Android 13 tarda ad arrivare su molti Pixel: ecco come aggiornare subito

Da qualche giorno sono possessore di un Pixel 6a, smartphone che ha sostituito il mio precedente 4a venduto la settimana scorsa. Oltre ai vari dispositivi Android che provo, cerco di avere sempre anche un Pixel perché ne apprezzo l’esperienza d’uso e perché mi dà modo di testare le novità di Google in anteprima. Il caso ha voluto che l’uscita di Android 13 di due giorni fa abbia visto incluso nel primo rollout proprio il 4a e non il 6a.

La cosa potrà sembrare strana agli utenti che conoscono solo il mondo Apple, ma non sono solo i produttori terzi ad essere sempre in ritardo nel mondo Android, persino la stessa Google sembra incapace di rilasciare il suo sistema operativo in contemporanea su tutti i device che lo supportano. Una cosa che, onestamente, fatico a capire. Comunque il rollout sta proseguendo e non tarderà molto ad arrivare anche sui 6a, ma dopo due giorni passati a fare refresh sulla pagina degli aggiornamenti, mi sono un po’ stancato di aspettare.

Così ho seguito il procedimento manuale tramite sideload, che poi è una cosa davvero semplice. Prima di tutto bisogna procurarsi i file di aggiornamento OTA del proprio dispositivo, qui una lista di quelli supportati:

A questo punto vi serve solo un computer connesso ad internet (io vi darò i dettagli per macOS, ma sono simili anche per Windows) e un cavo USB-C 3.1 o superiori per il collegamento.

Passo 1: Se non lo avete già fatto, installate brew tramite la riga di codice che trovate sul sito brew.sh (va incollata sul terminale)

/bin/bash -c "$(curl -fsSL https://raw.githubusercontent.com/Homebrew/install/HEAD/install.sh)"

Passo 2: A questo punto potete installare i comandi adb in modo semplicissimo con il seguente comando

brew install android-platform-tools

Passo 3: Andate nelle Impostazioni del vostro Pixel, poi in Informazioni sul Telefono e scorrete in fondo. Premete 7 volte sulla voce Numero build e inserite l’autenticazione per attivare la modalità sviluppatore

Passo 4: Andate in Impostazioni / Sistema / Opzioni sviluppatore e attivate Debug USB

Passo 5: Collegate il Pixel al computer, uscirà un popup che vi consentirà di autorizzarlo

Prima di procedere con il passo successivo, accertatevi che il computer rilevi correttamente lo smartphone digitando sul Terminale:

adb devices

Se è tutto in ordine, dovreste vedere un device in lista con un codice identificativo alfanumerico.

Passo 6: A questo punto bisogna riavviare lo smartphone in modalità di ripristino, per farlo usate il seguente comando

adb reboot recovery

Passo 7: Attendente di vedere il loghetto Android con sotto l’indicazione “No command”. A questo punto premete il pulsante di accensione e, mentre lo tenete ancora premuto, schiacciate anche volume su. Rilasciate e vedrete apparire un menu

Passo 8: Selezionate Apply Update from ADB usando i pulsanti volume come tasti freccia e confermando con il pulsante di accensione

Passo 9: Sul computer digitate ancora adb devices per accertarvi che lo smartphone sia visibile e in modalità sideload, in caso positivo potete iniziare l’invio del file di aggiornamento in questo modo

adb sideload /percorso/fileOTA.zip 

Ovviamente dovete sostituire il percorso ed il nome del file, ma in realtà la cosa più semplice è quella di scrivere solo adb sideload  aggiungere uno spazio e poi trascinare sulla finestra del terminale il file .zip dell’aggiornamento che avete precedente scaricato. Da qualsiasi posizione sia, apparirà in automatico il suo percorso completo.

Il procedimento mostrerà a schermo una percentuale di avanzamento e, dopo un riavvio, lo smartphone sarà già aggiornato con Android 13. Il fatto è che comunque questo update è fatto prevalentemente di rifiniture, per cui dopo tutta la trafila potreste quasi non accorgervi di averlo installato. In realtà di novità ce ne sono diverse e questo elenco può darne una chiara idea.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.