Tutti i dubbi su iPad Air, Mac Studio, M1 Ultra e Studio Display

Leggi questo articolo grazie alle donazioni di Andrea Pasqua, Filippo Lelli Mami, Antonio Fedele Martina, Emanuele Beffa, Alessandro Peroni, Roberto Esposito, Daniele Saron, Marco Farruggio, Manuel Cipolotti, Antonio Cerchiara, Daniele Chillari.
♥ Partecipa anche tu alle donazioni: sostieni SaggiaMente, sostieni le tue passioni!

Dopo un evento Apple trovo sempre stimolante ascoltare le considerazioni degli utenti, i quali spesso riescono ad evidenziare degli aspetti positivi e criticità interessanti. Vi ho quindi chiesto sul mio account Instagram @saggiamente_blog di esprimere i vostri commenti e pormi qualche domanda. Ne sono arrivate tantissime, ci ho messo qualche giorno per ordinarle ed accorpare quelle simili, oggi proverò a rispondere ad alcune di esse.

Cosa ne pensi del nuovo iPad Air?

  • Ovviamente è il migliore iPad in quella fascia di prezzo se guardiamo al solo listino. Bisogna però considerare che al momento del lancio si parte da 699€ per la base da 64GB, mentre l’iPad Pro 11″ M1 da 128GB è costato anche 736€ secondo lo storico del nostro canale telegram @SaggeOfferte_Tech
  • Inoltre anche i precedenti iPad Pro non M1 presentano dei vantaggi rispetto a questo Air su tutti i principali aspetti importanti ad oggi: schermo con ProMotion, audio quad-speaker, Face ID e poi anche fotocamere in più, LiDAR. ecc… 
  • Se prendiamo in esame il mio vecchio iPad Air 11″ 2018, il nuovo iPad Air 5 è inferiore per tutto ad accezione di M1. Il fatto è che già l’A12Z/X erano e sono più che abbondanti per ciò che si può fare con iPadOS. Se Apple si deciderà mai a fare qualcosa in più con questo sistema operativo è probabile che gli iPad con M1 possano avere delle funzioni esclusive in più, ma fino ad allora è difficile considerare le teoriche prestazioni in più come un vantaggio più importante rispetto a tutti gli altri per cui il Pro è superiore oggi.

Come mai Display Studio costa tanto? È migliore del monitor di iMac 5K?

  • Teoricamente sono quasi identici, seppure il nuovo display abbia 600 nits, 100 in più del monitor di iMac 5K.
  • Sono certamente importanti le nuove tecnologie per audio, speaker, webcam e il fatto che sia addirittura dotato di Apple A13 (piuttosto sprecato visto che non ci si può fare altro direttamente sul monitor come ad esempio far funzionare il mirroring AirPlay).
  • Risolve certamente in modo elegante e completo le necessità di chi possiede un Mac da usare sulla scrivania, ma ritengo anche io che sia un monitor caro nel complesso.

Meglio comprarlo con stand fisso o attacco VESA?

  • Non c’è una risposta giusta e soprattutto dispiace che non sia possibile smontare la base e alternare da una modalità all’altra, anche se ciò comportasse l’acquisto di un pezzo aggiuntivo.
  • A mio avviso quello con la base ha un maggior valore, anche solo per il fatto che c’è il pezzo in più e si può usare senza acquistare altri accessori, ma resta il fatto che in alcuni casi l’attacco VESA sia decisamente più pratico (ad esempio per creare postazioni multimonitor con bracci).

La reale differenza tra display normale e con nanotexture?

  • Il vetro dà brillantezza e profondità ai colori, nonché un maggior contrasto percepito, ma è incline ai riflessi e quindi richiede un attento posizionamento rispetto alle sorgenti di luce.
  • La texture al laser elimina la finitura lucida e riduce tantissimo i riflessi, mantenendo alcuni dei principali vantaggi del vetro ma senza ridurre molto la qualità percepita (a differenza delle coperture opache, soprattutto nei monitor entry-level).

Potrebbe arrivare anche un monitor entry-level?

  • Se con questo si intende con qualità inferiori ritengo assolutamente di no.
  • Una cosa che teoricamente sarebbe possibile è la reintroduzione di un monitor più piccolo, come c’è stato per tanti anni fino al LED Cinema Display incluso. Quindi un 24″ 4,5K preso pari pari dall’iMac 24″ sarebbe possibile, ma questo non significa purtroppo che Apple lo farà.
  • Nell’ultima decade Apple si è particolarmente incaponita con gli all-in-one, ma ora che i portatili vanno molto di più stanno iniziando a ragionare diversamente. Avere un monitor a listino significa poter vendere un prodotto in più ai propri clienti, sia privati che professionali. In alcuni casi si spenderà di più, ma bisogna ricordare che gli schermi invecchiano più lentamente e, molto spesso, averli separati può rivelarsi un vantaggio.

Dispiace per chi ha preso MacBook Pro M1 Max per uso desktop ora che c’è il Mac Studio!

  • Sono tra questi e precisamente nella casistica peggiore, dato che quando mi arriverà il Mac Studio non avrò un grosso vantaggio nel possedere un portatile così potente su cui ho speso così tanti soldi dato che il 90% del mio lavoro è alla scrivania. Chi lo ha preso per un uso misto, invece, continuerà ad ottenere il massimo dal suo acquisto.
  • Il problema è che Apple non ha una pianificazione esplicita della roadmap in questa transizione e dal momento che non sta solo cambiando i chip in vecchi computer, ma anche modificando un po’ le linee, scegliere il proprio dispositivo finché non sarà tutto fuori risulta molto più difficile che in passato.

Il design del Mac Studio non è un po’ anonimo?

  • Questa è anche la mia personale impressione. Sicuramente va visto dal vivo perché la qualità costruttiva aggiunge molto, ma è certamente vero che qui si è andati su una soluzione molto standard, concentrando le attenzioni sull’efficienza più che sull’estetica. 

Cosa ne pensi di questo sistema di dissipazione?

  • Difficile dirlo prima di averlo provato, ma l’airflow sembra piuttosto semplice e potenzialmente efficace.
  • Considerando le dimensioni non dubito che andrà benissimo con M1 Max, mentre per M1 Ultra è ancora tutto da vedere dato che non conosciamo le sue reali esigenze.

Mac Studio è eccessivo per editing fotografico?

  • Sicuramente non è necessario, ma non direi necessariamente eccessivo finché parliamo del Max.
  • Per chi lavora con file pesanti e in numero elevato, con editing impegnativi e scatto tether,  può essere un valido alleato e soprattutto durare a lungo.

Mac Studio M1 Ultra può sostituire il Mac Pro?

  • Qui la risposta è facile perché Apple stessa ha presentato dei confronti in cui M1 Ultra risulta superiore a molte configurazioni del Mac Pro più costose. 
  • Quello che manca è certamente la modularità, che con Apple Silicon è attualmente impossibile dato che il suo vantaggio è direttamente correlato al fatto che sia concepito come SoC con tutti i componenti integrati.

Perché non hanno fatto Mac Studio con M1 Pro?

  • Perché hanno sbagliato… almeno per quei tanti che l’avrebbero sicuramente scelto.
  • È vero che M1 Pro non ha bisogno di tutta quell’areazione e potrebbe non gestire lo stesso numero di connessioni, quindi avrebbe ancora senso aspettarselo in una versione potenziata del Mac mini: più adatto a lui e magari meno costoso.

Mac Studio con Studio Display costa di più di iMac 27″

  • È vero, ma siamo anche su un’altra categoria di prestazioni (soprattutto perché la versione base, effettivamente più economica, aveva ancora Fusion Drive e 8GB di RAM).
  • Se Apple dovesse aver abbandonato l’idea di un iMac 27″, allora la speranza è che arrivi un Mac mini M1 Pro.
  • A questo si potrebbe associare il nuovo Studio Display oppure scegliere un monitor diverso, più grande, più economico o entrambe le cose.

Quanto ha senso M1 Ultra rispetto M1 Max?

  • Credo sia impossibile rispondere prima di averlo provato.
  • Ad oggi l’unica cosa certa è che se già M1 Max eccede le necessità di molti utenti, anche avanzati, M1 Ultra sarà ancora più di nicchia.

Ora la potenza c’è, ma il software è all’altezza?

  • Domanda non banale, infatti ripeto sempre che è importante verificare che i software di cui si ha bisogno siano già pienamente compatibili con Apple Silicon. In caso positivo, sfruttando pienamente le prestazioni di queste macchine, i vantaggi sono palesi.
  • Altra cosa interessante è che ad oggi la piattaforma Mac è decisamente più appetibile anche per gli sviluppatori, non solo per i software professionali ma anche per i giochi. Non sarà mai il core dell’ecosistema, ma attualmente sarebbe possibile giocare anche con titoli AAA con queste prestazioni, quindi è auspicabile un maggior supporto da questo punto di vista.

Quanto costerebbe un PC di pari prestazioni a M1 Ultra:

  • Qui siamo nel terreno delle ipotesi totali, dunque è facile sbagliare i riferimenti, ma il Mac Studio M1 Ultra potrebbe non essere affatto più costoso di un PC di pari prestazioni. Senza considerare quanta corrente in meno consumerà.
  • Apple ha evidenziato un vantaggio rispetto al nuovo i9-12900K in multi-core (circa $600), ma ho visto un confronto che pone M1 Ultra al pari di un AMD Ryzen Threadripper 3990X 64-core da $3500 (e trovo più corretto questo, anche se vecchio, perché Apple Silicon è più vicino alle architetture workstation che non a quelle consumer. Ma teniamoci comunque sul basso e consideriamo che – sempre stando ad Apple – la GPU equipara una RTX 3090 (circa $2000) a cui vanno aggiunti 64GB di RAM veloce, più SSD, Case, scheda madre, areazione, ecc..

Come sarà il futuro Mac Pro?

  • Certamente si tratterà della vetta della tecnologia Apple Silicon, per la quale mi aspetto anche alcune soluzioni inedite non viste finora, neanche su M1 Ultra.
  • Una questione importante è quella della modularità, ovvero se Apple riuscirà a mantenere i vantaggi di questa tecnologia basata sul tutto-in-uno offrendo comunque la possibilità di modificare e aggiornare alcuni componenti. Per dire, considerando che la struttura stessa del Mac Pro sarà molto costosa, potrebbe essere interessante avere un pezzo di scheda logica sostituibile con un nuovo SoC in futuro, oppure degli slot di espansione per dischi aggiuntivi. Difficile, almeno stando alle tecnologie viste finora, che si vada a separare CPU, GPU, RAM.
  • Altro aspetto davvero interessante sarà come superare M1 Ultra. M1 Max aveva fin da principio un die di interconnessione su un lato, cosa che ha consentito l’accoppiata di due unità con UltraFusion. Alcuni rumor da tempo suggeriscono che si possa arrivare a quattro M1 Max, ma non sarebbe possibile allo stato attuale. Quindi o Apple realizza uno o più chip completamente diversi per il Mac Pro, oppure dovrebbe mettere a punto una sorta di bridge multidie in cui far confluire più SoC M1 Max. Questo è tecnicamente possibile, ma dovrebbe portare ad una riduzione delle prestazioni complessive, mentre con la connessione diretta di M1 Ultra questo limite non si è visto.

Che fine hanno fatto gli iMac grandi?

  • Non solo Apple non ha presentato i nuovi iMac 27″ con Apple Silicon, ma anche ritirato dallo store quelli Intel dopo l’uscita del Mac Studio. Quindi, in questo preciso momento, gli utenti interessati all’all-in-one devono ripiegare sul più piccolo iMac 24″ limitandosi anche al solo M1 base, oppure abbandonare l’idea del blocco unico e spendere di più per la coppia Mac Studio + Display Studio. Il punto è che non è facile capire se gli iMac più grandi siano ormai completamente eliminati dai futuri piani di Apple o semplicemente rimandati. 
  • Nell’ultimo keynote abbiamo sentito queste parole a conclusione dell’evento: “making our transition nearly complete, with just one more product to go: Mac Pro. But that, it’s for another day”. È facile concludere che non arriveranno altri Mac al di fuori del Pro, ma l’affermazione potrebbe anche essere relativa alla tecnologia, quindi ad Apple Silicon, dato che quella sarà la vetta. D’altronde altri prodotti ne devono uscire anche solo come aggiornamento dei pre-esistenti.

Cosa manca ancora con Apple Silicon?

  • Se si intende cosa deve arrivare, allora è chiaro che non ci sia una risposta sicura, dato che anche i più famosi e accreditati leaker stanno evidentemente sparando in ogni direzione sperando di indovinare qualcosa. Infatti, fino a due giorni prima dell’evento dell’8 marzo si parlava di tanti Mac in uscita, ma nessuno aveva ancora citato il Mac Studio, che è l’unico realmente arrivato. 
  • Provo quindi a rispondere con un’altro elenco, ovvero quello dei prodotti che mi piacerebbe vedere e che sarebbero tecnicamente fattibili:
    • una nuova linea di MacBook basata su Air ma in due varianti di schermo (12/14)
    • un Mac mini più potente che non sia lo Studio, magari con M1 Pro
    • un iMac più grande, sempre con M1 Pro
    • un monitor più economico dell’attuale Pro Display XDR e che, a differenza del nuovo Studio Display, supporti la creazione di contenuti HDR per essere meglio abbinato ad un MacBook Pro 14/16″ nel campo video
    • un convertibile che in modalità touch funzioni come iPadOS (o un iPad che in modalità desktop funzioni come macOS)
Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.