Recensione Black Shark 5 Pro: lo squalo del gaming su smartphone

Alcuni considerano gli smartphone da gaming prodotti minori o incompleti, ma la verità è che sono semplicemente schierati nel dare priorità ad alcuni aspetti rispetto ad altri. Si può trovare un perfetto parallelismo nei corrispettivi PC da scrivania, dove dimensioni, alimentazione e areazione sono scelti e misurati con l’obiettivo primario di ottenere le massime prestazioni. Questo approccio può portare a degli eccessi, ma in genere è più centrato di quanto s’immagini. Basti pensare al fatto che molti professionisti comprano laptop e computer da gaming proprio per il fattore prestazioni (il mio PC portatile è un ASUS ROG Zephyrus G14).

Ovviamente gli smartphone non si prestano ad attività lavorative evolute, quindi perché considerarne uno da gaming? Beh, per il gaming, ovviamente, ma non solo. Qualche tempo fa sembrava che gli smartphone in questo settore dovessero essere per forza rozzi, enormi e con fotocamere pessime, destinati ad un pubblico giovane con poche pretese. Oggi non è più così. Certo, il design rimane caratteristico e si punta sempre su prestazioni, schermo e batteria, ma oggi esistono prodotti decisamente meno eccessivi e più completi, proprio come il nuovo Black Shark 5 Pro.

Estetica misurata: voto 7

Non sono uno che si scandalizza facilmente di fronte ad un design ardito con qualche lucina qua e là, ma questo smartphone rimane piuttosto moderato. Il colore che mi hanno inviato in prova si chiama Stellar Black ed è una sorta di grigio scuro cangiante che diventa blu metallico da certe angolazioni. L’altro è Nebula White: simile, ma chiaro. La decorazione che si intravede sul retro inclinandolo ricorda un po’ gli HUD (head-up display) tipici della fantascienza, che poi sono usati anche nella grafica di molti giochi.

C’è anche un LED che potreste disattivare, se siete proprio contrari, ma può essere davvero utile per segnalare le varie attività quando lo schermo è rivolto verso il basso. Quindi possiamo avere uno specifico colore o un pattern di illuminazione differente per le chiamate in entrata, le notifiche, la batteria scarica, ecc..

Il frontale è invece tutto schermo e con cornici sottili, solo un po’ più spessa in basso e con il foro per la fotocamera centrale. Il sensore d’impronta è nel tasto di accensione ed è molto preciso e reattivo.

In dotazione c’è anche una cover nera di plastica morbida che riprende un po’ il design dello smartphone in basso rilievo ed ha due aperture in corrispondenza del gruppo fotocamere e del LED posteriore.

Ergonomia: voto 6

Il Black Shark 5 Pro non è certamente un peso piuma con i suoi 220 grammi e anche le dimensioni sono generose con una superficie di 16,3 x 7,6 cm ed uno spessore di 9,9mm. Usarlo ad una mano è un po’ faticoso perché si fa sentire, ma la presa è comoda grazie al retro leggermente curvo ai lati. Con la cover aumenta il grip e diventa un po’ più squadrato, ma è fatta piuttosto bene.

Tra le caratteristiche più interessanti del Black Shark 5 Pro ci sono due tasti fisici aggiuntivi nascosti. Si tratta dei tradizionali grilletti L / R che di default sono invisibili, a filo con la scocca, ma si possono sbloccare magneticamente con due switch fisici. Una volta attivi possono essere usati per qualsiasi cosa, come fare screenshot o lanciare app, ma il loro uso primario è nel gaming, dove si possono associare alla pressione di specifiche aree sullo schermo tramite la sezione Shark Space.

Display: voto 7,5

Lo schermo è senza dubbio tra gli elementi predominanti in ogni smartphone e qui non si fa eccezione con un OLED da 6,7″ a 144Hz. La frequenza di refresh si può ridurre a 90Hz o 60Hz dalle impostazioni, ma io ho lasciato attiva la regolazione intelligente che passa in automatico tra le varie modalità in base all’attività in corso.

La dimensione è generosa, adatta per giocare, e la risoluzione di 1080 x 2400 pixel porta ad un’ottima densità di 394ppi, perfetta per riprodurre contenuti di ogni tipo.

La luminosità arriva a 1300 nit di picco, ottenendo compatibilità HDR10+, e sono validi anche i colori grazie alla copertura completa dello spazio colore DCI-P3. L’unica cosa un po’ deludente è l’angolo di visione, perché lo schermo tende a presentare del color shifting quando si inclina lateralmente, in particolare sulle ampie schermate a sfondo bianco.

Autonomia: voto 8,5

Prima ancora delle specifiche tecniche vi voglio parlare dell’autonomia e in particolare del potentissimo caricatore da 120W in dotazione. Con questo si riesce a caricare completamente la batteria interna da 4650mAh in soli 15 minuti (Ultimate Mode).

Il trucco per non danneggiarla sta nel fatto che la batteria è composta da due celle, quindi si riesce a distribuire la carica evitando l’eccessivo surriscaldamento. In effetti l’ho provata e al termine della ricarica lo smartphone aveva una temperatura di circa 31°, quindi giusto un po’ tipiedo.

Secondo la casa sono garantiti più di 1200 cicli di ricarica, che significa ben oltre tre anni con una carica al giorno. Se però non si ha fretta e si vuole preservare ancora meglio la durata della batteria nel tempo, si può anche utilizzare la Even Mode che è un po’ più lenta (24 minuti per una ricarica completa).

L’autonomia con l’uso generico è molto buona, si arriva tranquillamente a sera facendo un po’ di tutto. Messo sotto stress se la cava bene ma non benissimo: è possibile scaricarlo in poche ore di gaming a seconda dei titoli usati. Per fortuna basta poco per farlo tornare in pista. Da notare che quando è collegato alla corrente è possibile bypassare la batteria ottenendo alimentazione diretta, altro dettaglio importante per preservarne la longevità.

Specifiche: voto 9

Il cuore del Black Shark 5 Pro è lo Snapdragon 8 Gen 1, chip utilizzato dalla gran parte dei top di gamma negli ultimi mesi (ora è stato annunciato il Plus, ma si vedrà più avanti).

A completare il tutto la GPU Adreno 730, RAM LPDDR5 (6400Mhz) e storage UFS 3.1. Le varianti disponibili sono 8/128GB e 12/256GB, i test che ho realizzato io sono sulla seconda che poi è quella forse più indicata per un video giocatore incallito dato che non si può espandere la memoria con microSD.

A livello di connettività abbiamo il 5G dual-sim, Wi-Fi 6 e Bluetooth 5 con supporto per aptX / aptX HD / aptX Adaptive / LDAC sul fronte audio. Presenti anche tutti i vari sistemi di localizzazione come GPS/AGPS/GLONASS/BEIDOU / Galileo / QZSS.

Prestazioni: voto 9

Lo Snapdragon 8 Gen 1 nell’uso di tutti i giorni è super fluido e piacevole, anche grazie all’elevato refresh rate dello schermo. Mai visto un lag e le attese sono sempre minime. Parliamo di un SoC presente solo in smartphone e tablet di fascia alta con costi elevati, come il Galaxy Tab S8 Ultra. E tutti hanno una cosa in comune: il throttling.

Molti smartphone da gaming risolvono il problema della dissipazione con heat-pipe, ventole o raffreddamento a liquido, mentre Black Shark ha creato un sistema definito Anti-gravity costituito da una doppia Vapor Chamber: sempre in perfetta silenziosità e senza parti mobili ma, a detta loro, più efficiente.

Nei benchmark va come ci si potrebbe aspettare, anche se Geekbench 5 lo vede leggermente inferiore al Galaxy Tab S8 Ultra. Nel gaming ci consente di affrontare praticamente ogni titolo senza problemi. Anche dopo lunghe sessioni di gioco si mantiene reattivo, senza cali di frame visibili grazie al sistema di dissipazione. In fase di gioco scalda, ma non in modo eccessivo, mentre quando ho eseguito lo stress test 3D Mark Wild Life Extreme in 20 minuti è diventato rovente, con temperatura che ha raggiunto i 51°. Praticamente non si poteva tenere in mano senza la cover! Benchmark a parte, nell’uso reale non ho trovato nessun titolo così tanto impegnativo, infatti giocando a PUBG, Call of Duty, Asphalt, ecc.. non mi è mai successo che si salisse così tanto sul fronte termico.

Va detto che Black Shark ha anche realizzato una sorta di ventolina aggiuntiva che si può attaccare magneticamente sul retro dello smartphone, ma non è una soluzione che mi piace e quindi mi baso solo sulla valutazione del sistema Anti-gravity. E a mio avviso si tratta di un valido compromesso tra i sistemi con ventole e quelli con heat-pipe, ma non fa miracoli.

Interessante notare che l’uscita USB-C supporta anche l’uso di display esterni e l’ho usata per giocare su schermo grande con controller bluetooth come fosse una piccola console.

Audio: voto 9

Di solito non dedico un paragrafo solo all’audio quando recensisco uno smartphone, ma in questo caso è doveroso. Il Black Shark 5 Pro ha infatti ottenuto il primo posto in quanto a qualità audio nei test di laboratorio di DXO Mark. Le casse stereo si trovano in alto e in basso, ma sono intelligentemente poste di lato (nella zona destra), così quando si impugna lo smartphone in orizzontale per giocare non si coprono con la mano.

La resa sonora è davvero valida, oltre le mie aspettative. Pensavo fosse a livello di iPhone 13 Pro Max, ma qui il volume è superiore e anche la qualità percepita è elevatissima. Stiamo sempre parlando di due mini speaker, non aspettatevi miracoli, ma se partite dalla consapevolezza di ciò che sono, in realtà un piccolo miracolo lo sembra.

Forse vi starete chiedendo a questo punto il perché del voto non completo nella sezione audio e il motivo è del microfono. In chiamata va bene, anche per i messaggi vocali in realtà, ma se provate a registrare un video o delle note vocali nell’app registratore, c’è un fruscio di fondo esagerato. Dato il differente risultato immagino che sia più un bug, qualcosa da sistemare via software, ma per ora devo togliere almeno 1 punto al voto per l’audio.

Software: voto 8

Alla base del Black Shark 5 Pro troviamo Android 12, con le patch di sicurezza aggiornate a marzo ora che siamo a giugno. L’interfaccia è la JoyUI, evidentemente basata sulla MIUI di Xiaomi, azienda di cui inizialmente faceva parte. Non ci sono software spazzatura pre-installati, ma il primo approccio a me non è piaciuto per due motivi a cui però ho posto rimedio rapidamente:

  1. wallpaper ed icone brutte: c’è la sezione temi, ho scaricato dei pack e poi scelto separatamente sfondo e icone che mi piacevano
  2. funzionalità utili disattivate: bisogna passare in rassegna le impostazioni per attivare le gesture di navigazione, l’always-on, il doppio tap per attivare lo schermo e tanto altro, compreso lo sfondo scuro che preferisco

Una volta ottenuto l’aspetto e le funzionalità giuste, mi sono trovato molto bene ad utilizzarlo e ovviamente ha tutta la sezione gaming in aggiunta alla tradizionale MIUI. Su Shark Space c’è davvero un mondo da esplorare, con così tante funzioni che non avevo mai visto altrove. Ve ne cito solo alcune definibili:

  • livello di prestazioni
  • opzioni di refresh e colori per il display
  • sensibilità del tocco
  • livello audio
  • opzioni di rete
  • macro
  • posizionamento a schermo dei tasti L / R
  • rifiuto di messaggi e chiamate in entrata

Addirittura è anche possibilità avere un livello diverso di sensibilità al tocco per l’area destra e sinistra dello schermo, per quei giochi dove da un lato si cammina e dall’altro si orienta la visuale. Insomma, superato il primo approccio non proprio ottimale con le impostazioni di default, è sicuramente valido sia nell’uso smartphone tradizionale e ancora di più per la sezione gaming.

Fotocamere: voto 6,5

Qui il voto può sembrare ingiusto guardando le specifiche generali e vi dico subito che lo è se si considera solo la fotocamera primaria, che è piuttosto valida. Nel complesso troviamo funzioni come HDR, modalità di scatto automatiche intelligenti, panorama, time-lapse, messa a fuoco veloce, slow-motion 1080p 120fps e anche 1080 960fps per piccole clip. Poi ci sono tutte quelle cose come filtri bellezza, ritratto simulato, ecc.. che non amo, mentre manca la modalità notte che sarebbe servita.

Vediamo le fotocamere una per una per capire come sono arrivato a questa media:

  • Fotocamera principale: 8
    Risoluzione: 108MP – Luminosità: f/1,75 – Video 4K 60fps

    • Foto 8,5: Buona la qualità di giorno, se la cava discretamente anche con illuminazione media al chiuso. La dimensione e la buona apertura garantiscono un po’ di effetto profondità naturale e bokeh quando si mette a fuoco da vicino. Purtroppo pecca tanto con poca luce, sia perché manca una modalità notte, sia perché diventa lenta l’interfaccia e poi i risultati spesso sono mossi o comunque non proprio convincenti.
    • Video 7,5: Ottima stabilizzazione, buono il framerate e una qualità generale valida, peccato sempre per i microfoni come detto nella sezione audio. Bella la possibilità di slow motion fino a 960fps, anche se un po’ difficile da usare perché fa delle brevissime clip.
  • Fotocamera ultra-wide: 6
    Risoluzione: 8MP – Luminosità: f/2,2 – Video 4K 30fps

    • Foto 6: C’è, ma non fa poi un granché. Con 8MP, il sensore più piccolo e l’obiettivo meno luminoso, non è certamente al pari della camera primaria per gamma dinamica. Tuttavia offre quel tipico angolo di campo a 120° che è molto interessante da poter sfruttare. Peccato solo che si riduca la gamma dinamica e la qualità generale, soprattutto con poca luce.
    • Video 6: Si mantiene la buona risoluzione, ma scendono gli fps. Anche qui validissima la stabilizzazione, cosa importante per ottenere dei video usabili fin da subito.
  • Fotocamera macro: 6,5
    Risoluzione: 5MP – Luminosità: f/2,4 – Video 1080p 30fps

    • Foto 8: Aspettate un attimo prima di giudicare: la maggior parte delle fotocamere macro viste finora avevano due difetti enormi: risoluzione di soli 2MP e fuoco fisso. Qui intanto si passa a 5MP, che non sono molti di più ma le rendono usabili, ma il vero vantaggio è la messa a fuoco automatica e non la solita distanza fissa da rispettare, quindi c’è molta più libertà di scatto e diventa più divertente e soprattutto utile. Certo, preferisco la modalità usata da Apple che non richiede una fotocamera dedicata, ma i risultati sono interessanti.
    • Video 5: Non me l’aspettavo, ma si possono fare anche dei video in FullHD. All’atto pratico non molto interessanti per via del tremolio naturale a mano libera e del focus hunting, ma potrebbero essere utili.
  • Fotocamera frontale: 5,5
    Risoluzione: 20MP – Luminosità: f/2,45 – Video 1080p 30fps

    • Foto 7: Vi dirò, nelle foto non mi è affatto dispiaciuta questa fotocamera frontale. Ci sono i classici filtri per lisciare la pelle che ho disattivato e rimane non super incisiva, però su certe cose mi piace più della fotocamera frontale di iPhone, che tende a contrastare un po’ troppo. Questa mi sembra più naturale, soprattutto nel mantenere le alte luci.
    • Video 4: Non c’è, o non ho trovato, la stabilizzazione. Quindi i video sono tremolanti e se ci mettete anche che l’audio ha il solito problema del fruscio, da questo punto di vista non è ottimale e mi fa perdere un po’ di valutazione sulla media.

Tutti i test delle fotocamere sono nel video.

Conclusioni

Come vi avevo anticipato, smartphone da gaming significa dare priorità ad alcune cose rispetto ad altre e qui i principali pro sono ovviamente lo schermo, le prestazioni, l’audio e la ricarica rapida. Tuttavia il Black Shark 5 Pro ha ben misurato le sue carte per non lasciare completamente scoperti gli altri ambiti, con un’ergonomia tutto sommato buona e un comparto fotocamere che non fa gridare al miracolo, però si difende. L’estetica è questione di gusti, ma non aver esagerato aiuta a renderlo accettabile un po’ per tutti. La parte software è molto ben strutturata per il gaming e la chicca dei due pulsanti aggiuntivi l’ho apprezzata molto. Ovviamente si deve avere un forte interesse per il gioco su mobile per considerarlo, ma il fatto che non deluda in modo importante sotto nessun altro aspetto è importante. Come tutti i prodotti di fascia alta con Snapdragon 8 Gen 1 ha il suo prezzo, ma non è neanche proibitivo. Attualmente grazie a Black Shark vi posso dare anche il codice PV57F39SCY63 che dà diritto a $130 di sconto fino alle 23:59 del 16 giugno. Con questo applicato il prezzo diventa di circa 750€ per il modello 8/128GB e circa 860€ per quello 12/256GB, entrambi con tasse incluse.

PRO
PRO Bello schermo
PRO Design non eccessivo
PRO Speaker eccellenti
PRO Fotocamera principale molto valida
PRO Buonissima stabilizzazione video
PRO Software curato per il gaming e non solo
PRO Due pulsanti aggiuntivi a scomparsa
PRO Ricarica super rapida che non danneggia la batteria
PRO RAM e Storage super veloci
PRO Tra i più economici dispositivi con Snapdragon 8 Gen 1

CONTRO
CONTRO L’audio catturato dai microfoni ha un fruscio di sottofondo
CONTRO Manca la modalità notte nella fotocamera
CONTRO Inclinando lo schermo si nota un po’ di color shifting
CONTRO Sotto uso davvero intenso (da me solo in benchmark) raggiunge temperature alte

DA CONSIDERARE
DA CONSIDERARE Ingombrante nell’uso di tutti i giorni
DA CONSIDERARE Manca l’espansione con microSD

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.