Sony annuncia tre obiettivi APS-C: 11mm F1.8, 15mm F1.4 G e 10-20mm F4 G motorizzato

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In questo periodo il settore fotografico sta riscoprendo un certo interesse per il formato APS-C e oggi arrivano tre nuovi obiettivi di casa Sony. L’ultimo lancio importante era stato quello del 16-55mm G, che ha risposto alla forte richiesta di uno zoom standard di elevata qualità, mentre ora si va a coprire meglio l’area dei grandangoli con due fissi luminosi ed uno zoom con caratteristiche tecniche innovative. Tre obiettivi APS-C che ho avuto la possibilità di provare in anteprima e di cui ci parlo meglio nel video e in questo articolo.

Il Sony E 11mm F1.8 è davvero leggero con i suoi 181 grammi e si abbina perfettamente con la ZV-E10 per un kit dal peso contenuto (525 grammi in tutto), facile da trasportare in viaggio. La focale equivalente sui sensori APS-C è di circa 16,6mm, quindi è molto grandangolare ma al tempo stesso luminoso, ricreando un buon effetto tridimensionale a massima apertura.

È valido per le foto di paesaggio, architettura, all’aperto come al chiuso, ma ovviamente è perfetto per i vlog con riprese ravvicinate e al tempo stesso abbastanza ampie da inquadrare l’ambiente. Gli 11mm consentono di sfruttare la stabilizzazione digitale Active senza tagliare troppo della scena, ma ho trovato comunque più efficace girare senza, per poi correggere le clip in post tramite Sony Catalyst Browse (nel video trovate un esempio).

Pur essendo un obiettivo leggero e non appartenente alla serie G, questo 11mm dispone di moltissime qualità tecniche delle linee superiori. Il barilotto non dà l’idea di grande sostanza per via del peso, eppure c’è dell’alluminio dove serve ed è tropicalizzato. Inoltre dispone del tasto personalizzabile e dello switch AF/MF (cosa che apprezzo tantissimo).

La schema ottico prevede 12 elementi in 11 gruppi e la presenza di 3 lenti ED (Extra-low Dispersion), 3 asferiche e superficie multi-coated. Il diaframma è realizzato con 7 lamelle circolari per uno sfocato di qualità e la minima distanza di messa a fuoco di 12cm consente anche di poterlo apprezzare, grazie ad rapporto di riproduzione massimo di 0,2x. Il Bokeh a tutta apertura è piacevole, tende ad ovalizzarsi nella parte esterna del fotogramma, chiudendo diventa quasi subito poligonale.

Pregevole, come da tradizione Sony, il comparto AF: fuoco interno senza movimenti percepibili, ghiera AF lineare, 2 motori lineari completamente silenziosi ed un focus breathing abbastanza contenuto. Il Sony E 11mm F1.8 sarà disponibile dalla metà di giugno con un prezzo di listino di 600€ e consentirà di creare dei kit in APS-C inediti, con prestazioni elevate in dimensioni davvero compatte.

Con il Sony E 15mm F1.4 G facciamo un salto in avanti per focale, apertura e qualità generale. Si tratta ancora di una lente prime ultra-grandangolare, ma questa volta equivale ad un 22,5mm su APS-C, ha una luminosità di f/1,4 e fa parte della serie G. La costruzione rimane super leggera per abbinarsi a corpi come quello della A6400 o della A6600, infatti pesa solo 219 grammi, e ancora una volta abbiamo alluminio e plastiche di qualità. È tropicalizzato, dispone di pulsante personalizzabile laterale, switch AF/MF, ghiera lineare per la messa a fuoco. In aggiunta rispetto all’11mm qui troviamo anche la ghiera fisica per le aperture e il click switch per farla scorrere senza scatti.

Lo schema ottico prevede 13 elementi in 12 gruppi ed è più raffinato rispetto quello dell’11, con una lente ED (Extra-low Dispersion), una Super ED (contro l’aberrazione cromatica) e tre lenti asferiche, oltre al trattamento multi-coated.

L’ingrandimento massimo si ottiene a 17 cm con una rappresentazione dello 0,15x e le 7 lamelle circolari garantiscono uno sfocato morbido a tutta apertura. La messa a fuoco è sempre interna, affidata a due motori lineari veloci che non generano alcun rumore. Davvero minimo il focus breathing, anche nei cambi fuoco dal primo piano al background.

Il Sony E 15mm F1.4 G è un po’ la controparte APS-C dell’ottimo 20mm F1.8 G per full-frame, offrendo un simile angolo di visione ed una luminosità superiore che compensa il crop in termini di profondità di campo. Il prezzo rispecchia un po’ questa sua caratteristica, con un listino di 850€ e disponibilità prevista per metà giugno.

Le due lenti prime sono davvero interessanti e anche molto compatte per le specifiche, però quello che mi ha davvero stupito per miniaturizzazione è il Sony E PZ 10-20mm F4 G. In questo caso abbiamo focali equivalenti a 15-30mm su full-frame, luminosità costante F4, zoom e AF senza escursione del barilotto, motorizzazione e tropicalizzazione, il tutto con pesi e dimensioni inferiori rispetto al precedente 10-18mm F4. Un piccolo miracolo dal punto di vista tecnico.

Il power zoom è particolarmente indicato nel video, ma è una caratteristica apprezzata da molti anche per le foto data la sua semplicità di controllo. Si può infatti andare avanti e indietro con la levetta intorno al pulsante di scatto della ZV-E10, con l’impugnatura Bluetooth GP-VPT2BT, con l’app Imaging Edge, con la leva laterale sull’obiettivo e con la ghiera sul barilotto. Insomma, ognuno troverà la strada preferita e nelle impostazioni della fotocamera si può scegliere anche la direzione per lo zoom e la velocità.

Qui manca la ghiera fisica delle aperture, ma abbiamo tutto il resto. C’è il pulsante personalizzabile focus-hold, lo switch AF/MF e, chiaramente, la leva di zoom. Come sull’ultimo 16-35mm f4 PZ (recensione), anche qui le due ghiere di zoom e fuoco hanno un diametro diverso: cosa molto utile per identificarle al tatto, senza guardare. E, come in quel caso, può capitare a chi ha dita grandi di spostare inavvertitamente quella più avanzata del fuoco mentre si muove quella subito precedente dello zoom. Per fortuna non ha quasi mai un effetto negativo, a meno che non sia attivo il fuoco manuale.

Il sistema di messa a fuoco è particolarmente performante, completamente interno nei movimenti che sono sempre rapidi e silenziosi. Lo schema ottico prevede 11 elementi in 8 gruppi con 2 lenti ED (Extra-low Dispersion), 1 ED asferica e 3 asferiche, con trattamento finale multi-coated. La distanza minima di messa a fuoco varia in base alle condizioni: il massimo ottenibile è di 0,18x a 10mm con il fuoco manuale e il soggetto a 0,13 cm di distanza o a 20mm con il soggetto a 0,20 cm; usando il fuoco automatico ci si ferma a 0,14x a 0,20 cm. Pur avendo un’apertura massima di f/4, a queste distanze e con le lamelle circolari dell’otturatore, si ottiene comunque un gradevole effetto sfocato.

Il Sony E PZ 10-20mm F4 G arriverà per metà giugno con un prezzo di listino di 850€ e con i suoi soli 178 grammi di peso e dimensioni di 55 x 69,8 mm si propone come un perfetto compagno di viaggio per tutte le mirrorless APS-C di Sony. Può essere interessante da usare anche sulle full-frame che lavorano bene in modalità Super35, non a caso supporta l’AF continuo nello scatto a raffica da 30fps della Sony A1.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.