Io sono una frana coi nomi, quindi leggendo che Bertrand Serlet andrà in Microsoft non mi è scattato alcun campanello. Poi ho ricercato il suo volto su Google e mi ha subito strappato un sorriso, ricordando le sue gag in alcuni storici Keynote Apple a fianco di Steve Jobs. Non so quale sia stato il suo intero percorso nell'azienda di Cupertino, ma all'epoca della WWDC del 2006 era Senior Vice President Software Engineering e ci ha regalato qualche minuto super divertente prendendo in giro Microsoft e quel pessimo accrocchio che rispondeva al nome di Windows Vista.
Redmond, start your photocopiers, recitavano i grandi banner che nel 2004 annunciavano l'arrivo di Mac OS X Tiger. Due anni dopo, in quella WWDC che vide la nascita di Leopard, Serlet scherzo molto su come quella battuta fosse stata presa sul serio da Microsoft, dato che Windows Vista pescava a piene mani dall'iconografia e dallo stile di Mac OS X.
Serlet ha seguito un percorso quasi naturale dello Xerox PARC (che diete i natali al mouse ed alle UI moderne), a NeXT e poi in Apple fino al 2011, lavorando per 22 anni a fianco di Steve Jobs. Forse peccherò un po' di nostalgia, ma ai suoi tempi i sistemi operativi Apple sembravano avere una marcia in più. Non solo erano mille volte meglio di Windows, ma si prendevano il tempo per intere annate con soli aggiornamenti di stabilità e non mancavano di sorprendere con alcune peculiarità estetiche (come l'indimenticato Cover Flow). Comunque Serlet è stato capace di far divertire anche parlando di Windows 7 nella WWDC 2009.
Non conosco il suo intero percorso dall'uscita da Apple nel 2011 ad oggi, ma nel 2017 ha venduto la sua startup Upthere che si occupava di Cloud Storage a Western Digital e nel 2016 ha creato Fungible, un'altra startup destinata a realizzare DPU (Data Processing Unit). Quest'ultima è stata poi acquisita a dicembre 2022 da Microsoft, portando Bertrand Serlet nel suo organico. Decisamente ironico.
Per quanto sarebbe certamente in grado di lavorare al miglioramento del sistema operativo di Redmond, è più facile immaginare che mantenga una posizione nel settore in cui ha investito gli ultimi anni della sua carriera, cosa che lo vedrebbe decisamente più affine al servizio cloud Microsoft Azure.