I MacBook Air M1/M2 sono cari? Facciamo due conti alla ricerca della verità

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A seguito della WWDC22 e del mio video recap, vi ho chiesto su Instagram cosa ne pensate del nuovo MacBook Air M2. Ho ricevuto un mare di domande e osservazioni, molte delle quali incentrate sul prezzo troppo caro. A me non è sembrato molto strano già in fase d’annuncio, sia perché mi aspettavo un aumento rispetto al precedente M1 sia perché oggi il dollaro è più forte di due anni fa, ma era solo una sensazione. Stamattina ho deciso di fare due calcoli per cercare di capire dove sta la verità.

Il MacBook Air M1 è uscito a novembre del 2020 con un prezzo di $999. Una ricerca su Google mi ha ricordato che al tempo il cambio Euro/Dollaro era di 1,1863, quindi la conversione diretta sarebbe stata di 842€. A questa cifra va aggiunta l’IVA, perché i prezzi US non la includono, arrivando a 1027€, ovvero 132€ in meno rispetto ai 1159€ del listino 2020. Si tratterebbe di una maggiorazione del 12,85% circa, che possiamo considerare come la tassa Apple per l’Italia (TAxI).

999 / 1,1863 * 1,22 = 1027 #prezzo in Euro con IVA
1159 - 1027 = 132 #differenza rispetto il listino
132 / 1027 = 12,85% #TAxI 
999 / 1,1863 * 1,22 + 12,85% = 1159€
MacBook Air M1 (2020): prezzo USA $999, italiano 1159€

Vi dico subito che questo 12,85% non ha alcuna valenza matematica. Essendo calcolato a ritroso è solo una pezza messa lì per coprire la discrepanza del risultato, a sua volta dovuta ad evidenti approssimazioni. È impossibile per noi sapere quante e quali voci vengono effettivamente considerate da Apple nel momento in cui stabilisce i prezzi dei suoi prodotti al di fuori degli Stati Uniti, ma di certo non si tratta di una cosa semplice. C’è l’IVA, certo, ma credo che considerino anche la differente pressione fiscale, nonché il fatto che ogni nazione possa avere tasse aggiuntive rispetto l’IVA (pensate al nostro compenso per copia privata della SIAE che si paga sullo storage).

Altra cosa da non sottovalutare è che il prezzo rimarrà costante ma il cambio no, quindi immagino si facciano delle proiezioni della valuta per l’intero ciclo vitale previsto del prodotto. E si considerano sicuramente tanti altri aspetti economici oltre a questi e alla fine è probabile che anche il marketing dica la sua per un leggero lifting del prezzo affinché appaia più invitante.

Facciamo un salto nel presente, dove con la WWDC22 è arrivato il nuovo Air M2 lasciando a listino il precedente M1. A qualcuno può sembrare una strana scelta, ma in realtà è successo molte volte in famiglia Apple che un computer di precedente generazione rimanesse a listino quando il successivo subisse un aumento di prezzo a causa di un nuovo design. E questa cosa ha ancora più senso con l’Air, perché il precedente ha rappresentato una particolare eccezione. L’aver mantenuto nel 2020 il vecchio design, insieme alla volontà di spingere il passaggio ad Apple Silicon, ha portato Apple ad assegnargli un buon prezzo di listino, reso ancora più allettante dalle successive offerte.

Proviamo a fare due calcoli con la stessa logica precedente, anche se ora sappiamo che considerare il cambio come un dato statico è certamente un errore. Comunque negli ultimi tempi si aggira intorno ad 1,07 e al 6 giugno era di 1,0726, a cui bisogna aggiungere l’IVA ottenendo 1136€. Come vedete è una cifra superiore alla precedente e se applicassimo la stessa maggiorazione del 12,85% arriveremmo a 1281, mentre il MacBook Air M1 in Italia viene oggi venduto a 1229€ di listino.

#Con cambio statico al 6 giugno
999 / 1,0726 * 1,22 + 12,85% = 1282 #prezzo in Euro con IVA + TAxI

A mio avviso una parte della differenza deriva proprio dalla proiezione della valuta, dato che al momento è previsto che in futuro il Dollaro vada a perdere qualcosa rispetto all’Euro. Ho trovato online una stima media di 1,08 fino a luglio del prossimo anno (quindi 12 mesi dal lancio), cosa che ci porterebbe a 1273€, che sono sempre di più degli attuali 1229€.

#Con cambio medio da proiezioni fino ad agosto 2023
999 / 1,08 * 1,22 + 12,85% = 1273 #prezzo in Euro con IVA + TAxI
MacBook Air M1 (2022): prezzo USA $999, italiano 1229€

Per cui, parrebbe semmai che Apple venda gli Air M1 in Italia perdendoci qualcosa rispetto al 2020, anche se noi vediamo un aumento. La cosa avrebbe senso per diverse ragioni, soprattutto se hanno considerato l’andamento del mercato locale, ma anche solo per il fatto questo computer ha già fatto maturare i suoi buoni guadagni nel suo primo periodo di vendita.

La cosa interessante, però, succede se guardiamo al MacBook Air M2 appena lanciato, che ha un prezzo di $1199. Se proviamo ad applicare a questo lo stesso tasso di cambio medio, l’IVA e la tassa Apple per l’Italia del 12,85%, viene fuori 1528€, cioè un solo euro in meno del reale prezzo di vendita in Italia.

#Con cambio medio da proiezioni fino ad agosto 2023
1199 / 1,08 * 1,22 + 12,85% = 1528 #prezzo in Euro con IVA + TAxI
MacBook Air M2 (2022): prezzo USA $1199, italiano 1529€

Magari è solo una casualità che i conti tornino, forse sono stato anche io a farli tornare a forza. Un esperto di economia potrà certamente identificare numerose crepe nei miei ragionamenti, però in giro ho sentito semplificazioni decisamente peggiori ed errate proprio nella sostanza dei fatti.

Lungi da me giustificare Apple per i suoi prezzi, ma era assolutamente prevedibile (e previsto anche da me su queste pagine e nei video) che l’Air M2 sarebbe costato queste cifre di listino. Per questo motivo non ho avuto remore a consigliare Air M1 anche a ridosso dell’annuncio del successivo quando trovato a meno di 900€. Anche la nuova versione avrà degli sconti in futuro, ma ci sarà ovviamente da aspettare. Forse neanche troppo, però, considerando che già ieri Amazon ha aperto i preordini con 120€ in meno e prezzo minimo garantito, come vi abbiamo prontamente segnalato su @SaggeOfferte_Tech

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.