Sono rari i casi in cui gli annunci di Apple non siano poi rispettati (qualcuno ha detto AirPower?), ma per l'(in)completa transizione ad Apple Silicon entro la fine del 2022 è facile capire perché. Era stata annunciata alla WWDC del 2020, ma i due anni trascorsi dai primi modelli con M1 hanno visto l’intero settore in ginocchio per via delle problematiche relative al COVID-19 e i suoi strascichi nella produzione e distribuzione di componenti e materie prime – cose che giustificano ampiamente l’azienda dal non aver ancora annunciato l’ultimo prodotto mancante in line-up.
A voler essere precisi manca ancora all’appello un Mac mini più potente e, forse, un iMac più grande, ma è il Mac Pro il più importante tra i prodotti ancora rimasti interamente su Intel. La nuova linea Mac Studio ci ha messo una pezza sopra, almeno per le fasce entry, ma rimane una macchina chiusa (come lo era stato lo sfortunato Mac Pro “cilindro” del 2013), mentre per il modello Pro ci si aspettavano chip più potenti e completa espandibilità.
Nell’ultima newsletter di Mark Gurman (PowerOn) si leggono novità importanti, a partire dal fatto che l’idea di processori più potenti dell’Ultra potrebbe essere stata cancellata. Il Mac Pro con Apple Silicon dovrebbe comunque uscire entro il 2023, ma con lo stesso M2 Ultra che si troverà nei prossimi Mac Studio. Inoltre, per mantenere la velocità della Memoria Unificata, questa sarà ancora integrata nel SoC e quindi non sarà possibile espanderla per gli utenti. La cosa era piuttosto prevedibile, in realtà, difatti ne abbiamo parlato a più riprese, qui come nel SaggioPodcast.
Tuttavia, Gurman sostiene che il Mac Pro avrà la possibilità di cambiare l’SSD (con due slot aggiuntivi) e soprattutto anche la scheda grafica. Il design del prodotto era stato modificato di recente, quindi non c’è da aspettarsi novità su quel fronte, ma se Apple userà un connettore standard per gli SSD e per le schede grafiche, sarà comunque interessante. Resta il dubbio sulla questione driver, perché se verranno accettati solo quelli nativi e continuerà la partnership in esclusiva con AMD, è facile che dal supporto ufficiale venga ancora esclusa la rivale NVIDIA.