Panasonic presenta Lumix S5 II e S5 IIX e ritorna seriamente in pista con l’AF

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Non ho mai nascosto il mio apprezzamento per le fotocamere di Panasonic, avendo usato praticamente tutte le Lumix top di gamma a partire dalla serie G2. L’arrivo nel mondo full-frame è stata una piacevole sorpresa e ho usato la S1 per oltre un anno prima di decidere che Panasonic non fosse più adatte alle mie necessità. A fronte di macchine sempre al top, tante attenzioni per il mondo video e un sistema di stabilizzazione super efficiente, la mia necessità di un AF performante mi ha allontanato sempre di più dal brand, vincolato ancora alla ricerca di contrasto.

Panasonic ha fatto di tutto e di più per portare questo sistema a livelli mai visti prima, ma la mancanza del rilevamento di fase ha segnato un profondo solco rispetto alla concorrenza per quanto riguarda la qualità e la precisione dell’inseguimento. E chi ne aveva bisogno, come nel mio caso, difficilmente poteva scegliere una Lumix, anche se la S5 forniva un rapporto qualità/prezzo davvero valido. Non so perché l’azienda ci abbia messo così tanto a raccogliere le lamentele di tutto il settore, soprattutto quelle che arrivavano dai propri clienti più affezionati, ma l’importante è che, alla fine, l’abbiano fatto.

La nuova Lumix S5 II ha un sensore BSI da 24MP che, per la prima volta in casa Panasonic, ha i pixel per il rilevamento di fase. La camera è leggermente più grande della precedente, ma mantiene dimensioni compatte pur avendo un sistema di raffreddamento attivo. Questo grazie all’ingegnosa soluzione di inserirlo nello spazio in cui le reflex avevano il pentaprisma, raccogliendo aria fresca dalla zona dell’innesto grazie ad uno spazio traforato.

Il mirino è un OLED da 3,68 milioni di punti e il display, completamente articolato, ha 1,84 milioni di punti. La raffica con otturatore meccanico è di modesti 7fps, ma sale a 30fps con quello elettronico.

Abbiamo due slot per SD UHS-II, scatto con pixel-shift fino a 96MP, registrazione video fino a 6K open-gate (3:2) a 30p 4:2:0 10-bit. Purtroppo con il 4K/DCI si raggiungono i 60p solo con il crop Super35, limite già presente nella prima S5. Interessante la possibilità di importare LUT in formato standard e nativo per una preview più chiara del risultato ottenibile. Non c’è comunque limite di tempo, possibilità garantita dalla dissipazione.

Molto importante la presenza di una variante che risponde al nome di S5 IIX (all black) che arriverà a 2023 inoltrato e che avrà in più la registrazione video RAW esterna, possibilità di registrare ProRes internamente ed esternamente via USB-C su SSD, IP streaming diretto sia wireless che cablato e maggiori modalità di registrazione in All-Intra. Questa versione costerà 300€ in più di quella base, che avrà un prezzo di lancio di 2199€. Prezzi davvero interessanti per una full-frame con tali caratteristiche, soprattutto perché l’AF sembra effettivamente migliorato in modo importante rispetto ai precedenti modelli, confermando tutte le altre doti positive tra cui l’ottima stabilizzazione Dual IS sensore+obiettivi che è stata ulteriormente perfezionata.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.