrazione video avviene alla risoluzione massima di 4K. Sul fronte audio, troviamo 4 altoparlanti AKG con Dolby Atmos e tre microfoni.

Il SoC è da 4 nm, ma non si tratta dell’Exynos: sui tablet Samsung affida il compito agli Snapdragon 8 Gen 1 di Qualcomm. È un octa-core da caratteristiche abbastanza simili al 2200 degli S22, con un nucleo di punta ARM Cortex-X2 da 3 GHz, altri tre Cortex-A710 ad alte prestazioni da 2,5 GHz e gli ultimi 4 Cortex-A510 per il risparmio energetico da 1,8 GHz. L’eccezione tecnica maggiore è costituita qui dalla GPU, una Adreno 730 che non ha parentele con la RDNA 2 di AMD (tuttavia ha legami ancor più ancestrali con quest’ultima azienda: prima di cederli a Qualcomm nel 2009, gli Adreno li sviluppava proprio AMD e il nome è l’anagramma di Radeon). Per le memorie, troviamo 8 o 12 GB di RAM così come 128 o 256 GB di archiviazione, espandibili tramite microSD sino ad 1 TB. Solo per Tab S8 Ultra sono disponibili configurazioni con 16 GB di RAM e 512 GB di storage. La connettività prevede Wi-Fi 6E di base e versioni dotate di 5G, affiancate dal Bluetooth 5.2. Per le batterie, parliamo rispettivamente di 8000 mAh su Tab S8, 10090 mAh su Tab S8+ e 11200 mAh su Tab S8 Ultra. La ricarica rapida da 45 W nonché lo scambio dati avviene attraverso il connettore USB-C 3.2. Il riconoscimento delle impronte digitali viene offerto sul pulsante d’accensione nel modello base, spostandosi sotto lo schermo negli altri.

I Galaxy Tab sono fatti però per soddisfare i molteplici usi che queste tipologie di prodotti possono offrire, comportandosi anche in modo simile ai laptop se necessario. Come mezzo di input si può ricorrere alla S Pen inclusa oppure alla cover opzionale con tastiera retroilluminata (e trackpad, per quella destinata al Tab S8 Ultra), utilizzabile insieme all’ambiente a finestre DeX che rende Android nell’uso più simile ai sistemi operativi tradizionali. Anche qui Samsung offre 4 futuri rilasci major di Android successivi alla versione preinstallata, la 12 (presumiamo che nel computo l’aggiornamento 12L, specifico per i tablet ed attualmente in fase Beta da Google, venga contato come un rilascio intermedio, se Samsung opterà per rilasciarlo in attesa di Android 13).

Proprio come nel caso degli smartphone, i preordini sono già partiti nelle varie piattaforme. Tab S8 e S8+ potranno essere acquistati nelle tonalità Graphite, Silver e Pink Gold, mentre per Tab S8 Ultra è previsto solo Graphite. Sotto le configurazioni previste (non tutte sono state caricate su Amazon al momento in cui pubblichiamo l’articolo):

  • Galaxy Tab S8 8/128 GB:
    Wi-Fi 799€ (Graphite, Silver, Pink Gold)
    5G 949€ (Graphite, Silver, Pink Gold)
  • Galaxy Tab S8 8/256 GB:
    Wi-Fi 849€ (Graphite, Silver, Pink Gold)
    5G 999€ (Graphite, Silver, Pink Gold)
  • Galaxy Tab S8+ 8/128 GB:
    Wi-Fi 999€ (Graphite, Silver, Pink Gold)
    5G 1149€ (Graphite, Silver, Pink Gold)
  • Galaxy Tab S8+ 8/256 GB:
    Wi-Fi 1049€ (Graphite, Silver, Pink Gold)
    5G 1199€ (Graphite, Silver, Pink Gold)
  • Galaxy Tab S8 Ultra 12/256 GB: Wi-Fi 1299€, 5G 1449€
  • Galaxy Tab S8 Ultra 16/512 GB: Wi-Fi 1499€, 5G 1649€

In maniera simile ai Galaxy Buds Pro regalati con gli S22, anche per i tablet è previsto un accessorio omaggio per gli acquisti durante la fase di prevendita fino al 10 marzo: nel caso specifico chi comprerà Tab S8 o S8+ riceverà la Book Cover Keyboard Slim, mentre per gli acquirenti di Tab S8 Ultra è prevista la Book Cover Keyboard (non Slim, dotata anche di trackpad). La cover verrà ricevuta dopo la registrazione del dispositivo sulla piattaforma Samsung Members.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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