Ieri è avvenuto qualcosa che, in tutta sincerità, nessuno si aspettava: NVIDIA ha reso open source i driver Linux per le sue schede video. Gli stessi sono stati rilasciati su GitHub con un licenza mista GPL/MIT e nel comunicato stampa viene descritta l'attuale compatibilità con le principali distribuzioni. Non è ancora chiaro se questa novità sia collegata all'attacco hacker che l'azienda ha subito in marzo, ma il fatto che fosse stata ricattata proprio per rendere i driver open source collega inevitabilmente i due eventi. Tuttavia, questa novità non può che far bene alla stessa azienda.
Negli ultimi anni AMD sta acquisendo più rilevanza nel mondo Linux per tutte le attività di Machine Learning anche per il fatto di avere driver open source da usare su ogni sistema, mentre con NVIDIA il supporto più sicuro si trovava solo su Ubuntu. Alla lunga questo scenario avrebbe potuto minare la predominanza di NVIDIA, per questo il recente cambio di rotta si tradurrà quasi certamente in un vantaggio strategico nel lungo periodo, anche se fosse stato indotto dagli hacker. Considerando la tradizionale politica della casa, questo momento verrà certamente ricordato come un passaggio molto importante nella sua storia e per l'intero settore.
[AGGIORNAMENTO] A seguito del rilascio, alcuni indizi suggeriscono che in realtà NVIDIA abbia reso pubblica solo una parte dei driver, spostando parte delle funzioni nel firmware delle GPU.
So NVIDIA "released" their kernel driver as open source.
By which they mean, they moved most of it to firmware and made the open source driver call into it. There are almost 900 functions implemented in the 34MB firmware, give or take, from what I can see.
Broadcom vibes...
— Hector Martin (@marcan42) 12 maggio 2022