Se si è fatta una certa ora un motivo c’è: la WWDC 22 è stata davvero ricca

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Riflettevo su una cosa questa mattina, quando alle 7 passate mi aggiravo per casa come uno zombie. E ci rifletto anche ora, mentre riduco quasi al minimo la luminosità del monitor che altrimenti mi abbaglia come fossi un gatto in tangenziale. Sono stanco. E lo sono perché ho finito di lavorare al video che è uscito questa mattina alle 3:30 di questa notte – o quella di ieri, per me è sempre difficile riferirsi alle prime ore del giorno attuale quando è ancora estensione di quello precedente. La cosa che mi ha dato da pensare è che raramente faccio così tardi per confezione i video riassunti post evento Apple. Certo, non sono uno di quelli che se ne esce dopo 10 minuti con due esclamazioni a caso tanto per farsi vedere, ma ho comunque iniziato a registrare pochi minuti dopo il termine del keynote. Tra qualche errore, un primo montaggio grezzo e il tempo necessario a trovare gli spezzoni del video ufficiale utili a far capire i vari argomenti, si è fatta una certa. Non sarà forse che questo WWDC22 è stato davvero succoso?

iOS 16 potrà non essere una roba del tutto nuova, ma finirà per essere tra gli aggiornamenti più riconoscibili di sempre dato che interessa la schermata di blocco. iPadOS 16 ottiene per la prima volta qualcosa di serio in termini di multitasking e supporto per schermi esterni. macOS introduce una modalità d’uso completamente nuova che, nel bene o nel male, ricorderemo a fianco degli ormai storici Exposé e Mission Control. Con Passkeys è arrivata la prima implementazione concreta di un percorso che ci porterà in breve tempo a dire addio al problema delle password.

Poi c’è stato anche dell’hardware, con l’arrivo del nuovo chip M2 che ha rispettato al 100% le aspettative, e un MacBook Air riprogettato e col design moderno che tanti richiedevano. Non immaginate il numero di persone che hanno perso la possibilità di comprare l’Air M1 a 850/900€ quando lo abbiamo segnalato su tech.saggeofferte.it e oggi si trovano spiazzate perché quello M2 costa quasi il doppio. E io mi chiedo perché si stupiscano visto che sono mesi, mesi e mesi che mi asciugo la gola per ripeterlo in ogni occasione. Era normale e del tutto prevedibile questa situazione, ovvero che M2 non sarebbe stata una particolare rivoluzione ma che, per il nuovo design, sarebbe partito ad un prezzo di listino più elevato dell’Air M1 (di novembre 2020). Senza contare l’aggravante inattesa del dollaro forte che mi pare abbia inciso sulle attuali conversioni.

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E quindi sì, Air M2 è un interessante upgrade, però non se lo pagate quasi il doppio del precedente al suo best price. Se varrà la differenza lo capiremo meglio durante la recensione, ma sapete come funziona su SaggiaMente: io dovrò comprarlo appena sarà disponibile. Potrei seriamente iniziare ad annoiarmi del fatto che Apple non mi invii prodotti in prova e non mi inviti agli eventi, ma ho deciso di seguire la strada opposta e di concentrarmi semplicemente nel mio lavoro di analisi critica di ciò che mi appassiona.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.