iPadOS 16 fa pochi tagli, ma solo i modelli M1 avranno Stage Manager: è marketing o necessità?

Nella WWDC22 Apple ha tolto i veli su iPadOS 16 ed ha risposto a molte delle richieste degli utenti, rendendo gli iPad più produttivi grazie allo sfruttamento integrale degli schermi esterni e la nuova funzionalità multitasking Stage Manager. Ci sono anche delle novità secondarie, ma le principali sono queste e sono un’esclusiva degli iPad con M1, in pratica solo gli ultimi iPad Pro 2021 e iPad Air 2022.

In parte era prevedibile che si andasse in questa direzione ma, in effetti, gli altri iPad otterranno molto poco da questo update. Considerando che qui non c’è neanche la nuova lock screen di iOS 16, si tratta giusto di avere l’app Meteo, alcune funzioni in più su File e Mail e qualche altra piccola miglioria qua e là. Io avevo resistito finora con iPad Pro 2018 abbinato al ben più comodo iPad mini 6, ma dovrò cambiare qualche dispositivo della mia scuderia per poter provare le novità.

Da possessori dei precedenti modelli è normale rimanere delusi, soprattutto se consideriamo chi ha speso un patrimonio per l’iPad Pro 12,9″ del 2020. Rene Ritchie ha chiesto ad Apple il perché di questa limitazione e l’azienda ha risposto dicendo che per far funzionare Stage Manager anche su schermi esterni con un totale di 8 app aperte in multitasking è richiesta tanta memoria, storage super veloce e una gestione avanzata delle connessioni video. Questa è una mia traduzione non letterale, quindi vi riporto anche il testo originale in inglese:

Stage Manager is a fully integrated experience that provides all-new windowing experience that is incredibly fast and responsive and allow users to run 8 apps simultaneously across iPad and an external display with up to 6K resolution. Delivering this experience with the immediacy users expect from iPad’s touch-first experience requires large internal memory, incredibly fast storage, and flexible external display I/O, all of which are delivered by iPads with the M1 chip. – Apple

Tutto sommato sembra un discorso comprensibile, perché gli unici iPad che si avvicinano agli 8GB di Memoria Unificata di M1 sono sono i Pro 2020 (che ne hanno 6GB), però hanno il chip A12Z la cui GPU 8-core raggiunge uno score di 11985 con Metal, mentre i modelli con M1 arrivano a 21160. Anche la CPU di quel chip è inferiore, con un punteggio di 4650 contro i 7215 di M1.

Caratteristiche iPad Pro 2020 iPad Pro 2021
Soc A12Z Apple M1
CPU 8-core (4P+4E) 8-core (4P+4E)
CPU single-core 1143 1706
CPU multi-core 4664 7215
GPU Metal 11975 21160
RAM 6GB 8GB

D’altro canto ci sono SoC utilizzati nel mondo Android che vanno peggio e riescono a gestire una modalità desktop con finestre. Ad esempio ho mostrato il Galaxy Tab S8 Ultra che raggiunge solo 3292 in multi-core nello stesso test Geekbench 5 per la CPU e la cui GPU su Vulkan ottiene un misero 6995. E ci sono modelli più vecchi e ancora meno performanti, anche tra gli smartphone, che hanno comunque una modalità desktop. Per questo la mia impressione è che si sarebbe potuto portare Stage Manager anche su un paio di iPad precedenti ad M1, ma che probabilmente Apple ha giudicato non adeguate le prestazioni in uso o lo sforzo necessario all’adattamento.

In tutti i casi trovo che la scelta sia discutibile perché hanno fatto la cosa più facile e redditizia per loro, lavorando su una base hardware/software comune e spingendo il mercato sui modelli M1. Mentre sono pronto a scommettere che A12Z su iPad Pro 2020, e il suo fratello minore A12X sui 2018, siano perfettamente in grado di gestire almeno le 4 app in finestra nella schermata interna, magari escludendo l’estensione sui display 6K. Oppure si poteva limitarne il numero a 3, visto che già le supportano. Così come gli iPad mini 6 con A15 non avrebbero certamente difficoltà a gestire un display esterno con la sua risoluzione nativa, anche senza avere Stage Manager. Guardare al passato con implementazioni parziali avrebbe comportato un certo sacrificio per Apple, ma se consideriamo che stiamo parlando di dispositivi di uno o due anni fa, venduti comunque a caro prezzo, probabilmente questa attenzione era un po’ dovuta.

Gli iPad già usano fino a 3 app insieme, strano non possano arrivare alle 4 di Stage Manager

Comunque stavo analizzando un po’ il funzionamento di Stage Manager e non mi è ancora ben chiaro come sia stato implementato il multitasking dal punto di visto delle app, cioè se sia necessario un upgrade per funzionare completamente, perché alcuni segnalano interruzioni delle operazioni sulle app visibili ma non attive dello stage, esattamente come avviene su iPadOS 15.

No M1, No Party

Un’altra informazione negativa è che le periferiche audio sembrano essere ancora limitate ad un accesso esclusivo, per cui non si può registrare da un microfono esterno in un’app e usare la stessa sorgente anche in una call, che è quello che si fa tipicamente quando si registra un podcast con più voci a distanza.

Ricordo che i problemi attuali di iPadOS 16 possono essere in tutto o in parte correlati allo stato di prima beta e che potranno essere risolti prima del rilascio finale.

Bizzarro anche che ad oggi le app per iOS non siano compatibili con Stage Manager (si aprono con schermata nera), quando sarebbero perfette da visualizzare nella forma nativa verticale ora che c’è il supporto per le finestre. Ed è decisamente strano che si possa attivare Stage Manager su schermo esterno pur non avendo mouse e tastiera connessi, visto che non ci si può in nessun modo arrivare ed operare. Spero che Apple inserisca delle opzioni in tal senso che ricordino un po’ quelle viste sul Galaxy Tab S8 Ultra, magari anche con lo switch automatico tra una modalità e l’altra in base agli accessori connessi.

Manca poi la modalità clamshell, ovvero la possibilità di utilizzare l’iPad a schermo spento con monitor, mouse e tastiera esterni, cosa che viene usata spesso sui MacBook quando si lavora su una postazione da scrivania. Insomma, c’è ancora tanta strada da fare, ma ricordo che attualmente siamo alla prima beta per i soli sviluppatori, quindi il tempo per porre rimedio c’è.

ipad-pro-surface-pro-4-penna

Il primo iPad Pro 12,9″ del 2015 è l’iPad più vecchio che riceverà iPadOS 16

In chiusura di questo primissimo approccio ad iPadOS 16, vi propongo anche il mio tabellone delle compatibilità a partire da iOS 10 del 2012. Qui i tagli sono stati piuttosto esegui quest’anno, probabilmente a causa delle pochissime novità in arrivo nei vecchi modelli. È un bene, ma rimane un po’ strano vedere tra gli aggiornabili anche l’iPad 5 con A9 e 2GB quando iOS 16 escluderà anche iPhone 7 Plus con A10 e 3GB, sebbene proprio l’assenza della nuova lock screen possa aver reso più leggero iPadOS.

ANNO Device Hardware iOS 10 iOS 11 iOS 12 iPadOS 13 iPadOS 14 iPadOS 15 iPadOS 16
2010 iPad A4 256GB No No No No No No No
2011 iPad (2) A5 512GB No No No No No No No
2012 iPad (3) A5x 1GB No No No No No No No
iPad mini A5 512GB No No No No No No No
iPad (4) A6x 1GB No No No No No No
2013 iPad Air A7 1GB No No No No
iPad mini (2) A7 1GB No No No No
2014 iPad mini (3) A8X 2GB No No No No
iPad Air (2) A8X 2GB No
2015 iPad mini (4) A8 2GB No
iPad Pro 12,9″ A9X 4GB
2016 iPad Pro 9,7″ A9X 2GB
2017 iPad (5) A9 2GB
iPad Pro 10,5″ A10X 4GB
iPad Pro (2) 12,9″ A10X 4GB
2018 iPad (6) A10 2GB x
iPad Pro 11″ A12X 4GB x x
iPad Pro (3) 12,9″ A12X 4GB x x
2019 iPad Air (3) A12 3GB x x
iPad mini (5) A12 3GB x x
iPad (7) A10 2GB x x x
2020 iPad Pro (2) 11″ A12Z 6GB x x x
iPad Pro (4) 12,9″ A12Z 6GB x x x
iPad (8) A12 3GB x x x x
iPad Air (4) A14 4GB x x x x
2021 iPad Pro (3) 11″ Apple M1 8 / 16GB x x x x
iPad Pro (5) 12,9″ Apple M1 8 / 16GB x x x x
iPad (9) A13 3GB x x x x x
iPad mini (6) A15 4GB x x x x x
2022 iPad Air (5) Apple M1 8 / 16GB x x x x x

 

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.