Avevo ordinato un Surface Pro 9, ma ho cambiato idea dopo questo video

Leggi questo articolo grazie alle donazioni di Maurizio Bergo, Marzio De Cristofaro, Teodorico Zurlo, Carlo Stella, Marco Borsò, Fausto Marzo.
♥ Partecipa anche tu alle donazioni: sostieni SaggiaMente, sostieni le tue passioni!

Oggi è sabato, non ci sono grandi news in circolazione, ma è successa una cosa che vorrei condividere con voi. Alla presentazione dei nuovi Microsoft Surface non vedevo l’ora di provare alcuni dei nuovi prodotti, così ho deciso che avrei venduto il mio attuale portatile (un Asus G14) per prendere un Surface Pro 9. Ho fatto l’acquisto da poco, il 2 novembre, e sono stato indeciso per un po’ sulla piattaforma da scegliere.

Sarebbe stato certamente interessante quello con Microsoft SQ3, perché un prodotto del genere funziona evidentemente meglio su piattaforma ARM, ma l’attuale situazione della piattaforma mi ha fatto desistere. Pensate che Microsoft ha realizzato solo ora un Windows Dev Kit per invogliare gli sviluppatori a fare il cambio di tecnologia, mentre Apple l’ha reso disponibile mesi prima che il primo Mac con Apple Silicon fosse in vendita. E se non c’è software nativo, quello emulato non si comporta affatto bene.

Così ho pensato di optare per la versione con i5-1235U: un chip Intel di dodicesima generazione che non è un fulmine, ma almeno garantisce una migliore compatibilità. Ho scelto la configurazione base 8GB RAM e 256GB SSD a 1329€ e, facendo il preordine il 2 novembre, ho ottenuto la Slim Pen 2 (134,99€) in omaggio e la tastiera è costata relativamente poco: 189€.

La disponibilità prevista era per l’8 novembre, ma la mia spedizione avrebbe tardato fino al 14 perché non c’era disponibilità della tastiera. Quindi mi ero un po’ messo l’anima in pace e stavo solo aspettando. Nel mentre stavo valutando di cambiare il mio iPad Pro 11″ con un 12,9″, così da fare un confronto operativo tra le due macchine, conscio delle differenze di base tra i due prodotti e le due piattaforme.

Questa mattina, però, mi è capitato di vedere un video che ha spezzato il mio entusiasmo. Quelli di MaxTech hanno fatto più o meno quel che avrei voluto fare io, salvo che loro hanno preferito la versione ARM del Surface Pro 9 per un confronto più coerente. È chiaramente venuto fuori che M2 demolisce il chip Microsoft SQ3, ma non è questo che mi ha colpito dato che io avevo preso la versione Intel. Non che quella brilli per prestazioni (qui su Geekbench 5), ma almeno non si doveva passare così spesso tramite l’emulazione di Windows, che non è efficace come Rosetta 2 su macOS.

Prezzi iPad Pro 12,9″ Surface Pro 9
SoC Apple M2 Microsoft SQ 3
RAM 8GB 8GB
STORAGE 128GB 128GB
CONNESSIONE Wi-Fi + 5G Wi-Fi + 5G
PREZZO 1669€ 1569€
PENNA 149€ 135€
TASTIERA 429€ 189€
TOTALE 2247€ 1893€

A me il Surface Pro 9 piace, sia come design che come progetto. Alla fine è un computer vero (specie quello con Intel) che si può usare anche come tablet. Certo, non è il massimo in questa modalità, ma fa entrambe le cose con un sistema operativo completo. La sua cerniera con supporto inclinabile è un vero e proprio must per praticità quotidiana e per chi debba usare la Slim Pen 2, che si ripone molto più comodamente dentro la tastiera così da essere al sicuro durante gli spostamenti, cosa che non succede alla Apple Pencil 2, che rimane all’esterno tenuta solo da magneti. E mi piace anche l’idea dello schermo in formato 3:2, molto più pratico da sfruttare con app affiancate o per la visione di contenuti multimediali. Inoltre, il Surface Pro 9 ha due porte Thunderbolt più la porta di ricarica dedicata. Queste sono le prime cose che mi vengono in mente quando penso ai suoi vantaggi, che innegabilmente ci sono.

Il video che ho visto, però, mi ha ricordato tutte le altre cose di quel prodotto che non mi sarebbero piaciute e che in parte già conosco avendo provato altri Surface Pro in passato. Prima di tutto l’uso da tablet è effettivamente scomodo con Windows 11 e le app ottimizzate sostanzialmente non esistono: si tratta di usare le dita per fare quello che farebbe un mouse, che non è affatto la stessa esperienza touch che si ha su iPad. La fotocamera centrale sul lato lungo del Surface Pro 9 è posizionata molto meglio di quella laterale su iPad Pro M2 e dovremo attendere il prossimo refresh per vederla anche qui nella medesima posizione. La qualità è inferiore, ma nell’uso risulta molto più pratica e comunque supporta Windows Hello con il sensore infrared incluso per l’autenticazione biometrica similmente al Face ID.

Quando andiamo a parlare di schermo, però, le cose si complicano. La versione equiparabile di iPad Pro da 12,9″ ha un mini-LED con frequenza di refresh variabile, nero assoluto e ampio gamut. Lo schermo del Surface Pro 9 è ancora un banale IPS con spazio colore ridotto e frequenze di refresh 60 e 120Hz, senza possibilità di scendere al di sotto come iPad Pro 12,9″. Senza contare che il mini-LED offre sostanzialmente un nero assoluto, che è tutta un’altra esperienza.

Passando all’audio la situazione non cambia: il Surface Pro 9 si fa sentire, ma il sistema quad-speaker di Apple è di un’altra categoria completamente. E se guardiamo alla tastiera, è vero che quella MS costa meno, ma la risposta dei tasti e soprattutto il trackpad non sono di pari livello. Quest’ultimo è piccolo e si preme bene solo in basso: è simile a quello di un MacBook del 2009, per intenderci.

Sicuramente con il Surface Pro 9 si ottiene un prodotto potenzialmente più versatile, non lo nego, ma dopo tanti anni dal suo rilascio continua ad offrire tanto sulla carta, ma molto meno all’atto pratico. Non posso giudicare specificatamente questo modello, non avendolo usato, ma ne ho avuti molti in passato e il video che vi lascio di seguito mi ha fatto ricordare perché, alla fine dei conti, non l’ho mai usato più di tanto. Trovo quasi più indovinato il modello GO 3 per quel che sono le potenzialità d’uso complessive del tipo di prodotto.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.