Siri è stato tri i primi assistenti vocali ad arrivare sul mercato, ma è stato rapidamente superato da Alexa e Google Assistant. In un'era in cui esistono LLM (Large Language Model) avanzate come ChatGPT di OpenAI, la sua condizione di sviluppo appare fortemente arretrata e sembra ormai evidente che in Apple ne abbiano sottostimato l'importanza. Probabilmente uno degli errori più grossi dell'amministrazione Cook.
Uno dei problemi più evidenti è il suo metodo di aggiornamento, che sembra seguire i rilasci statici dei sistemi operativi invece che operare in remoto, costantemente, dietro le quinte. Siamo infatti abituati a qualche piccolo upgrade solo con l'arrivo di nuovi prodotti o durante la WWDC, con un ritmo che non è più adatto all'evoluzione di questi sistemi.
Nelle ultime ore 9to5mac ha tuttavia notato delle novità interessanti all'interno delle recenti beta dei prossimi sistemi operativi, iniziando da tvOS. Si fa riferimento ad un nuovo framework denominato "Siri Natural Language Generation", che farebbe sperare nella capacità di creare interazioni più organiche e non preconfezionate in forma di template sulla base di algoritmi che analizzano l'input vocale ricevuto, previa trasformazione in testo.
Non è possibile conoscere con esattezza il modo in cui tutto ciò funzionerà, né avere delle tempistiche riguardo la distribuzione del "nuovo Siri". Anzi, Mark Gurman sostiene che Apple non stia attualmente lavorando su una LLM stile ChatGPT, ma il fatto che stiano provando a migliorare l'assistente è palese, nonché necessario. Se dovesse arrivare una qualche novità la data in cui attenderla sarebbe sempre quella della WWDC 2023 di metà anno.