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macOS è un sistema operativo in continua crescita, con un ritmo di sviluppo davvero serrato. Spesso si notano poche aggiunte tra una generazione e la successiva, ma sotto il cofano le novità tecnologiche ci sono sempre, anche oggi che esce una nuova versione ogni anno. I Mac rimangono una minoranza nel panorama dei computer desktop e la maggior parte degli utenti che li usano lo fanno ormai da tanti anni, ma ci sono dei momenti in cui si registra un incremento di nuovi accoliti, i cosidetti switcher.
È successo ad esempio in occasione dell’uscita di iPod, che ha fatto conoscere l’azienda ad un pubblico molto più vasto, poi con l’iPhone, che lavorava molto meglio in combinata con un Mac. Entrambi prodotti che hanno segnato il mercato per la loro efficienza e qualità, portando le persone a chiedersi se allora anche i Mac fossero meglio dei comuni PC.
Ogni volta che Apple realizza un dispositivo unico nel suo genere fa pubblicità al suo intero ecosistema.
A mio modo di vedere, la più recente vittoria in tal senso non è un prodotto specifico ma una tecnologia: Apple Silicon. I Mac con M1 hanno dato nuova linfa al settore, ingrossando le fila degli utilizzatori di macOS. E quelli che ci sono arrivati più di recente non possono conoscere tutti i segreti di questo sistema operativo. Ovviamente non si possono raccogliere in un semplice articolo, tuttavia mi sono accorto che c’è una piccola app di sistema che molti ignorano e che viene spesso snobbata anche da chi sa della sua esistenza.
Mi riferisco a Memo, che trovate nella cartella Applicazioni e non va confusa con Note. Qui non c’è sincronizzazione con iCloud o la sezione Preferenze, si tratta semplicemente di attaccare dei Post-It virtuali sullo schermo. Io li uso moltissimo quando sto compilando dei moduli o per appuntare delle informazioni che mi serviranno di lì a poco, tutte cose per cui è inutile creare note che poi bisogna ricordarsi di cancellare. In più, con i memo si hanno alcuni vantaggi di praticità dato che non c’è una finestra generale che occupa spazio inutile e si possono anche tenere sempre in primo piano e mostrare come semi-trasparenti (opzioni che si trovano nel menu Finestra).
Ogni memo può essere disposto ovunque sullo schermo, si può ridimensionare a piacere e con un doppio clic sulla riga in alto si contrae fino ad occupare pochissimi pixel. Con ⌘N possiamo creare nuovi memo e con ⌘ seguito dai numeri da 1 a 6 possiamo sceglierne il colore.
Cosa molto importante è che i memo supportano il testo ricco, comprensivo di tutte le formattazioni come grassetto, corsivo, caratteri, immagini, ecc… e il contenuto può essere esportato direttamente su Note oppure in formato .txt o .rtf.
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